L’azienda chiede un miliardo di euro alla Regione per rinovare la flotta. E’ l’ad Cinzia Farisè ad anticipare i piani per i prossimi anni: “Per attirare nuovi clienti – spiega a Repubblica – puntiamo su tariffe modulate secondo gli orari, treni più moderni e un tasso di puntualità da migliorare ancora”. Ma l’età media dei convogli è ancora alta, 20 anni in media. Per questo la manager chiede uno sforzo sugli investimenti al suo azionista di riferimento, Regione Lombardia.
Darsena, scritte cancellate
Sono state cancellate questa mattina le scritte comparse nella giornata di ieri in Darsena sul lato di via D’Annunzio. L’intervento è stato realizzato grazie ad un particolare prodotto antigraffiti adoperato dall’impresa JPS: sono stati ripuliti i muri della passeggiata e la centralina elettrica situata vicino ai magazzini.“Non intendiamo sottostare ai ricatti di chi continua ad offendere la città e a deturpare le cose belle – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza -. I muri sono stati ripuliti immediatamente perché non accettiamo, e mai accetteremo, questo oltraggio”. L’intervento proseguirà nella mattinata di domani con la pulizia del lato di via Gorizia.
Giotto, 190 mila visitatori
Domenica, a 3 mesi dall’inaugurazione, si è chiusa con successo la
mostra “Giotto, l’Italia” a Palazzo Reale DI mILANO.
Per 19 settimane 190.000 persone, con una media di 1400 ingressi giornalieri in 131 giorni d’apertura e un picco di 3129 ospiti sabato 9 gennaio 2016, hanno visitato le 7 sale di Palazzo Reale e gli altari profani che esponevano 14
opere monumentali autografe del Maestro.
Tra il pubblico, fino alla chiusura di Expo2015 il 30 ottobre, numerosi visitatori stranieri. 2600 i gruppi organizzati di visite guidate in Italia (centro-nord in prevalenza) di cui 700 realizzati per le scuole.
Il catalogo pubblicato da Electa ha venduto circa 5.300 copie, con un rapporto di 1 volume ogni 36 visitatori.
La mostra ha riunito a Palazzo Reale il più gran numero di opere autografe
del Maestro: 14 capolavori (la mostra del 1937 a Firenze ne contava 8) tra cui il Polittico Stefaneschi mai uscito dal Vaticano.
L’esposizione ha concluso il semestre di Expo 2015. Posta sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Comune di Milano – Cultura, con il patrocinio della Regione Lombardia, è stata prodotta e organizzata da Palazzo Reale e dalla casa editrice Electa. Il progetto scientifico è di Pietro Petraroia (Éupolis Lombardia) e Serena Romano (Università di Losanna), curatori dell’esposizione.
Il progetto dall’allestimento di Giotto, l’Italia e dell’installazione multimediale in Sala delle Cariatidi è stato curato da Mario Bellini, recentemente insignito del Premio Medaglia d’oro alla carriera.
David Bowie: da “Space Oddity” a “Heroes”, l’uomo che mi ha fatto amare la musica rock
Ci ho pensato tutto il giorno, scrivo o no qualcosa su David Bowie? Tutti stanno scrivendo la loro perché non devo farlo io? Non per me intendo ma per rendere un doveroso omaggio ad uno degli artisti che ho amato di più. Ero a cavallo tra le medie e il liceo quando ho scoperto la sua “Space Oddity” successo di qualche anno prima. Da allora, siamo nel 75 credo, “Ground control to Major Tom” mi ha accompagnato alla scoperta della musica del Duca Bianco. La sua magnifica raccolta “ChangesOne” è stato il primo Lp che ho comprato (casi della vita l’ho da poco riacquistata in cd nonostante avessi già raccolte doppie). Subito mi sono impossessato dei dischi già usciti…l’era di Ziggy Stardust, Diamond Dogs. La grandezza di Bowie ai miei occhi di appassionato di rock si manifesta però nel 1977 con “Heroes” secondo splendido album della trilogia berlinese, un disco ancora oggi stupefacente. Il disco della nostra cultura mitteleuropea. E’ il primo album di Bowie acquistato in tempo reale, da allora è stato amore incondizionato fino ad “Absolute Begginers” del 1986, fino a venerdì sera quando ho sentito a Linea Rock il nostro Marco Garavelli che, in occasione del compleanno del Duca, suonava il suo ultimo “Lazarus” e tra me e me pensavo: “che classe, che stile alla soglia dei 70 anni”. Grazie caro David per l’emozioni che la tua musica ha saputo regalarci, l’attacco ”Ground control to Major Tom” sarà eterno.
