Schifani “Proseguire linea tracciata da Monti per l’Autorità portuale”
La Barba al Palo – In quattro e quattr’otto, visto che Yildiz?
ic/mc/gtr
Schifani “Migliora la mobilità a Palermo, impegno corale”
“Il nostro sogno e il nostro impegno è l’inizio dei lavori del Ponte sullo Stretto e per i termovalorizzatori. Abbiamo tante cose da portare avanti, faremo di tutto per farle senza se e senza ma”, aggiunge. xd6/vbo/gtr
“Palestina Libera”: vernice rossa su un elicottero dell’azienda Leonardo
Questa mattina tre attiviste aderenti alla campagna “Palestina Libera”, hanno lanciato tempera rossa lavabile contro un elicottero della Leonardo s.pa. –Divisione Elicotteri, esposto davanti l’ingresso dello stabilimento di Vergiate, nel varesotto. Le tre attiviste hanno poi esposto uno striscione con scritto “Palestina Libera”, ed hanno lasciato l’impronta rossa delle proprie mani sopra l’elicottero, sedendosi successivamente sull’asfalto. Alle 10.15 sono arrivati i carabinieri, che hanno portato in caserma le tre attiviste.
Paola, 30 anni e geometra, ha dichiarato: “Ho scelto oggi partecipare ad un’azione nonviolenta della campagna ‘Palestina Libera’ per dire basta alla complicità italiana nel genocidio palestinese, e per dire basta alla Leonardo s.p.a., che a Varese produce i caccia M-346, che vengono utilizzati per addestrare i soldati italiani che da più di un anno stanno bombardando quasi quotidianamente persone innocenti in Palestina e ora anche in Libano”.
Con questa azione la campagna Palestina Libera ha l’obiettivo di fermare l’invio di armi italiane ad Israele. “Dal 7 ottobre ad oggi – si legge in un comunicato – più di 42500 persone (186 mila o più secondo una stima del Lancet), di cui circa 17 mila bambini e bambine, sono stati sterminati da Israele, ma l’invio di armamenti Made in Italy non è mai cessato. Leonardo s.p.a. continua a stabilire nuovi accordi di vendita con Israele anche dopo ottobre 2023 attraverso la sua controllata statunitense, la Leonardo DRS. La protesta mira ad esporre la Leonardo Spa, società partecipata al 30% dallo stato Italiano, che non ha mai smesso di rifornire Israele con armamenti italiani, che sono continuati anche negli ultimi mesi, dove abbiamo inviato pezzi di ricambio di M346. I dati ISTAT, infatti, ci dicono che dalle sedi Leonardo s.p.a. della provincia di Varese, solo nel primo semestre del 2024 sono stati inviati ad Israele 9.207.738 milioni di euro in aereomobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi. Questo ha concorso ad ottenere già nel primo trimestre 2024 profitti extra, grazie anche alla morte provocata a Gaza. In un’indagine precedente, AltraEconomia aveva appurato che da ottobre a dicembre 2023 risultavano esportati dall’Italia a Israele 14.800.221 euro in materiali della stessa categoria. Dall’inizio del genocidio quindi, sono partiti dall’Italia verso Israele almeno 24 milioni di euro in rifornimenti bellici. Non essendo i dati trasparenti, questi potrebbero essere molti di più”.
Sara, 25 anni, ha dichiarato: “Basta davvero molto poco, come lanciare della vernice rossa lavabile, per dimostrare a questa azienda che noi non vogliamo essere complici di quello che ci sta succedendo. Il nostro è un invito a tutti quanti di scendere in strada e chiedere lo stop di invio di armi italiane a Israele”.
“Riteniamo il governo italiano e la Leonardo s.p.a. direttamente responsabili. La campagna Palestina Libera chiede al governo di rispettare l’articolo 11 della costituzione italiana, che ripudia la guerra, e numerose altre risoluzioni ONU, fermando l’invio di armamenti ad Israele”.
I 60 anni del centro Mamma Rita di Monza
Il Centro Mamma Rita di Monza che compie 60 anni: è un punto di riferimento importante nel territorio, gestito dall’ordine delle Minime Oblate del Cuore Immacolato di Maria per l’assistenza ai minori in difficoltà e alle loro madri.
