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Al Teatro Pime è “Semplicemente Francesco”

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Al Teatro Pime sabato 20 dicembre alle ore 16.30 arriva Semplicemente… FRANCESCO, il musical della compagnia Anime Semplici.

Dal 2013 a oggi questa giovane compagnia, composta da 25 elementi tra i 28 e i 56 anni, conta più di 20 repliche in giro per l’Italia di Semplicemente… FRANCESCO. Un progetto ambizioso e stimolante allo stesso tempo. Un musical che racconta la vita di San Francesco che, da giovane ricco e spensierato, rinuncia a tutti i suoi beni e ad una vita agiata per scegliere la povertà, la semplicità e l’umiltà. Una continua ricerca verso l’amore per il prossimo e la pace.

Uno spettacolo nato quasi per caso nel gennaio 2013 per festeggiare il Centenario della Scuola Materna “Madre Teresa di Calcutta di Solbiate Arno – racconta Fabio Antonini, presidente della scuola e attore nello spettacolo in scena – e trasmettere messaggi semplici e incisivi sullo stile di San Francesco che arrivano dritti al cuore di tutti.

Il musical in scena al Teatro Pime prende spunto dallo spettacolo Forza Venite Gente di Michele Paulicelli, da cui sono tratte molte delle scelte musicali rappresentate nel musical presentato dalla compagnia Anime Semplici.

A vestire i panni di San Francesco sarà Stefano Tadiello, gli altri attori della compagnia sono Isabella Grandi, Silva Aldrovandi, Rossella Anselmi, Andrea Antonini, Fabio Antonini, Enrico Riganti, Rosario Cutrupi, Ignazio De Lucia, Felice Carabelli, Davide Caldarini, Francesca Frigerio, Roberta Bergamo, Desirée Fogliani, Severina Bovolenta, Simonetta Piotto, Roberta Mantini, Roberta Scapin, Roberta Bo, Raffaella Flossi, Valentina Bernasconi, Loredana Tancredi.

Regia e coreografia Rossella Anselmi.

Luci Paolo Rossetti, aiuto luci Marco Barban e Silvano Bianchi, fonico audio Francesco Santaniello, foto Roberta Mantini.

TEATRO PIME - via Mosè Bianchi 94, Milano
20 dicembre 2015 ore 16.30

Biglietti: intero 10,00 euro – ridotto 8,00 euro

Milano, lo sciopero non ferma i mezzi

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È iniziato alle 8,45 lo sciopero di 4 ore del trasporto pubblico indetto dalla Confederazione Unitaria di Base Trasporti (Cub Trasporti), che si protrarrà fino alle 12,45. La circolazione dei treni delle linee M2, M3 e M5 prosegue regolarmente per tutte le destinazioni. Sulla linea M1, la circolazione resta regolare sull’intera tratta Sesto FS – Rho Fiera e sulla tratta Sesto FS – Gambara. Al momento viene progressivamente sospesa tra le stazioni di Gambara e Bisceglie. In superficie la circolazione di tram, bus e filobus potrebbe subire riduzioni del servizio.

Sanità, oggi sciopero

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“Salvare il Servizio sanitario nazionale”. E’ con questo obiettivo che oggi i medici incroceranno le braccia per lo sciopero generale dell’intera giornata: oltre 200mila i camici bianchi interessati dalla protesta, ed a rischio sono visite, interventi chirurgici e assistenza, mentre saranno comunque garantite le urgenze. Complessivamente, sarebbero a rischio circa 2 mln di prestazioni sanitarie, tra visite ed esami di laboratorio, e fino a 40mila interventi chirurgici.”Lo sciopero – hanno spiegato i sindacati medici in una conferenza stampa per illustrare le motivazioni della protesta – punta a dire ‘no’ ai tagli delle prestazioni erogate ai cittadini e all’indifferenza del governo ai problemi della Sanità, mentre rivendichiamo la salvaguardia di un Servizio sanitario nazionale e pubblico e la dignità del nostro lavoro”.

