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“Com’è bella la città” lunedì alla Sormani

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Lunedì 21 marzo alle 18, nella Sala del Grechetto della Biblioteca Sormani di Milano, presentazione del libro di Massimiliano Chiavarone “Com’è bella la città”, il primo libro “petaloso” su Milano.  “Nove zone, oltre cinquanta interviste, il racconto di una Milano inedita ed emotiva, spesso trasformata in set cinematografico, emerge dalla voce dei suoi protagonisti che l’hanno vissuta e amata”. 

Com’è bella la città. Milano raccontata dai suoi protagonisti” (Lite Editions) è una vera a propria mappa ideale della città, per chi vuole conoscerla attraverso molti personaggi. Nove zone, oltre cinquanta interviste, il racconto di una Milano inedita ed emotiva che emerge dalla voce dei suoi protagonisti che l’hanno vissuta e amata.

Un libro che ha la struttura di un fiore e di cui le 9 zone di Milano sono la sua corolla e i suoi petali.

Dallo scrittore di best seller Jeffery Deaver all’autore vincitore del Premio Strega Walter Siti, da Paolo Rossi a Roberto Vecchioni, da Vladimir Luxuria a Gillo Dorfles, da Gino&Michele a Valeria Marini, da Enrico Ruggeri a Anna Maria Barbera, nei loro racconti emergono sempre tanti aneddoti e particolari curiosi che caratterizzano il rapporto personale che ognuno ha con Milano, grazie anche a uno spicchio di città che è rimasto nel loro cuore. Come in un gioco di specchi, le interviste ai personaggi sul loro rapporto con Milano sono intervallate da inserti in cui l’autore svela il dietro le quinte del suo lavoro e racconta il suo rapporto con la città. Un rapporto che cominciò tanti anni fa, quando appena diciottenne arrivò a Milano da Foggia, dove è nato. Un testo che può essere letto tutto di un fiato o a piccole dosi, per avere un’inedita carta topografica della città, per regalarsi le perle che Milano regala a chi sa leggerla e capirla.

 

Milano, le Cinque Giornate in mostra

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Nell’ambito di “Expo in città”, il ricco palinsesto di eventi, mostre e attività inaugurato nell’anno di Expo Milano 2015, Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento ha aperto al pubblico la mostra documentaria “La Rivoluzione di Milano. I fatti e la memoria del 1848” a cura di Mariachiara Fugazza. L’esposizione è parte del progetto “La Rivoluzione di Milano”  ideato da Maria Canella e Maria Fratelli con il coordinamento di Ilaria De Palma e le ricerche archivistiche di Patrizia Foglia.

La mostra è realizzata con il supporto dell’ Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, Comitato di Milano, Comitato italo-svizzero per la pubblicazione delle opere di Carlo Cattaneo, Istituto Lombardo di Storia Contemporanea, Memoria & Progetto e con il sostegno di fpe d’Officina. Il progetto grafico è curato da Enrico Delitala e Lorenzo Gaetani (Associazione Culturale lowercase) nell’ambito del progetto Grafica utile.

Allestita nello spazio espositivo al piano terra di Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento, la mostra offre una selezione di documenti legati a una vicenda tra le più note della storia di Milano, l’insurrezione scoppiata tra il 18 e il 22 marzo 1848 contro la dominazione austriaca. Si va dagli avvisi e dai proclami dei cinque giorni dell’insurrezione ai periodici usciti nella breve stagione delle libertà; dai provvedimenti presi nell’imminenza della sconfitta militare e della ricaduta della città sotto il controllo straniero, alle pubblicazioni realizzate negli anni seguenti, sino alle iniziative commemorative della seconda metà dell’Ottocento.

“Un’importante esposizione per far conoscere a tutti i milanesi e ai turisti che amano i nostri musei un capitolo importante della storia della nostra città – sottolinea l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Questa mostra ci porta indietro nel tempo e ci immerge nell’atmosfera delle cinque giornate di Milano,  che con l’insurrezione e la vittoria contro il dominio austriaco rappresentano uno dei capitoli più significativi del risorgimento italiano. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta del materiale prezioso di cui si compone la mostra e che ci consente di comprendere appieno le vicende e gli umori di quei giorni di lotta per la libertà “.