Sorprende i ladri in casa e viene accoltellato
Sorprende due ladri in casa e viene accoltellato. E’ successo oggi a Milano ad un ragazzo di 14 anni rimasto ferito al fianco. L’aggressione è avvenuta attorno alle 13.40 in via Tesio, quando l’adolescente è rientrato a casa e si è accorto che la porta finestra della cucina era aperta. Appena si è avvicinato per chiuderla è stato aggredito da due uomini che volevano rapinarlo. Uno di loro lo ha ferito con un coltello da cucina provocandogli un taglio profondo 5 centimetri. Subito dopo sono scappati, mentre il 14enne ha chiamato i soccorsi. Gli operatori del 118 lo hanno trasportato all’ospedale San Carlo in condizioni non gravi.
Incendio in palazzina, residenti si calano dai balconi
Per salvarsi, i residenti di una palazzina di Villongo, nella bergamasca, si sono calati dai balconi. E’ successo oggi in via Volta. Le fiamme hanno coinvolto due piani dell’edificio di recente costruzione. Tra gli abitanti si è diffuso il panico e per scappare qualcuno si è calato dal balcone I pompieri sono subito intervenuti per spegnere l’incendio. Nessuno è rimasto ferito.
In Lombardia 1 nutria ogni 10 abitanti, record a Lodi e Mantova
Una nutria ogni 10 persone, con il record negativo di Lodi e Mantova dove si scende a un esemplare ogni due abitanti o poco più, mentre a Cremona il rapporto è di uno a tre e a Pavia di 1 a 5. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Lombardia sui dati dell’ultima ricerca del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pavia sulla presenza di questo roditore nelle aree di pianura di 7 province lombarde: Bergamo, Milano, Lodi, Pavia, Cremona, Brescia e Mantova. Se dieci anni fa le nutrie potevano essere considerate un elemento esotico quasi folcloristico delle nostre campagne – spiega Coldiretti Lombardia – adesso la loro proliferazione incontrollata le porta a spingersi anche nelle periferie delle città, oltre a ridurre a colabrodo le sponde dei canali e a devastare i campi. Secondo l’università di Pavia bisognerebbe riuscire a eliminare più di un milione e 400 mila esemplari per risolvere il problema. Ma – spiega Coldiretti Lombardia – si tratta di numeri enormi rispetto alle risorse disponibili e rispetto a una normativa nazionale che non fa chiarezza sulla libertà di azione legata ai progetti di intervento degli enti locali. Solo nell’area della città metropolitana di Milano, dove gli avvistamenti vanno dal Parco Agricolo Sud al naviglio Martesana, secondo l’ultimo piano triennale di contenimento si dovrebbero catturare almeno 45mila esemplari all’anno.
Milano, un bando per 40 agricoltori
L’obiettivo immediato è la vendita diretta dei prodotti agricoli del territorio milanese e lombardo, con un contatto tra produttori e consumatori finali che valorizzi le eccellenze dell’ortofrutta e delle specialità culinarie a chilometro zero e che, grazie alla filiera corta, aumenti la sostenibilità economica e ambientale della loro distribuzione. Ma la finalità ultima del bando pubblicato da Palazzo Marino per l’individuazione di soggetti interessati a svolgere mercati contadini è ben più ampia, e punta a consolidare quel nuovo rapporto tra città e campagna che in questi anni ha reso Milano una metropoli agricola a tutti gli effetti.
