È morto nella notte a Broni (Pv) Giancarlo Abelli, 74 anni, ex assessore della giunta lombarda poi parlamentare del Pdl. Era malato da tempo. Abelli era stato coinvolto in diverse inchieste sulla sanità lombarda.
È MORTO stanotte anche JIMMY BAIN dei RAINBOW, DIO e LAST IN LINE: aveva 68 anni
Un altro pioniere della scena hard & heavy ci lascia troppo presto: il bassista JIMMY BAIN, che con i RAINBOW, i THIN LIZZY e i DIO ha scritto la storia del rock, è scomparso improvvisamente stanotte all’età di 68 anni.
Non si conosce al momento la causa del decesso ma pare che Bain non avesse mai perso certe pericolose abitudini: nel 2012 era stato arrestato in California per sospetta guida sotto effetto di sostanze stupefacenti.
A riportare l’ennesima triste notizia sono diversi siti inglesi e americani e per ora le pagine Facebook ufficiali di vari suoi colleghi ed amici, come il batterista Simon Wright (AC/DC, Dio, Operation: Mindcrime).
Jimmy era tornato in attività da circa quattro anni al fianco di Vivian Campbell e Vinny Appice con i LAST IN LINE, un gruppo (ri)nato come tributo di lusso alla grande musica dei DIO: la formazione (di cui inizialmente faceva parte anche il tastierista Claude Schnell) era quella dell’omonimo album capolavoro del 1984, con l’aggiunta del fantastico Andrew Freeman alla voce. Dopo un solo tour di successo, il progetto si è evoluto nella produzione di nuova grande musica originale con l’album “Heavy Crown” (in uscita il 19 Febbraio 2016 su etichetta Frontiers Records) di cui Bain, come già ai tempi dei Dio, era uno dei compositori principali.
I Last In Line sono attesi per la prima volta in Italia nel cast del FRONTIERS ROCK FESTIVAL 3, in qualità di headliners del primo giorno, sabato 23 Aprile 2016, al Live Club di Trezzo sull’Adda (Milano).
Unioni civili, migliaia in piazza
Migliaia di persone hanno risposto all’appello lanciato da Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit e ieri pomeriggio hanno dato vita a #SVEGLIATITALIA, “la più imponente manifestazione per i diritti delle persone lgbti mai organizzata in Italia”. “Milano è capitale dei diritti, grazie alla istituzione del registro delle unioni civili e alla trascrizione del matrimoni tra coppie dello stesso sesso. E’ ora di dire basta discriminazioni. Non ci sono più cittadini di serie A e di serie B” ha detto il sindaco Pisapia dal palco.
Fo, unioni civili, diventiamo un popolo laico
“Ognuno deve avere la possibilità di realizzare i propri sogni”. Così Dario Fo sulle unioni civili ai microfoni di Radio lombardia. “Siamo uno dei pochi paesi d’Europa che ha ancora problemi da questo punto di vista. È vero che qui c’è la Chiesa, ma questo dibattito può essere per noi una spinta per diventare finalmente un popolo laico. Chi vuole partecipare ai riti religiosi, chi ha un’idea di famiglia, faccia pure. Ma permetta agli altri il diritto di realizzare la propria vita. Ognuno deve avere questo diritto”.
Vietato non toccare
La mostra “Vietato non toccare” al MUBA Museo dei Bambini Milano, alla Rotonda di via Besana, comprende percorsi sensoriali per i piccoli, laboratori per i ragazzi e proposte formative per gli adulti.
Disegnare su superfici con bolle e righe, entrare in grandi scatole da esplorare, ognuna realizzata con materiali diversi, caldi e morbidi, freddi e ruvidi. È un viaggio sensoriale quello che i bambini intraprendono attraverso la mostra-gioco “Vietato non toccare. Bambini a contatto con Bruno Munari”, realizzata al MUBA, alla Rotonda della Besana, in collaborazione con l’Associazione Bruno Munari, che resterà aperta fino al 15 settembre 2016.
“Vietato non toccare” si rivolge a tutte le età perché comprende la mostra-gioco per bambini da 2 a 6 anni, i laboratori Metodo Bruno Munari® per bambini da 6 a 13 anni e le proposte formative dedicate agli adulti: genitori, insegnanti, studenti, educatori, operatori culturali a cura dell’Associazione Bruno Munari.