I documenti, corredati da testi di commento e immagini evocative tratte dalle collezioni grafiche delle Raccolte Storiche e della Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, restituiscono l’incalzare degli avvenimenti, ma ancor più il confronto di idee che accompagnò e seguì la vicenda rivoluzionaria. Emergono così i fermenti di una città in trasformazione e i caratteri di un’opinione pubblica che – anche e soprattutto attraverso la stampa – sperimentava, pur tra le difficoltà, nuove ed inedite forme di partecipazione, destinate a imprimersi nella memoria collettiva.

Particolare attenzione è rivolta al mondo giornalistico e, grazie alla libertà di stampa, al moltiplicarsi delle testate nei mesi successivi all’insurrezione. Si delinea così il contrasto tra le diverse posizioni dell’opinione pubblica milanese, divisa tra i sostenitori della monarchia e della “fusione” con il Piemonte e i democratici preoccupati di salvaguardare l’autonomia dei cittadini insorti per conquistare la propria libertà.

In esposizione alcuni numeri dei giornali Il 22 Marzo, Il RepubblicanoIl Crociato di Cristina di Belgiojoso, Lo Spirito Folletto, oltre a cronache contemporanee o edite dopo il 1848, e pubblicazioni realizzate dai patrioti in esilio.

Avvenimento di primaria importanza nel percorso risorgimentale, i fatti del marzo 1848 sono al centro anche dell’ultima sezione della mostra riguardante i programmi celebrativi cittadini, quali i progetti di monumento, sfociati nel 1895 nell’inaugurazione dell’opera di Giuseppe Grandi, dedicata alle Cinque giornate e collocata nell’omonima piazza.

L’esposizione presenta tra l’altro una selezione che testimonia una significativa iniziativa del Comune di Milano che nel 1885 conferì una medaglia ai combattenti superstiti dell’insurrezione. Dopo il vaglio di circa ottocento domande pervenute, contenenti testimonianze di prima mano di coloro che avevano fatto la “rivoluzione”, vennero consegnate 184 medaglie, anche ad alcune donne.

Il percorso affronta infine temi quali l’Esposizione di Torino del 1884, nella quale si destinò un intero padiglione al Risorgimento. Nacque allora l’intenzione di dare vita, con i cimeli raccolti nelle diverse città, a un Museo Nazionale del Risorgimento. Tramontata l’idea di un’unica istituzione nazionale, Milano promosse allora, prima città in Italia, un museo civico dedicato alla storia del cammino unitario, inaugurato nel 1896 al Castello Sforzesco e dal 1950 ospitato a Palazzo Moriggia.

Un approfondimento degli argomenti proposti sarà disponibile sul sito www.graficheincomune.itattraverso la ricerca tematica “La Rivoluzione di Milano. I fatti e la memoria del 1848”.

Milano veste vintage

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Milano Vintage Week, la kermesse dedicata al vintage di qualità, si prepara alla quinta edizione che si terrà, da venerdì 15 a domenica 17 aprile 2016, negli spazi dello showroom Riccardo Grassi in via Giovan Battista Piranesi 4. Un appuntamento imperdibile per immergersi nel passato, fare shopping tra i migliori espositori di vintage, partecipare a uno degli incontri in programma e sognare con gli abiti della mostra Flower Power -a cura dell’archivio storico di A.N.G.E.L.O.- e molto altro ancora. Milano Vintage Week, infatti, non è solo esposizione e vendita, ma anche un’occasione per riflettere su un sistema di valori da riscoprire e preservare. La formula è semplice e immediata: tutto è a portata di mano e non è necessario prenotarsi per usufruire degli eventi collaterali.Tra le conferme della manifestazione, le sessioni di trucco&parrucco con la make-up artist Caterina Todde e i ragazzi della scuola MBA – Making Beauty Academy; la blogger Serena Autorino di ThePeterPanCollar in veste di personal shopper; il quiz Chi lo sa? della blogger Margherita Tizzi di Modaacolazione che, per questa edizione, proporrà anche la mostra Watercolor, con dieci acquerelli realizzati dal pittore Alessandro Tizzi e dedicati alle icone del passato; il progetto Vintage solidale: il passato ritorna per dare un futuro ai giovania sostegno del programma borse di studio della Fondazione Francesca Ravaper i ragazzi delle case-orfanotrofio di Haiti.

Sciopero, ferme le metropolitane

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Lo sciopero dei sindacati di base ferma tre linee della metropolitana su quattro a Milano. M1, M2 e M3 hanno sospeso gradualmente la circolazione a partire dalle 18. In servizio solo la M5, la linea automatica senza conducente nella tratta Tre Torri – Marche. Graduale sospensione tra S.Siro e Portello e tra Bignami e Istria. Nella prima fascia dello sciopero, questa mattina, si erano verificati solo rallentamenti sui mezzi du superficie.

