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Giovanni e Giacomo al Rosetum

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Mercoledì 20 gennaio alle ore 21 il teatro Rosetum ospiterà Giacomo Poretti – che tutti noi amiamo chiamare Giacomino. Il comico – nonchè scrittore – ci presenterà il suo nuovo libro uscito per Mondadori intitolato AL PARADISO E’ MEGLIO CREDERE. Ma non finisce qui. Giacomo ha parlato a un amico di questa serata il quale ha pensato “Ho anch’io un libro in uscita… ” E così le presentazioni saranno due.  E l’amico in questione altro non è che Giovanni, Storti, certo quello del trio. Il libro si chiama UNA SEDUCENTE SOSPENSIONE DEL BUON SENSO. E Aldo? Al momento non ha opere letterarie in cantiere e neppure in cantina ma non si sa mai…

Vi aspettiamo per una divertente serata dedicata ai libri, alla scrittura e pure al Paradiso.

Al Paradiso e’ meglio credere: Anno 2053. Vittima di un incidente stradale dalla dinamica quantomeno grottesca, Antonio Martignoni si ritrova in Paradiso dove, accudito da una bellissima signora in blu ed esaminato da un burocrate celeste con le sembianze di Jean-Paul Sartre, inizia a poco a poco a familiarizzare con la sua nuova ed eterna condizione. Finché la Direzione decide di affidargli un «compito importante»: raccontare per iscritto, in un file Word, la storia della propria vita, che diventerà uno dei «messaggi nella bottiglia» lanciati dal Cielo agli uomini rimasti sulla Terra.

Grazie al fortunoso ritrovamento del file, sepolto in un vecchio computer, apprendiamo che Martignoni, all’età di 36 anni, pensava di farla finita. In preda alla disperazione, aveva intrapreso la sua ultima escursione nelle montagne tanto amate, quando un altro tragico e provvidenziale incidente gli apre una breccia verso il futuro, nella quale si lancia d’istinto: travolto dal desiderio di «spiare Dio da vicino», decide di trascorrere la seconda parte della sua vita come finto prete.
Prima parroco di una sparuta comunità di montanari devoti e turisti ai piedi del Monte Rosa, poi pastore di 3500 anime in una Milano sospesa, surreale, angosciata per la misteriosa sparizione dei propri cittadini più anziani, «don» Antonio vive la sua missione tormentato dal senso di colpa, ma anche animato dalla ferma volontà di non tradire il suo fiducioso e inconsapevole gregge. E quando deciderà di uscire dal vicolo cieco in cui si è cacciato, il risultato sarà una sorpresa, per lui e per il lettore.
Con tocco leggero e sguardo profondo, Giacomo Poretti racconta i tic, gli affanni, le piccole e grandi domande di ognuno di noi, e lo smarrimento di un’epoca che pare aver perso la bussola del senso. E in quello che potrebbe sembrare solo un «finale di partita», ci invita a dare il calcio d’inizio a un nuovo incontro, tutto da giocare.

UNA SEDUCENTE SOSPENSIONE DEL BUON SENSO: Cosa unisce un cinquantenne in crisi e un vecchio mago? Cosa lega il destino di due donne nate a migliaia di chilometri di distanza? E perché è necessario partire per fare chiarezza? Gilberto, un uomo come tanti, con un presente incerto – un lavoro che ha smesso di piacergli, figli grandi, una moglie nel frattempo divenuta ex – e un futuro che si stringe in un nodo scorsoio decide di “sottrarsi all’obbligo di avere un destino” e parte per un viaggio tanto lungo quanto lento.

A fargli compagnia le domande che si pone in modo assillante e un compito che si è dato per mettersi in movimento: consegnare un pacchetto, ritrovato per caso, alla persona cui era stato spedito anni prima. La sfida più grande in ogni viaggio è scoprire e accettare se stessi, ma Gilberto è fortunato: a far da controcanto alle sue cervellotiche riflessioni c’è la praticità e la simpatia di un compagno d’avventure eccezionale e inaspettato. Una presenza capitata per caso nella vita di Gilberto e diventata il polo intorno a cui ruotano le sue giornate. A piedi e su una chiatta, a cavallo e in bici, sul cassone di un furgoncino malmesso, lungo gli antichi sentieri dei viandanti, i due amici incontreranno uomini e donne ospitali, generosità inattese e delusioni sferzanti e, tra peripezie e colpi di scena, scopriranno passo dopo passo il senso della loro avventura. Fino a quando, a sparigliare le carte, Gilberto incontrerà l’amore. Giovanni e Franz raccontano un viaggio e un punto d’arrivo che è solo e sempre un nuovo inizio.