“Il MUBA offre alla città una nuova mostra davvero speciale – hanno dichiarato gli assessori Filippo Del Corno (Cultura) e Francesco Cappelli (Educazione) perché prosegue, dopo l’esposizione che si è svolta nei mesi di Expo, nella scoperta del lavoro del Maestro Munari rivolgendosi a tutti i tipi di pubblico: piccoli, giovani e grandi. I bimbi da 2 ai 6 anni possono vivere nuove esperienze sensoriali con tutto il corpo giocando, toccando, manipolando e guardando. Un’occasione unica anche per i bambini e i ragazzi dai 6 ai 13 anni che attraverso i laboratori potranno scoprire l’arte divertendosi con il Metodo Munari. Infine, gli adulti, mamme e papà, educatori, insegnanti potranno approfondire la conoscenza di questo grande artista attraverso la voce e l’esperienza di una sua allieva, Silvana Sperati”.
“Incontrare Bruno Munari significa prendere contatto con uno dei più grandi artisti del Novecento, con un uomo geniale che ha saputo offrire uno sguardo particolare verso l’infanzia, comprendendone il potenziale creativo e la necessità della sua migliore educazione già nei bambini – ha spiegato Silvana Sperati, presidente di ABM Associazione Bruno Munari – La testimonianza che ci offre Munari è unica e ci mette, oggi, davanti alla necessità di comprendere quanto sia indispensabile ritornare al “fare per imparare”, ad un approccio attivo e sperimentale che rende l’individuo capace di imparare a costruire autonomamente il suo apprendimento. Negli ultimi anni della sua vita l’artista ha ripetuto più volte che ciò che avrebbe voluto rimanesse erano i suoi Laboratori di sensibilizzazione al pensiero creativo e artistico. In questa affermazione colgo l’intuizione del valore, totale e anche artistico, dei laboratori, come luogo in cui si concretizza la ricerca continua”.
“Con questa mostra MUBA rende omaggio al grande artista milanese Bruno Munari che ha saputo per primo mettere la sua arte e la sua creatività al servizio dei bambini – ha affermato Elena Dondina, presidente di MUBA – La mostra si rivolge al target dei più piccoli, da sempre di riferimento per MUBA, che nel panorama delle attività cittadine ha meno offerta. Con la programmazione che ruoterà intorno a “Vietato non toccare. Bambini a contatto con Bruno Munari” nei prossimi 8 mesi andremo comunque incontro ad esigenze trasversali proponendo un’offerta culturale anche per i bambini più grandi e per gli adulti”.
La mostra si snoda attraverso quattro momenti di esperienza: Le Scatole della Meraviglia, Toccare con gli occhi e vedere con le mani, il gioco Più e Meno, il Prato dei Prelibri. Una mostra-gioco dove i bambini, insieme alle loro famiglie, possono esplorare le diverse installazioni alla scoperta del mondo dell’artista. Il percorso della mostra si arricchisce con una serie di workshop progettati e condotti dall’Associazione Bruno Munari.
Il percorso della mostra si arricchisce con una serie di workshop della durata di 90 minuti progettati e condotti dall’Associazione Bruno Munari e dedicati ai bambini da 6 a 13 anni. Appuntamenti settimanali strutturati in un ricco calendario (da gennaio a settembre) che ruotano intorno alle tematiche care al grande artista: da “Sperimentiamo la simmetria” a “Sculture da viaggio”, da “Rose nell’insalata” a “ABC con fantasia”. E molti altri ancora.
Il palinsesto culturale del MUBA dedicato a Bruno Munari si completa con le proposte dedicate agli adulti: percorsi formativi della durata di 3 ore circa dedicati a genitori, insegnanti, studenti, educatori e operatori culturali. Percorsi di approfondimento dedicati al Maestro e al Metodo Munari.