Presi con 15 kg di marijuana

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I carabinieri di Vimercate hanno arrestato due pregiudicati, un romeno e un italiano residente a Barlassina (MB), per paccio di droga. Sono stati fermati mentre caricavano lo stupefacente su un furgone. Dalle perquisizioni successive sono poi saltati fuori anche 10 mila euro, ritenuti provento di spaccio. I due saranno processati per direttissima a Milano.

Sciopero Cub, via i divieti antismog

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E’ bastato che un sindacato minoritario del trasporto pubblico proclamasse l’ennesimo sciopero e subito la Regione ha sospeso i già blandi provvedimenti antismog scattati nei giorni scorsi. Oggi a Milano tram, bus e metro sono a rischio dalle 8.45 alle 12.45. Oggi e domani (per lo sciopero di Trenord) sono liberi di circolare tutti i motori diesel.

E’ morto Licio Gelli, il regista della P2

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Licio Gelli, fondatore della loggia massonica segreta P2, è morto ieri a 96 anni. L’ex venerabile si è spento nella notte a Villa Wanda dopo un ricovero in ospedale a Pisa. Il suo nome è al centro dei principali scandali e misteri del Paese.

Degni di nota Tra Gaber e Brassens

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Alberto Patrucco e Andrea Mirò, con la complicità di tre musicisti, presentano Degni di Nota, in scena al Teatro Menotti di Milano dal 16 al 23 dicembre e dal 28 dicembre al 1 gennaio 2016. Frutto di un lavoro durato quasi due anni, lo spettacolo di teatro musicale è stato scritto da Alberto Patrucco con la collaborazione di Antonio Voceri. Gli interpreti hanno ripreso il lavoro di Segni (E) Particolari del 2014 che riprendeva le musiche dell’autore francese tradotte dallo stesso Patrucco. Agli argomenti trattati da Brassens, non potevano che unirsi i temi e le musiche di Giorgio Gaber, due artisti unici, in antitesi, ma allo stesso tempo con sinergie in comune. Un recital privo di retorica e tormentoni nel quale ironia, musica e riflessione sono padrone di casa insieme alle parole e alle melodie di due artisti geniali.

Martina, aggressioni per risolvere la crisi di coppia

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“L’ho fatto per me stessa e per risolvere la crisi di coppia”. Si è giustificata così Martina Levato, sentita al processo a carico del suo amante Alexander Boettcher, per l’aggressione con l’acido a Pietro Barbini e il tentato blitz a Giuliano Carparelli. “E’ stato un gesto dimostrativo per la mia autostima e per fare vedere ad Alex che ero in grado di riconquistare la mia autostima”

Mercati rionali, spesa a domicilio

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La rivoluzione nella consegna a domicilio della spesa è iniziata: da ieri, lunedì 14 dicembre, anche i clienti dei mercati rionali scoperti milanesi possono avvalersi di questo importante aiuto grazie a spes@home. E’ la prima volta che questo servizio entra anche in questa tipologia di canale distributivo: finora la consegna a domicilio è stata appannaggio esclusivo della grande distribuzione organizzata.

Ed è la prima volta che, di conseguenza, l’elemento di socializzazione insito nella vita dei mercati – dove la gente si aggrega anche al di là delle necessità di acquisto – viene agevolato e sostenuto (con l’ulteriore valore aggiunto del debutto natalizio).

L’iniziativa è promossa in collaborazione con Apeca (l’Associazione ambulanti di Confcommercio Milano).

«Spes@home nasce da un’intuizione mia, cioè di una casalinga che lavora», afferma Barbara Consoli, una delle due socie fondatrici di spes@home. «Il progetto è stato realizzato in tempi brevissimi, solo due mesi. Per questo davvero desideriamo ringraziare l’Amministrazione comunale, che ci ha aiutato a superare le difficoltà del lancio di un servizio nuovissimo e pertanto difficile da codificare anche sotto il profilo burocratico.