Il bando – che si propone di proseguire ed allargare la sperimentazione avviata ad ottobre 2014, in modo da arrivare per la fine del 2016 alla stesura di un compiuto Regolamento comunale dei mercati agricoli – si rivolge a coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali e società agricole regolarmente iscritti alle Camere di Commercio della Regione Lombardia o delle Province limitrofe, che siano interessati allo svolgimento di mercati contadini ed iniziative correlate su una delle oltre 40 aree pubbliche individuate dall’Amministrazione (tra quelle nuove, selezionate tramite un confronto con le associazioni di categorie e con i Consigli di Zona, si segnalano Corso Buenos Aires, Piazza Leonardo da Vinci e Largo Marinai d’Italia).
Gli operatori agricoli, anche associati, possono presentare la propria candidatura entro l’1 febbraio – tramite un proprio referente, a cui sarà conferita l’organizzazione e la gestione del mercato – indicando il territorio rurale di riferimento, le iniziative di promozione previste, le eventuali attività didattiche, culturali e dimostrative correlate, le azioni necessarie alla trasparenza dei prezzi e al riconoscimento dell’origine dei prodotti, e le modalità di organizzazione che favoriscano la tutela dell’ambiente.
Corsico, un fondo per la mensa scolastica
Il sindaco di Corsico non ci sta a passare per un aguzzino. Per quello che ha creato, come afferma il preside del Comprensivo Copernico, addirittura una “segregazione per censo”. E, mantenendo la linea dura nei confronti dei furbetti, lancia una proposta: l’apertura di un conto corrente “Pro mensa – I bambini non si toccano”.
“Non so più come ripeterlo. Il provvedimento di sospensione del servizio – precisa Filippo Errante – è stato assunto dopo aver tentato tutte le strade possibili, senza alcun esito. I furbetti continuavano a non pagare. Ci sono, mi rendo conto, delle situazioni limite. Cioè mamme e papà, che – prosegue il sindaco – nonostante l’ampia disponibilità a prevedere piani di rateizzazione molto lunghi, non intendono, per una serie di ragioni personali, rivolgersi agli uffici comunali. Per loro, una volta verificata attentamente la reale situazione, intendo intervenire, anche di tasca mia, senza quindi provocare un danno erariale al Comune o creare discriminazioni”.
In particolare, il primo cittadino ha dato incarico agli uffici di istituire un conto corrente per raccogliere fondi da destinare a situazioni limite, con problematiche difficilmente intercettabili se non direttamente dai dirigenti scolastici e dagli insegnanti. Il primo versamento sarà fatto dal sindaco e dai suoi assessori. Però chiunque potrà dare il suo contributo e versare qualcosa. I dati, comunque, confermano che si tratta di una percentuale molto bassa, definita dai tecnici addirittura fisiologica. Non verrà però concesso, come chiesto dal preside del Comprensivo Galilei, “un condono per gli inadempienti”. Il principio rimane immutato: viene offerto un servizio, che per legge ha un costo da coprire con il pagamento da parte di ciascuna famiglia, a seconda delle proprie capacità reddituali. A Corsico costa 2,3 milioni all’anno e la tariffa va da 2 a 6 euro a seconda dell’Isee (Indice socio economico equivalente), quindi da 40 a 120 euro mensili per garantire 2400 pasti giornalieri. “La mensa scolastica – precisa Filippo Errante – è un servizio a domanda individuale, non obbligatorio. Insieme alla ditta che gestisce per noi il servizio, la Camst, abbiamo fronteggiato l’emergenza dei primi giorni, così come concordato in un incontro prima di Natale. Si è però voluto dare un segnale chiaro, altrimenti si rischiava di proporre il solito teatrino all’italiana, facendo parole grosse senza farle seguire da atti concreti. Si è passati così da 480 a 144 morosi. Credo – prosegue il sindaco – che ci siano doveri imprescindibili se si vuole garantire la convivenza civile. E chi fa moralismi, accusandomi di prendermela con i bambini, non conosce bene la situazione e, naturalmente, non è in grado di proporre soluzioni concrete e quindi attuabili affinché i diritti, anche quelli dei più piccoli, siano rispettati appieno, primi fra tutti dai genitori”.
E conclude: “Quando ho precisato che è stato accumulato un debito di 1.227.000 euro, non ho mai parlato di buco di bilancio, ma solo di versamenti dovuti e non regolarizzati per un importo troppo alto per un Comune come il nostro”