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Schifani “Proseguire linea tracciata da Monti per l’Autorità portuale”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Francesco Scoma successore di Pasqualino Monti all’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale? Non voglio fare nomi. So solo che dopo Pasqualino Monti, che ha cambiato la città, dovremo sforzarci tutti per individuare una figura di altissima levatura tecnica specifica. Quella dell’Autorità Portuale è una realtà che postula qualità e preparazioni specifiche. Non voglio fare nomi e non ho nessuno in testa, figuriamoci se mi riferisco a qualche politico amico che conosco come Scoma. Il tema è che bisogna proseguire un percorso, quello tracciato da Monti è di grandissima professionalità ma è un percorso tecnico. E credo che vada debitamente seguito quel percorso. Ma naturalmente su questo mi confronterò con il ministro Salvini”. Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, parlando con i giornalisti a margine dell’inaugurazione della nuova fermata Libertà dell’anello ferroviario di Palermo. xd6/vbo/gtr

La Barba al Palo – In quattro e quattr’otto, visto che Yildiz?

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ROMA (ITALPRESS) – Il direttore editoriale di Italpress, Italo Cucci, si sofferma sui temi dell’ultima giornata di campionato, a cominciare dal divertente derby d’Italia tra Inter e Juve.
ic/mc/gtr

Schifani “Migliora la mobilità a Palermo, impegno corale”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Palermo cresce, migliora la sua mobilità interna a favore dei cittadini. Non è la vittoria di qualcuno ma questo è un risultato frutto di un impegno corale. Siamo qui con il presidente di RFI Lo Bosco e con il sindaco Lagalla, questo è sinonimo di armonia istituzionale, nella quale io credo moltissimo”. Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, parlando con i giornalisti a margine dell’inaugurazione, a Palermo, della nuova fermata Libertà dell’anello ferroviario. Presenti, tra gli altri, il Sindaco Roberto Lagalla, ed il Presidente di Rete Ferroviaria Italiana, Dario Lo Bosco.
“Il nostro sogno e il nostro impegno è l’inizio dei lavori del Ponte sullo Stretto e per i termovalorizzatori. Abbiamo tante cose da portare avanti, faremo di tutto per farle senza se e senza ma”, aggiunge. xd6/vbo/gtr

“Palestina Libera”: vernice rossa su un elicottero dell’azienda Leonardo

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Questa mattina  tre attiviste aderenti alla campagna “Palestina Libera”, hanno lanciato tempera rossa lavabile contro un elicottero della Leonardo s.pa–Divisione Elicotteri, esposto davanti l’ingresso dello stabilimento di Vergiate, nel varesotto. Le tre attiviste hanno poi esposto uno striscione con scritto “Palestina Libera”, ed hanno lasciato l’impronta rossa delle proprie mani sopra l’elicottero, sedendosi successivamente sull’asfalto. Alle 10.15 sono arrivati i carabinieri, che hanno portato in caserma le tre attiviste.

Paola, 30 anni e geometra, ha dichiarato: “Ho scelto oggi partecipare ad un’azione nonviolenta della campagna ‘Palestina Libera’ per dire basta alla complicità italiana nel genocidio palestinese, e per dire basta alla Leonardo s.p.a., che a Varese produce i caccia M-346, che vengono utilizzati per addestrare i soldati italiani che da più di un anno stanno bombardando quasi quotidianamente persone innocenti in Palestina e ora anche in Libano”.

Con questa azione la campagna Palestina Libera ha l’obiettivo di fermare l’invio di armi italiane ad Israele. “Dal 7 ottobre ad oggi – si legge in un comunicato – più di 42500 persone (186 mila o più secondo una stima del Lancet), di cui circa 17 mila bambini e bambine, sono stati sterminati da Israele, ma l’invio di armamenti Made in Italy non è mai cessato. Leonardo s.p.a. continua a stabilire nuovi accordi di vendita con Israele anche dopo ottobre 2023 attraverso la sua controllata statunitense, la Leonardo DRS. La protesta mira ad esporre la Leonardo Spa, società partecipata al 30% dallo stato Italiano, che non ha mai smesso di rifornire Israele con armamenti italiani, che sono continuati anche negli ultimi mesi, dove abbiamo inviato pezzi di ricambio di M346. I dati ISTAT, infatti, ci dicono che dalle sedi Leonardo s.p.a. della provincia di Varese, solo nel primo semestre del 2024 sono stati inviati ad Israele 9.207.738 milioni di euro in aereomobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi. Questo ha concorso ad ottenere già nel primo trimestre 2024 profitti extra, grazie anche alla morte provocata a Gaza. In un’indagine precedente, AltraEconomia aveva appurato che da ottobre a dicembre 2023 risultavano esportati dall’Italia a Israele 14.800.221 euro in materiali della stessa categoria. Dall’inizio del genocidio quindi, sono partiti dall’Italia verso Israele almeno 24 milioni di euro in rifornimenti bellici. Non essendo i dati trasparenti, questi potrebbero essere molti di più”.