Cesano Maderno – ‘Ndrangheta: tra i soci di Marziano della Dilancar c’è Calderoli

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da infonodo.org – Giovedì scorso su richiesta della Prefettura il comune di Cesano Maderno ha emesso un’ordinanza in cui impone la cessazione di ogni attività alla Dilangroup , società specializzata nella vendita di auto nuove e usate via internet. L’interdittiva della Prefettura, notificata lunedì al rappresentante legale, Giandomenico Marziano, è stata presa “perché sono stati acquisiti sufficienti elementi per ritenere al sussistenza di possibili tentativi di infiltrazione mafiosa”. Soci della Dilangroup sono con un 50% ciascuno: lo stesso Giandomenico Marziano, nato a Melito Porto Salvo (RC) nel 1978 e Giuseppe Laganà, anche lui nato a Melito Porto Salvo e residente a Seregno. Giuseppe Laganà é considerato dalle forze dell’ordine come uomo molto vicino a Pio Candeloro, il capo della locale di Desio condannato a 23 anni di reclusione. Nell’ordinanza dell’inchiesta Infinito compare in vari passaggi significati, ad esempio in questo: “Pio Candeloro organizza incontri conviviali, come uso negli ambienti della ‘ndrangheta, in cui chiama a raccolta tutti i suoi affiliati e le persone a lui contigue. Un esempio in tal senso giunge dalsummit” del 07.03.2009, indetto ed organizzato dal Capo Società PIO Candeloro, tenutosi presso il ristorante “Garibaldi 24” di Desio, al quale partecipano, oltre al PIO, PENSABENE Giuseppe, SGRO’ Giuseppe, MANNA Domenico, LAGANA’ Giuseppe, il già citato imprenditore edile ANTONICI Giovanni Paolo unitamente ad altri soggetti”. L’interdittiva della Prefettura sarebbe stata motivata proprio dagli elementi raccolti nei confronti di Giuseppe Laganà. Ma se Giandomenico Marziano da un parte nella Dilangroup vanta un socio considerato vicino agli ambienti mafiosi, tanto da meritarsi la chiusura dell’attività per ordine della Prefettura, dall’altra può vantare soci che ricoprono le più alte cariche istituzionali del paese. E’ il caso della Dilancar Low Cost, capitale sociale 900 euro, costituita il 06/11/2014, cioè tre mesi dopo la costituzione della Dilangroup di Mariziano e Laganà, stessa sede sociale in via Don Vignoli 47 a Cesano Maderno, stessa attività: il commercio all’ingrosso di autoveicoli via internet. Nella Dilancar Low Cost compaiono come soci con ciascuno il 50% delle quote, lo stesso Giandomenico Marziano e il vicepresidente del Senato l’onorevole Roberto Calderoli della Lega Nord. La terza società di cui è socio Marziano e la concessionaria Dilancar, stessa sede sociale delle altre due, in cui compaiono come soci sempre con un 50% ciascuno, Giandomenci Marziano e Fallara Luciana, già titolare della Dilancar di Motta San Giovanni, provincia di Reggio Calabria. A diretta richiesta di spiegare questa strana situazione di trovarsi socio da una parte con un personaggio legato ad ambiente mafiosi e dall’altra con Roberto Calderoli da vent’anni uomo di spicco della Lega Nord, Giandomenico Marziano ha preferito non rispondere alle nostre domande. Resta il fatto che ci troviamo difronte a una strana triangolazione tra mafia, imprenditoria, politica e istituzioni. Una triangolazione che ricorda, ma qui il rapporto è ancora più diretto, quella che era venuta alla luce dalla nostra inchiesta giornalistica in collaborazione con Fabrizio Gatti dell’Espresso e che riguardava +Energy. In quel caso avevamo Mario Barzaghi, vicepresidente di Confindustria Brianza, Giacinto Mariani, sindaco della Lega Nord e Luigi Spenga, capitano dei carabinieri, tutti soci di +Energy che stringevano una collaborazione commerciale con la Simec, sequestrata dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere perché considerata controllata da Pasquale Pirolo legato al clan dei casalesi.