Dopo il successo dell’installazione “MU-NARI in Expo 2015” all’interno di Padiglione Italia, a Milano ritorna Bruno Munari con una nuova grande mostra dedicata, in particolare, ai bambini più piccoli. La nuova collaborazione tra MUBA e Associazione Bruno Munari vuole offrire alla città un momento privilegiato di azione e riflessione sul potenziale creativo dei bambini proponendo uno spazio e un palinsesto culturale di appuntamenti pensati proprio per loro.
INFO
Ingresso mostra-gioco (75 minuti) per bambini 2-6 anni: adulti 6 euro | bambini 8 euro
Laboratori Metodo Bruno Munari (90 minuti) per bambini dai 6 ai 13 anni: adulti 6 euro | bambini 10 euro
Proposte formative dedicate agli adulti (3 ore): 60 euro
MUBA Museo dei Bambini Milano – Rotonda di via Besana – Via Besana, 12
http://www.muba.it | info@muba.it
02 43980402
In 7 anni +170% a casa con i genitori
Sono stati i sette anni di crisi della gioventù. Dal 2007 al 2014 – secondo un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Istat – i giovani fra i 18 e i 34 anni a casa con mamma e papà senza studiare o lavorare sono aumentati del 170% passando da 76mila a oltre 200mila, mentre l’occupazione è scesa del 28% passando da 658mila a 473mila unità. Dati che fanno riflettere su quello che è stato l’impatto della crisi sui giovani e sulle loro famiglie, commenta Coldiretti Lombardia alla vigilia della Giornata della solidarietà dell’Arcidiocesi di Milano domenica 24 gennaio 2014 che quest’anno sarà dedicata anche ai temi del lavoro e della casa, argomenti al centro del convegno “Lavoro, casa e relazioni: nei processi di mobilità legati al mercato del lavoro” organizzato a Milano. Se poi si guarda alle aspirazioni dei ragazzi – spiega un sondaggio Coldiretti/Ixè – il 57% dei giovani preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18%) o fare l’impiegato in banca (18%). Anche perchè il 78% di chi ha iniziato un’attività agricola è più contento di prima. In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – i giovani agricoltori sono impegnati in particolare nell’allevamento (49%), nella coltivazione dei cereali (38%) e nella coltivazione degli ortaggi e degli alberi da frutto (25%). La maggior parte dei ragazzi impegnati in agricoltura – dice Coldiretti Lombardia – ha conseguito titoli di settore (perito agrario, agrotecnico, scienze agrarie, viticoltura ed enologia), ma non mancano meccanici, geometri, esperti di pubbliche relazioni e ingegneri elettronici che, nonostante abbiano studiato altro, hanno poi scelto il “ritorno alla terra”.
L’Anteo diventa il Palazzo del Cinema
Si chiamerà ‘Palazzo del Cinema’ e ospiterà 10 sale cinematografiche, spazi per la ristorazione e anche una nursery. Il progetto sarà realizzato dall’Anteo grazie ai nuovi spazi concessi dalla Giunta comunale, per un totale di oltre 5mila metri quadri nel complesso immobiliare di piazza XXV Aprile che già oggi ospita lo storico cinema.
“Il cinema Anteo, presente in piazza XXV Aprile fin dagli anni 70, è un’istituzione per questa città – ha dichiarato l’assessore al Demanio Daniela Benelli, firmataria del provvedimento di Giunta –, un punto di riferimento per tutti quelli che amano il cinema di qualità. A questo progetto abbiamo dedicato tempo e attenzione, convinti che sia giusto favorire lo sviluppo di quelle imprese, come le librerie ad esempio, che hanno minore redditività commerciale ma la cui presenza sul territorio rappresenta una componente importante per l’offerta culturale cittadina. Imprese che sono particolarmente bisognose di sostegno da parte di tutte le istituzioni, non solo locali, e che noi, come Comune di Milano, salvaguardiamo e valorizziamo ogni volta che si tratta di spazi di nostra proprietà”.
“E’ un sogno che coltiviamo da tempo quello di dare vita ad un Palazzo del Cinema e finalmente si avvera. Crediamo in questa città – ha aggiunto Lionello Cerri amministratore delegato di Anteo Spa che, insieme all’architetto Riccardo Rocco ha illustrato i dettagli del progetto –, crediamo nel nostro lavoro e nella relazione strettissima con un pubblico fidelizzato che intendiamo implementare studiando e realizzando iniziative nuove, con una particolare attenzione alle giovani generazioni. Anteo continua ad investire proponendo un progetto che va controcorrente rispetto alla scelte diffuse di chiusura di sale storiche del centro città”.
