Nell’ambito di “Expo in città”, il ricco palinsesto di eventi, mostre e attività inaugurato nell’anno di Expo Milano 2015, Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento ha aperto al pubblico la mostra documentaria “La Rivoluzione di Milano. I fatti e la memoria del 1848” a cura di Mariachiara Fugazza. L’esposizione è parte del progetto “La Rivoluzione di Milano” ideato da Maria Canella e Maria Fratelli con il coordinamento di Ilaria De Palma e le ricerche archivistiche di Patrizia Foglia.
La mostra è realizzata con il supporto dell’ Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, Comitato di Milano, Comitato italo-svizzero per la pubblicazione delle opere di Carlo Cattaneo, Istituto Lombardo di Storia Contemporanea, Memoria & Progetto e con il sostegno di fpe d’Officina. Il progetto grafico è curato da Enrico Delitala e Lorenzo Gaetani (Associazione Culturale lowercase) nell’ambito del progetto Grafica utile.
Allestita nello spazio espositivo al piano terra di Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento, la mostra offre una selezione di documenti legati a una vicenda tra le più note della storia di Milano, l’insurrezione scoppiata tra il 18 e il 22 marzo 1848 contro la dominazione austriaca. Si va dagli avvisi e dai proclami dei cinque giorni dell’insurrezione ai periodici usciti nella breve stagione delle libertà; dai provvedimenti presi nell’imminenza della sconfitta militare e della ricaduta della città sotto il controllo straniero, alle pubblicazioni realizzate negli anni seguenti, sino alle iniziative commemorative della seconda metà dell’Ottocento.
“Un’importante esposizione per far conoscere a tutti i milanesi e ai turisti che amano i nostri musei un capitolo importante della storia della nostra città – sottolinea l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Questa mostra ci porta indietro nel tempo e ci immerge nell’atmosfera delle cinque giornate di Milano, che con l’insurrezione e la vittoria contro il dominio austriaco rappresentano uno dei capitoli più significativi del risorgimento italiano. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta del materiale prezioso di cui si compone la mostra e che ci consente di comprendere appieno le vicende e gli umori di quei giorni di lotta per la libertà “.
I documenti, corredati da testi di commento e immagini evocative tratte dalle collezioni grafiche delle Raccolte Storiche e della Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, restituiscono l’incalzare degli avvenimenti, ma ancor più il confronto di idee che accompagnò e seguì la vicenda rivoluzionaria. Emergono così i fermenti di una città in trasformazione e i caratteri di un’opinione pubblica che – anche e soprattutto attraverso la stampa – sperimentava, pur tra le difficoltà, nuove ed inedite forme di partecipazione, destinate a imprimersi nella memoria collettiva.
Particolare attenzione è rivolta al mondo giornalistico e, grazie alla libertà di stampa, al moltiplicarsi delle testate nei mesi successivi all’insurrezione. Si delinea così il contrasto tra le diverse posizioni dell’opinione pubblica milanese, divisa tra i sostenitori della monarchia e della “fusione” con il Piemonte e i democratici preoccupati di salvaguardare l’autonomia dei cittadini insorti per conquistare la propria libertà.
In esposizione alcuni numeri dei giornali Il 22 Marzo, Il Repubblicano, Il Crociato di Cristina di Belgiojoso, Lo Spirito Folletto, oltre a cronache contemporanee o edite dopo il 1848, e pubblicazioni realizzate dai patrioti in esilio.
Avvenimento di primaria importanza nel percorso risorgimentale, i fatti del marzo 1848 sono al centro anche dell’ultima sezione della mostra riguardante i programmi celebrativi cittadini, quali i progetti di monumento, sfociati nel 1895 nell’inaugurazione dell’opera di Giuseppe Grandi, dedicata alle Cinque giornate e collocata nell’omonima piazza.
L’esposizione presenta tra l’altro una selezione che testimonia una significativa iniziativa del Comune di Milano che nel 1885 conferì una medaglia ai combattenti superstiti dell’insurrezione. Dopo il vaglio di circa ottocento domande pervenute, contenenti testimonianze di prima mano di coloro che avevano fatto la “rivoluzione”, vennero consegnate 184 medaglie, anche ad alcune donne.
Il percorso affronta infine temi quali l’Esposizione di Torino del 1884, nella quale si destinò un intero padiglione al Risorgimento. Nacque allora l’intenzione di dare vita, con i cimeli raccolti nelle diverse città, a un Museo Nazionale del Risorgimento. Tramontata l’idea di un’unica istituzione nazionale, Milano promosse allora, prima città in Italia, un museo civico dedicato alla storia del cammino unitario, inaugurato nel 1896 al Castello Sforzesco e dal 1950 ospitato a Palazzo Moriggia.
Un approfondimento degli argomenti proposti sarà disponibile sul sito www.graficheincomune.itattraverso la ricerca tematica “La Rivoluzione di Milano. I fatti e la memoria del 1848”.