Madre Tierra, mostra virtuale mondiale contro razzismo e violenza

Per tutto luglio la galleria Menduina Schneider di Los Angeles trasmette sui suoi canali social un’esposizione alla quale partecipano 44 artisti da tutto il mondo, un progetto artistico digitale che vuole proporre anche produzioni artigianali e alternative come il marchio Tekoa di Ana Pace, argentina dalle radici multietniche da anni a Milano.

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Durante tutto il mese di luglio, la galleria Menduina Schneider di Los Angeles (CA) farà da piattaforma culturale a una mostra collettiva virtuale che ospita più di 40 artisti di tutto il mondo. Il progetto dal titolo «Madre Tierra Contr il razzismo e la violenza» è il risultato della visione artistica scaturita dalle grandi turbolenze sociali dei nostri tempi. A causa della pandemia Covid-19,le opere non saranno esposte fisicamente nella galleria, ma levento si svolge in rete, le opere di 44 artisti vengono esibite sui profili social della galleria.

 

https://www.facebook.com/msartgalleryLosAngeles/

https://www.instagram.com/menduinaschneiderartgallery/

https://twitter.com/msartgalleryla?lang=en

http://www.msartgallery.com/

Gli artisti partecipanti sono 44 di diversi Paesi: Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Spagna, Stati UnitiOlanda, Italia, Messico, Popolo Qom, Paraguay, Peru, Regno Unito, Uruguay, Venezuela. Per l’Italia partecipa Ana Pace, argentina dalle radici multietniche trasferitasi in Italia molti anni fa, traduttrice, docente universitario, designer, creatrice di oggetti dalla forte personalità, culturalmente ibridi, stilisticamente contaminati. Il suo progetto, che è diventato anche un marchio, TEKOA, è il suono della parola guaranì «tekóha» che vuol dire “il luogo dove siamo ciò che siamo” (nel «tekóha» il luogo e la persona sono un tutt’uno indissolubile, questo luogo quindi non è solo abitazione bensì esperienza di vita plurale). È proprio questa visione olistica a contraddistinguere il lavoro della designer. Nelle sue creazioni “Design ed Essere” si fondono in un connubio ben riuscito che dà vita a oggetti non convenzionali, poetici ma pur sempre pratici.

 

Ana Pace al lavoro nel suo atelier

Nelle sue borse d’arte, pezzi unici fatti a mano, Ana mischia stili e culture, colori e materiali, scelti questi non solo per la loro bellezza ma anche per la loro nobiltà, materiali forti e duraturi, tessuti da tappezzeria, velluti arredo, broccati, ma anche oggetti ricuperati come giacche vintage, vecchie cinture di cuoio, sacchi di caffè, jeans, che la designer scompone e ricompone  in collage materici, cromatici e culturali sorprendenti ma al contempo armoniosi.

https://www.tekoamilano.com/tekoa-2/

 

Ogni borsa è un pezzo unico, un pezzo d’arte da indossare, un oggetto di lusso, perché oggi lusso vuol dire indossare arte, dare il giusto valore e acquistare lavoro genuino, investire in un oggetto che è nato per durare nel tempo.

 

 

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