«Uno degli aspetti socialmente più rilevanti è l’apporto tecnologico ai mercati (il servizio è basato su una web application, ndr), legati alla tradizione e al territorio. E poi c’è il fatto che i nostri operatori, quelli che materialmente effettuano la consegna, sono tutti assunti con contratto CGIL trasporti-logistica. I mezzi di trasporto sono nostri (attrezzature e macchina), per cui siamo fieri di creare posti di lavoro».

spes@home è attivo in via sperimentale presso i seguenti sei mercati settimanali scoperti a Milano: via Zamagna (lunedì), via Fauché (martedì), via Vespri Siciliani (mercoledì), via Osoppo (giovedì), via Crema/Piacenza (venerdì) e ancora via Fauché (sabato).

«Fondamentali sono gli sponsor», afferma Viviana Bianchi Bosisio, l’altra socia fondatrice. «Il servizio è completamente gratuito grazie alla collaborazione di partner selezionati, che sposano in toto i valori e i propositi di spes@home e traggono vantaggio da una tipologia di visibilità nuova e dalle potenzialità inesplorate. Crediamo utile dare al cittadino la possibilità di fruire di questo servizio gratuitamente. Speriamo anzi di poter in futuro adottare mezzi elettrici».

La prima azienda che ha creduto nel progetto e ha deciso di farsene sponsor è Equilibra, impresa italiana, leader nel mercato degli integratori alimentari e cosmetica naturale, premiata per l’innovazione, il successo imprenditoriale, l’impegno nel sociale.

Il cliente dopo aver fatto la spesa si reca presso il punto di raccolta, dove l’addetto, facilmente identificabile sia per l’abbigliamento sia per il fatto di trovarsi vicino al veicolo “brandizzato” ne registra i dati tramite l’app spes@home. L’incaricato poi completa l’inserimento dell’ordine, genera e stampa le etichette codificate, suddivide gli acquisti in funzione della necessità di garantire la temperatura di conservazione e all’orario convenuto, consegna il tutto al domicilio del cliente.

Il servizio è sicuro al 100% perché le procedure di codifica non sono aggirabili, e garantisce così che, una volta creato un ordine e apposte le relative etichette, il cliente riceva soltanto quanto da lui acquistato. Il monitoraggio GPS consente di tracciare costantemente la posizione del vettore.

 

A ribadirne l’aspetto etico, spes@home sostiene LILT Milano (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), e ha altresì ottenuto il patrocinio del Comune di Milano.

«LILT è a contatto con la popolazione», sottolinea Ilaria Malvezzi, direttrice generale della Sezione provinciale di Milano. «Noi diamo servizi in campo oncologico: dunque, quale momento migliore di questo per dare un’informazione sia sulla nostra attività sia sui concetti base della prevenzione oncologica (mangiare frutta e verdura fa bene)?».

Fondata nel 1948, LILT opera sul territorio di Milano e provincia affrontando il problema cancro nella sua globalità attraverso molteplici servizi offerti alla popolazione nell’ambito della prevenzione, della diagnosi precoce e dell’assistenza, supportata dall’ausilio di oltre 700 volontari appositamente formati (www.donazioni.legatumorimilano.it).

Dichiarazione di Giacomo Errico, Presidente Apeca (Associazione ambulanti Confcommercio Milano)

«I mercati ambulanti sono da sempre un punto di riferimento per i consumatori milanesi nella qualità e nella convenienza. La consegna della spesa a domicilio con spes@home, avviata in forma sperimentale questa settimana in sei mercati settimanali, dà ulteriore valore aggiunto. E’, infatti, un vantaggio a costo zero per i clienti con un servizio affidabile e sicuro nella consegna della propria spesa. Ma è un valore aggiunto anche per Milano dal punto di vista ambientale. Pensiamo proprio a questi giorni di emergenza inquinamento: con la certezza di farti recapitare la spesa a casa nell’ora che hai concordato, non hai bisogno di prendere l’auto».