Sara, 25 anni, ha dichiarato“Basta davvero molto poco, come lanciare della vernice rossa lavabile, per dimostrare a questa azienda che noi non vogliamo essere complici di quello che ci sta succedendo. Il nostro è un invito a tutti quanti di scendere in strada e chiedere lo stop di invio di armi italiane a Israele”.

“Riteniamo il governo italiano e la Leonardo s.p.a. direttamente responsabili. La campagna Palestina Libera chiede al governo di rispettare l’articolo 11 della costituzione italiana, che ripudia la guerra, e numerose altre risoluzioni ONU, fermando l’invio di armamenti ad Israele”.

I 60 anni del centro Mamma Rita di Monza

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Il Centro Mamma Rita di Monza che compie 60 anni: è un punto di riferimento importante nel territorio, gestito dall’ordine delle Minime Oblate del Cuore Immacolato di Maria per l’assistenza ai minori in difficoltà e alle loro madri.
A sostegno del centro, è partito il progetto “Il buono per il bene” creato dagli chef e ristoratori Monzesi. Fino  al 3 dicembre, i ristoratori che hanno aderito all’iniziativa proporranno un piatto speciale: per ogni portata, due euro andranno al centro Mamma Rita. La somma raccolta sarà consegnata ad una cene di gala il 3 dicembre. Protagonisti del progetto sono Chef Salvatore e Vincenzo Butticè di Il Moro Ristorante, Chef Fabio Silva del Derby Grill, Chef Lorenzo Sacchi di Il Circolino, Chef Roberto Conti del Saint Georges Premier, Chef Giuseppe Silvestro di Ristorante Silvestro, Maestro Corrado Scaglione di Enosteria Lipen, Maestro Adriano del Mastro di Forno del Mastro

Ascolta le interviste a sorella Patrizia Pirioni del Centro Mamma Rita e Loredana Fumagalli referente del progetto “Il buono per il bene”.

 

 

 

Fontana: “Stimo Pazzali, sono stupito dell’inchiesta”

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“Enrico Pazzali è una persona che ho sempre stimato e che continuo a stimare. Di questa faccenda sono stupito perché io non sapevo assolutamente nulla di queste iniziative e di queste attività”. Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana sull’inchiesta sui dossieraggi. A chi chiedeva se Pazzali debba fare un passo indietro dalla Fondazione Fiera Milano, Fontana ha replicato che “ne parlerò col sindaco Sala, ci dovremo incontrare perché la nomina è stata fatta in maniera congiunta”.
“Da presidente Fondazione Fiera Pazzali ha svolto un lavoro eccellente, un ruolo che ha consentito alla Fondazione di diventare una parte fondamentale della nostra città e della nostra Regione” ha detto Fontana, a margine di una visita al cantiere della Città della Salute a Sesto San Giovanni, nel Milanese. “Pensate all’ospedale in Fiera durante il Covid, all’accordo con la Rai, e alle questioni delle Olimpiadi” ha continuato il governatore parlando con i giornalisti.

Truffe ad anziani, scoperti 42 episodi tra Lazio e Campania

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ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese, su delega della Procura, hanno notificato, a Giugliano in Campania, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 54 anni, gravemente indiziato dei reati truffa aggravata, furto in abitazione, utilizzo fraudolento di carte di credito e 4 casi di estorsione ai danni di persone anziane, per un totale di diciannove episodi, avvenuti a Roma dal mese di gennaio al mese di marzo del 2023. Inoltre, a Napoli, una misura cautelare dell’obbligo di dimora è stata emessa nei confronti di un giovane di 25 anni, per i reati di truffa aggravata ai danni di anziani, per un totale di 42 episodi, avvenuti nelle province di Roma, Salerno, Napoli, Viterbo e Caserta, dal mese di gennaio al mese di luglio 2023. I provvedimenti, in entrambi i casi, sono stati emessi dal gip del Tribunale di Roma. Le indagini, avviate nel mese di gennaio 2023 a seguito della denuncia di una delle vittime, e concluse nel mese di settembre 2023, attraverso l’acquisizione dei dati di traffico telefonico e telematico, accertamenti bancari, attività di intercettazione telefonica, acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza (sia in prossimità delle abitazioni delle vittime che degli istituti di Credito ove venivano effettuati i prelievi), hanno consentito agli investigatori di raccogliere gravi elementi indiziari relativi al coinvolgimento e al ruolo specifico di ciascuno degli indagati negli episodi delittuosi avvenuti. In particolare, attraverso un collaudato modus operandi, gli indagati sono indiziati di avere utilizzato vari espedienti tra cui quello del “finto nipote in difficoltà economiche per pagamenti insoluti o a seguito di incidente stradale”, del “finto avvocato o rappresentante delle forze dell’ordine”. Così, dopo avere carpito la fiducia e disponibilità delle vittime, tutte persone anziane e spesso con patologie e in condizioni fisiche che ne limitavano la capacità di reagire e respingere le richieste dei truffatori, si introducevano in casa, facendosi consegnare denaro e gioielli. L’indagine, nel corso della quale sono stati eseguiti dai Carabinieri tre arresti in flagranza di reato, tutti convalidati, ed una perquisizione delegata dalla Procura presso l’abitazione di uno degli indagati, dove sono stati rinvenuti e sequestrati elenchi telefonici di diverse province d’Italia, telefoni cellulari utilizzati per contattare le vittime oltre che la somma di diecimila euro in contanti, ha consentito di ricostruire e documentare un volume d’affari illecito di circa 500 mila euro. vbo
(fonte video ufficio stampa Carabinieri)