“Dopo il confronto pubblico di mercoledì scorso sul futuro del Cinema Orchidea, che ha mosso le energie di tutti gli operatori cittadini per la rinascita di questo spazio storico della città, oggi un’altra buona notizia che ci porta direttamente a immaginare a breve un nuovo ‘Palazzo del Cinema’ a Milano – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Un vero e proprio polo dedicato all’arte cinematografica che renderà la nostra città ancora più viva e attrattiva, dando ulteriore spazio anche al circuito dell’industria della creatività italiana, che è un tassello fondamentale per la crescita economica. sociale e culturale del nostro Paese”.
Lo stabile comunale di via Milazzo 9/piazza XXV Aprile 6-8 attualmente ospita diverse funzioni: oltre al Cinema Anteo, un Comando della Polizia Locale, la Civica Scuola Media Manzoni, alcuni uffici comunali e un bar.
Il progetto prevede l’ampliamento del cinema in alcuni spazi della scuola che stanno per essere liberati per effetto di un trasferimento, al locale spogliatoi della Polizia locale (che l’Anteo realizzerà ex novo in un’altra area dello stabile) e al bar (il cui ramo d’azienda e relativo contratto è già stato acquistato da Anteo).
Complessivamente il cinema passerà dagli attuali 2.600 mq a 5.113 mq, più che raddoppiando le sale dalle attuali 4 a 10. Il progetto prevede poi la realizzazione di nuovi servizi, tra cui una sala cinema con servizio ristorante, un caffè letterario, un sushi bar (oltre all’Osteria del Cinema già esistente) una nursery e due arene estive nel cortile adiacente all’Anteo.
La disponibilità di nuove sale consentirà all’Anteo di incrementare l’offerta culturale legata alla cinematografia di qualità, già segno distintivo dello storico cinema: alla normale programmazione, si unirà un ricco programma di rassegne rivolte a pubblici diversi, con particolare attenzione alle proiezioni per le scuole, alle quali verranno proposti veri e propri percorsi didattici, e aumenterà la possibilità di organizzare lezioni di cinema e incontri dedicati alla produzione italiana e mondiale, oltre che eventi, seminari e corsi.
Per quanto riguarda la concessione degli spazi, il contratto avrà una durata di 28 anni. La società Anteo si farà carico di tutte le ristrutturazioni necessarie (compresa la sistemazione di alcune porzioni che resteranno a disposizione del Comune) e delle future manutenzioni ordinarie e straordinarie. Il canone di locazione – pari a 180mila euro per i primi 3 anni, 245mila euro per i successivi – è stato determinato dal Comune tenendo conto del livello di redditività dell’attività realizzata dall’Anteo e degli investimenti che la società dovrà sostenere per riqualificare gli spazi (una quota stimata vicina ai 4 milioni di euro).
A carico della società, anche l’obbligo di mettere a disposizione dell’Amministrazione comunale, a titolo completamente gratuito, una sala per 15 eventi mattutini che si potranno svolgere nel corso dell’anno.
Italia, 86mila imprese acquistano e vendono online
Circa il 41% delle imprese italia con almeno 10 addetti vende o acquista on line. Un aumento consistente rispetto a cinque anni fa, quando la percentuale delle imprese italiane che usavano il web per gli stessi scopi si fermava al 37%. Sono dunque 3mila imprese in più, per un totale di 86 mila. Il dato emerge da elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, Istat e Eurostat relative agli anni 2010-2015. Le imprese italiane usano il web soprattutto per acquistare (circa 38%) più che per vendere (10%), il che le colloca nella media per gli acquisti elettronici ma ben al di sotto per le vendite. I settori che vendono di più on line sono le attività editoriali (82%), le imprese della ricettività tra alberghi, pensioni e b&b (62%) e le agenzie di viaggio e i tour operator (35%). Complessivamente, le imprese dell’alloggio devono alla rete oltre il 21% del totale delle vendite.