Tassisti aggrediscono una donna

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L’avrebbero scambiata per un’autista di Uber, l’hanno circondata e aggredita. Vittima una donna cubana di 36 anni che è stata bloccata la scorsa notte in viale Alemagna a Milano. Uno degli aggressori (il numero non è ancora chiaro) ha anche spaccato il lunotto posteriore dell’auto della donna con un sasso. La donna, che non risulta essere autista di Uber, ha chiamato la polizia e il gruppo è scappato. La polizia sta cercando di chiarire l’episodio.

Omicidio Macchi, Binda non risponde al Gip

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Si è avvalso della facoltà di non rispondere Stefano Binda, arrestato per l’omicidio della studentessa Lidia Macchi. L’uomo  è stato interrogato oggi dal gip nel carcere di Varese. Dopo il brve incontro con il magistrato è rimasto a colloquio con il suo avvocato, Sergio Martelli. Binda è stato arrestato venerdì scorso con l’accusa di essere l’assassino della pestudentessa Lidia Macchi, uccisa nel gennaio 1987. Era un suo compagno di liceo e come lei frequentava comunione e liberazione. Secndo le indagini l’avrebbe uccisa dopo averla stuprata per punirla perchè aveva avuto rapporti sessuali

Ristoranti lombardi nel mondo

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C’è anche chi propone la pizza alla milanese o il pulaster. Il ristorante di Perth che offre l’ossobuco con risotto alla milanese accompagnato dalla gremolata e quello di Quito che ha il vitello tonnato tra gli antipasti, il ristorante a Pechino che ha in menu i dumplings di zucca in salsa mantovana o quello di Florianopolis in Brasile con i gamberi alla milanese. E ci sono poi i piatti ispirati alla vie della moda milanese, Bucatini San Babila e Tagliatelle Spiga a Miami.

Sono 123 i ristoranti italiani (tra singole attività e catene) che all’estero offrono cucina regionale di tradizione o ispirazione lombarda, certificati dalle Camere di commercio sul portale Italian Quality Experience promosso da Camera di commercio di Milano insieme a Unioncamere e alle altre Camere di commercio italiane http://www.italianqualityexperience.it/. Una piattaforma online in 3 lingue a cui le imprese possono aderire gratuitamente. La certificazione avviene sulla base della qualità degli ingredienti utilizzati, autenticità delle ricette, qualità del servizio ed accoglienza.

E’ il risotto il simbolo del mangiare lombardo nei ristoranti esteri, protagonista in un menù su tre, seguito dalla costoletta alla milanese (15%) dalle zuppe e minestroni (15%) e dal vitello tonnato (11%). Diffusi anche la polenta e l’ossobuco alla milanese (un menu su dieci li offre). Tra i menù: gnocco fritto alla polenta con funghi freschi o gorgonzola, ossobuco, risotto alla milanese con midollo, vitello tonnato, minestrone, tagliere di formaggi tipici lombardi, casonsei e zuppa bresciani, costoletta alla milanese, cannelloni di zucca alla cremonese,  pulaster, chips di polenta fritta.

I ristoranti certificati che offrono o si ispirano alla cucina lombarda si concentrano in Europa (28%), Asia (27%) e Centro e Sud America (21%). La cucina lombarda va forte soprattutto in Brasile, Stati Uniti e Cina ma ci sono anche ristoranti negli Emirati Arabi, in Sud Africa e Vietnam. Una cucina apprezzata soprattutto nelle grandi metropoli come San Paolo e Rio De Janeiro, Pechino, Hong Kong e Singapore, Los Angeles, New York e Miami.

3 i ristoranti che hanno la parola Milano nell’insegna (1 a Rio de Janeiro e 2 a Miami) mentre 3, sempre nel nome, si ispirano ai laghi lombardi.

Dall’attività a San Paolo del Brasile creata da un figlio in onore della madre italiana defunta alla famiglia emigrata da Bellagio in Australia, dal cuoco di Orino (Varese) che offre alla clientela di Shangai ossobuco con risotto alla milanese alla catena di ristoranti in Brasile che nasce dalla storia di un milanese emigrato nel 1905, al caffè- ristorante di una delle famiglie più note nel settore a Milano inaugurato nel 1994 ad Hong Kong.