A sostegno del centro, è partito il progetto “Il buono per il bene” creato dagli chef e ristoratori Monzesi. Fino al 3 dicembre, i ristoratori che hanno aderito all’iniziativa proporranno un piatto speciale: per ogni portata, due euro andranno al centro Mamma Rita. La somma raccolta sarà consegnata ad una cene di gala il 3 dicembre. Protagonisti del progetto sono Chef Salvatore e Vincenzo Butticè di Il Moro Ristorante, Chef Fabio Silva del Derby Grill, Chef Lorenzo Sacchi di Il Circolino, Chef Roberto Conti del Saint Georges Premier, Chef Giuseppe Silvestro di Ristorante Silvestro, Maestro Corrado Scaglione di Enosteria Lipen, Maestro Adriano del Mastro di Forno del Mastro
Ascolta le interviste a sorella Patrizia Pirioni del Centro Mamma Rita e Loredana Fumagalli referente del progetto “Il buono per il bene”.
Fontana: “Stimo Pazzali, sono stupito dell’inchiesta”
“Enrico Pazzali è una persona che ho sempre stimato e che continuo a stimare. Di questa faccenda sono stupito perché io non sapevo assolutamente nulla di queste iniziative e di queste attività”. Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana sull’inchiesta sui dossieraggi. A chi chiedeva se Pazzali debba fare un passo indietro dalla Fondazione Fiera Milano, Fontana ha replicato che “ne parlerò col sindaco Sala, ci dovremo incontrare perché la nomina è stata fatta in maniera congiunta”.
“Da presidente Fondazione Fiera Pazzali ha svolto un lavoro eccellente, un ruolo che ha consentito alla Fondazione di diventare una parte fondamentale della nostra città e della nostra Regione” ha detto Fontana, a margine di una visita al cantiere della Città della Salute a Sesto San Giovanni, nel Milanese. “Pensate all’ospedale in Fiera durante il Covid, all’accordo con la Rai, e alle questioni delle Olimpiadi” ha continuato il governatore parlando con i giornalisti.
Truffe ad anziani, scoperti 42 episodi tra Lazio e Campania
(fonte video ufficio stampa Carabinieri)
Uomo ucciso a colpi d’arma da fuoco in centro a Saronno
Un uomo di origini straniere è stato ucciso ieri sera in un agguato in centro a Saronno (Varese). La notizia è trapelata stamani. I carabinieri, che conducono le indagini coordinate dal pubblico ministero di Busto Arsizio (Varese) Francesca Parola, mantengono il riserbo anche sul possibile movente. Il solo dato certo è che l’uomo è stato ammazzato con colpi d’arma da fuoco in quello che, a prima vista, sembra un regolamento di conti. La vittima è stata identificata. Gli investigatori cercano testimoni e stanno vagliando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
Abusi sessuali su figlia minorenne della compagna, arrestato 40enne
A riprova della violenza fisica e psicologica dell’indagato gli inquirenti hanno estrapolato alcuni significativi messaggi audio inoltrati dall’uomo, contenenti ripetute minacce di imminenti gravi ritorsioni all’incolumità fisica dei suoi interlocutori. Una volta rintracciato, nel comune di Biancavilla, i poliziotti hanno dato esecuzione al decreto di perquisizione informatica emesso dalla Procura, sottoponendo a sequestro il telefono cellulare nella disponibilità dell’indagato. vbo
Milano, due accoltellamenti nella notte
Nella notte a Milano si sono verificati due accoltellamenti in due episodi distinti.
Sono rimasti feriti un 33enne e un 22enne, entrambi di origine straniera. Nessuno dei due, secondo quanto riferito dal 118, sarebbe in imminente pericolo di vita.
Il primo ferimento si è verificato all’1 e mezza in via Stamira d’Ancona, dove un 22enne è stato soccorso per una ferita d’arma da taglio al collo e trasportato in codice giallo all’ospedale di Niguarda. Sul caso indagano i Carabinieri. Il secondo alle 2.10 in via Pomposa dove un 33enne è stato accoltellato al torace. La ferita, penetrante ma di poco, ha fatto scattare il codice rosso e il trasporto d’emergenza al Policlinico. Sul posto la Polizia di Stato.