Dichiarazione di Alessandro Pollio Salimbeni, Direttore dell’Assessorato al Commercio del Comune di Milano

«Il progetto ci è piaciuto subito, dal primo momento in cui ci è stato presentato, e anche quando si è trattato di contribuirvi sul piano operativo. Ci sono decine di situazioni per cui questo servizio porta aiuto alla vita quotidiana, per cui auspichiamo vivamente che possa estendersi a un numero più ampio di mercati. Milano è una grande città, che come tutte le grandi città è soggetta a chiusure del traffico e a pedonalizzazioni, ma ben sappiamo che il commercio ne trae solo beneficio, a maggior ragione quando ci sono servizi che possono alleviare la fatica. Per cui, davvero un caloroso benvenuto a spes@home».

 

Tonno in scatola, blitz di Greenpeace

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Con una serie di immagini e un’animazione grafica proiettate su alcuni edifici simbolo di Milano, gli attivisti di Greenpeace sono entrati in azione la scorsa notte per denunciare le attività di pesca distruttiva di Mareblu, definito un pericoloso “killer del mare”. Nelle sue scatolette finisce infatti tonno pescato con tecniche che uccidono ogni anno migliaia di baby-tonni e altri animali marini, tra cui squali e tartarughe, spesso di specie in pericolo. La scelta di Milano non è stata casuale: il capoluogo lombardo è infatti sede di molte tra le aziende leader del mercato italiano del tonno in scatola, compresa Mareblu. Dal Castello Sforzesco a Piazzale Loreto, dal Pirellone ai palazzi del nuovo complesso di Porta Garibaldi, fino ad arrivare a Piazza San Babila, il video d​i Greenpeace mostra il logo di Mareblu che emerge dal mare trascinando con sé una rete piena di tonni, squali e tartarughe morenti. Nell’animazione rivoli di sangue scendono dal logo di Mareblu fino a tingere il mare di rosso.«Due anni fa Mareblu si era impegnato per una pesca 100 per cento sostenibile, ma ad oggi solo nello 0,2 per cento dei suoi prodotti è presente tonno pescato con metodi selettivi come la pesca a canna», dichiara Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia. «Questa condotta irresponsabile sta svuotando il mare: è ora che i consumatori sappiano che dietro il logo di Mareblu si nascondono solo false promesse e pratiche di pesca distruttive».

A fine ottobre Greenpeace Italia ha pubblicato la quarta edizione della sua classifica “Rompiscatole”, con cui periodicamente valuta la sostenibilità delle conserve di tonno vendute sul mercato italiano. Mareblu è sceso in classifica in fascia rossa: bocciato proprio per le sue politiche di approvvigionamento.  L’inchiesta di Associated Press è riuscita a dimostrare che quanto prodotto violando i diritti dei lavoratori è poi arrivato sul mercato statunitense. Alcune delle aziende menzionate dal reportage vendevano però anche sui mercati di Paesi asiatici ed europei, tra cui l’Italia. «Quanti altri scandali dovranno essere denunciati prima che Mareblu e la sua casa madre Thai Union decidano davvero di cambiare?», continua Monti. «Il colosso tailandese è direttamente responsabile della distruzione dei nostri mari e della sofferenza di migliaia di lavoratori. Ha il potere e il dovere di trasformare l’industria ittica. È ora di eliminare i metodi di pesca più dannosi e assicurare il rispetto dei diritti dei lavoratori. Solo così potremo garantire un futuro ai nostri mari e alle migliaia di persone che da essi dipendono», conclude Monti. Greenpeace lo scorso ottobre ha lanciato la campagna globale “Not just tuna” contro Thai Union e i diversi marchi di sua proprietà, tra cui Mareblu, per chiedere di usare solo tonno sostenibile e tutelare i diritti dei lavoratori lungo tutta la catena di produzione. In Italia la petizione di Greenpeace rivolta a Mareblu ha superato in poche settimane le 36 mila firme. Un segnale forte che mostra come i consumatori italiani siano sempre più attenti e orientati verso la scelta di prodotti che non abbiano impatti negativi sull’ambiente e sulle persone.