Maroni, al Family Day il gonfalone della Regione

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“Le polemiche sono il sale della comunicazione, noi comunque venerdì avremo una riunione di giunta e aderiremo al Family Day mandando il gonfalone e delibereremo anche di illuminare la facciata del Pirellone con la scritta Family Day, è un’idea che mi piace”. Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha confermato che la presenza del gonfalone della Regione al Family Day in programma il 30 gennaio a Roma. “La Costituzione italiana riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio: è la Costituzione italiana”.

Lil Wayne alle sfilate milanesi, il direttore d’orchestra è Lorenzo Passerini

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Si chiama Lorenzo Passerini, 24 enne direttore d’orchestra di Morbegno, in Provincia di Sondrio, l’uomo in smoking che suo malgrado si è ritrovato sulla stampa in tutto il mondo grazie alle immagini che corredavano la notizia del fuori programma del rapper americano Lil Wayne alla sfilata-show di Philipp Plein sabato sera a Milano, in occasione della settimana della moda maschile. Nel video, divenuto virale in poche ore, si vede che Wayne, accompagnato da un’orchestra di 30 elementi diretta da Passerini nella Cavalcata delle Valchirie, ha interrotto la sua esibizione e lanciato il microfono in aria con un gesto di stizza. Qualcuno dice che fosse arrabbiato per la reazione freddina del pubblico della moda cui aveva chiesto senza successo di battere le mani a tempo, altri parlano di problemi tecnici.  “Durante lo spettacolo non mi sono accorto di nulla – ha dichiarato Passerini che si è ritrovato su siti e blog di tutto il pianeta – è stata un’esperienza decisamente unica. Lo spettacolo con sfilata annessa non doveva durare più di sette minuti ed è stato un lavoro magistrale e di altissima professionalità”.

Baby gang a Bollate

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Un gruppo di sedicenni di Bollate sono stati denunciati per rapina, violenza provata, lesioni percosse e minacce. Per due mesi hanno rapinato e picchiato ragazzi all’interno del parco Martin Luther King di Bollate. Gli episodi accertati sono sei , avvenuti tra novembre e dicemre. La vittima veniva accerchiata e poi picchiata. In alcuni casi la baby gang ha esibito anche un coltello a serramanico per aggravare la minaccia. I bulli poi scappavano col  bottino, che comprendeva anche telefonini e biciclette. 

Ci ha lasciato anche Glen Frey, fondatore degli Eagles

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Glenn Frey,  co-fondatore degli Eagles, è morto a New York, aveva 67 anni. Lo annuncia il sito ufficiale della band.

Sul sito si legge: “E’ con il cuore pesante che annunciamo la morte del nostro compagno e fondatore degli Eagles Glenn Frey, a New York City il 18 gennaio 2016 . Glenn ha combattuto una coraggiosa battaglia nelle ultime settimane, ma purtroppo non ce l’ha fatta”, spiega il sito parlando di complicazioni mediche legate a un’artrite reumatoide e una polmonite. “La famiglia Frey ringrazia tutti quelli che sono stati accanto a Frey, e che hanno sperato e pregato per la sua guarigione”. Gli Eagles, fondati nel 1971, raggiunsero il successo con “Hotel California”, una delle canzoni probabilmente più importanti dela storia del rock.
Glen Frey ottenne anche successo come solista negli anni 80 con “The Heat is on” (Ost di “Un piedipiatti a Beverly Hills”) e “You Belong to the City” (Ost di “Miami Vice”).

Incendio a Muggiò, 5 appartamenti inagibili

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Un incendio è scoppiato la scorsa notte a Muggiò, in Brianza, in un cortile di via Magenta. Le fiamme hanno invaso 8 abitazioni. Per fortuna non c’è nessun ferito. 5 appartamenti sono stati dichiarati inagibili. 3 famiglie sono state soccorse e portate in albergo. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri che hanno ricostruito l’accaduto. Sembra che il rogo sia dovuto all’intasamento di un comignolo.

Incidente mortale a Bergamo

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Incidente mortale ieri a San Paolo d’Argon, sull’Asse interurbano di Bergamo: le vittime sono due indiani di 29 e 35 anni morto in un frontale tra due auto. I due viaggiavano su uuna Fiat Punto verso Bergamo e si sono scontratu, per cause ancora ca campire, con una Volkswagen Touareg che arrivava dalla direzione opposta. Anche il conducente di quest’ultima auto è rimasto ferito. Sul posto il 118 e i vigili del fuoco. Per i due indiani non c’è stato nulla da fare.