Uomo ucciso a colpi d’arma da fuoco in centro a Saronno

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Un uomo di origini straniere è stato ucciso ieri sera in un agguato in centro a Saronno (Varese). La notizia è trapelata stamani. I carabinieri, che conducono le indagini coordinate dal pubblico ministero di Busto Arsizio (Varese) Francesca Parola, mantengono il riserbo anche sul possibile movente. Il solo dato certo è che l’uomo è stato ammazzato con colpi d’arma da fuoco in quello che, a prima vista, sembra un regolamento di conti. La vittima è stata identificata. Gli investigatori cercano testimoni e stanno vagliando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.

Abusi sessuali su figlia minorenne della compagna, arrestato 40enne

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CATANIA (ITALPRESS) – Con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una minore di età inferiore ai quattordici anni e maltrattamenti ai danni della vittima e di altri familiari gli agenti della Questura di Catania hanno arrestato un 40enne, su ordine di custodia cautelare. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale etnea ed eseguite dalla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile, hanno permesso agli investigatori di acquisire elementi che dimostrerebbero come il destinatario della misura sarebbe l’autore di “gravissime condotte illecite” ai danni di una minore, all’epoca dei fatti di età inferiore ai 14 anni e di altri familiari. In particolare, le investigazioni hanno tratto origine dalla segnalazione, avente ad oggetto presunti abusi sessuali su una minore, giunta alla locale Squadra Mobile dalla responsabile di un istituto religioso di Catania, deputato all’accoglienza di soggetti vulnerabili. Al fine di riscontrare la fondatezza della notizia è stata interrogata l’operatrice della struttura, venuta a conoscenza di quanto accaduto, avendo sentito confidenze raccontate a un’ospite della comunità, anche lei interrogata dagli investigatori. Le dichiarazioni raccolte preliminarmente sono state corroborate dagli esiti dell’audizione protetta della vittima, nonché da ulteriori interrogatori di altri testimoni, da cui sono emersi elementi convergenti relativi ad una relazione della persona offesa con il convivente della madre, cominciata nel 2022, quando la giovane era ancora infra-quattordicenne. Grazie al dettagliato narrato della persona offesa sono state delineate le esperienze vissute dalla piccola, le condotte di abuso praticate ai suoi danni dall’indagato, che, per determinarla ad assecondare le sue richieste a sfondo sessuale, era solito, minacciarla e picchiarla o lusingarla con regali che, nel caso di rifiuto della prestazione sessuale, le venivano tolti. Allo stesso tempo è stato ricostruito il quadro di maltrattamenti subiti da tutti i componenti del nucleo familiare, costretti a sopportare condotte abitualmente prevaricatrici ed umilianti, anche in presenza di altri due figli minori, obbligati a vivere in un clima mortificante qualificato da sistematiche angherie perpetrate anche nei confronti della compagna, costretta a dormire a terra e ad assistere passivamente agli abusi sessuali praticati dall’indagato ai danni della persona offesa.
A riprova della violenza fisica e psicologica dell’indagato gli inquirenti hanno estrapolato alcuni significativi messaggi audio inoltrati dall’uomo, contenenti ripetute minacce di imminenti gravi ritorsioni all’incolumità fisica dei suoi interlocutori. Una volta rintracciato, nel comune di Biancavilla, i poliziotti hanno dato esecuzione al decreto di perquisizione informatica emesso dalla Procura, sottoponendo a sequestro il telefono cellulare nella disponibilità dell’indagato. vbo

Milano, due accoltellamenti nella notte

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Nella notte a Milano si sono verificati due accoltellamenti in due episodi distinti.
Sono rimasti feriti un 33enne e un 22enne, entrambi di origine straniera. Nessuno dei due, secondo quanto riferito dal 118, sarebbe in imminente pericolo di vita.
Il primo ferimento si è verificato all’1 e mezza in via Stamira d’Ancona, dove un 22enne è stato soccorso per una ferita d’arma da taglio al collo e trasportato in codice giallo all’ospedale di Niguarda. Sul caso indagano i Carabinieri. Il secondo alle 2.10 in via Pomposa dove un 33enne è stato accoltellato al torace. La ferita, penetrante ma di poco, ha fatto scattare il codice rosso e il trasporto d’emergenza al Policlinico. Sul posto la Polizia di Stato.