 

http://infonodo.org/content/cesano-maderno-ndrangheta-tra-i-soci-di-marziano-della-dilancar-c%C3%A8-anche-il-vicepresidente

Milano ricorda Fausto e Iaio

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A distanza di 38 anni oggi Milano ricorda Fausto e Iaio. ll 18 marzo del 1978 otto colpi di pistola uccidono in via Mancinelli Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, diciottenni, attivisti del centro sociale Leoncavallo. Fausto e Iaio erano impegnati anche nella lotta allo spaccio nel quartiere Casoretto. Anche il sindaco Giuliano Pisapia ha ricordato l’evento su twitter: “Fausto e Iaio:  #Milano non dimentica. #persempreragazzi”.

Vulcani al museo

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Fino all’11 settembre 2016 il Museo di Storia Naturale di Milano ospita l’esposizione VULCANI, a cura del vulcanologo Marco Stoppato. La mostra è promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, dal Museo di Storia Naturale di Milano con l’Associazione di divulgazione scientifica Vulcano Esplorazioni e Silvana Editoriale, che ne editerà anche il catalogo.  Tra le manifestazioni della natura, i vulcani sono probabilmente l’espressione più stupefacente e spettacolare e ha affascinato esploratori, studiosi e scienziati di ogni epoca. Ma cosa sappiamo dei vulcani?  La mostra ci guiderà in un percorso alla scoperta delle montagne di fuoco raccontandone l’origine, l’evoluzione e i segreti. Si tratta della più ricca e completa esposizione dedicata ai vulcani grazie all’impiego di tecnologie innovative. Il nostro Paese possiede delle caratteristiche geologiche così particolari da essere sede di alcuni fra i vulcani più famosi del mondo come Stromboli, il Vesuvio e l’Etna, ma come si vedrà non solo l’Italia e il pianeta Terra ospitano attività vulcaniche. Il percorso della mostra porterà il visitatore alla scoperta e alla comprensione dei segreti del nostro pianeta, della sua struttura interna e dei processi geodinamici che portano alla nascita dei vulcani. Si comprenderà il movimento dei continenti e come la loro attuale posizione sia il risultato di un processo geologico lungo centinaia di milioni di anni, e come i vulcani siano distribuiti sulla Terra in maniera non casuale. Dalla struttura del pianeta Terra, l’esposizione illustrerà la struttura interna dei vulcani in una sorta di radiografia che rivelerà le differenti forme – non sono tutte montagne a forma di piramide – che dipendono dai luoghi, dalla composizione chimica delle lave e dai processi geologici. Grazie alle immagini fornite dalla NASA, i vulcani della Terra saranno messi a confronto con i vulcani presenti nell’intero Sistema solare, alcuni dei quali ancora attivi. Immagini spettacolari, filmati, ricostruzioni computerizzate, ologrammi, mapping, realtà aumentata, diorami in grandezza naturale, insieme a una straordinaria collezione di campioni di rocce, minerali e meteoriti, saranno gli strumenti attraverso i quali si illustreranno i tipi di eruzione e i prodotti che si originano durante l’attività effusiva o esplosiva. Verranno inoltre raccontate le eruzioni più famose e particolarmente spettacolari, illustrando i metodi che vengono utilizzati dai vulcanologi. I vulcani attualmente in attività sono quasi 500 nel mondo e milioni sono le persone che vivono alle pendici di queste particolari montagne. A questi vulcani è dedicata una sezione della mostra che attraverso proiezioni video documenta alcuni vulcani particolarmente attivi.  Alla mostra è collegato il laboratorio didattico esperienziale MagmaLab – a cura di ADM – che insegnerà a riconoscere le principali categorie di rocce presenti sul nostro pianeta, con un approfondimento su quelle laviche, manipolando materiali originali e applicando metodologie scientifiche e osservazioni mirate. Il laboratorio si inserisce all’interno delle attività svolte dall’Associazione Didattica Museale presso il PaleoLab, è su prenotazione e prevede percorsi personalizzati in base alle varie fascie d’età degli studenti.

INFO MOSTRA
VULCANI
Origine, evoluzione, storie e segreti delle montagne di fuoco
16 marzo – 11 settembre 2016
Museo di Storia Naturale di Milano
corso Venezia 55 M1 Palestro

Orari
chiuso il lunedì
da martedì a domenica: 9.00 – 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00)

Biglietti
10 € intero
7 € ridotto
5 € ridotto scuole
7 € adulto + 4 € bambini (dai 6 ai 14 anni ) ridotto famiglia
6 € adulto + 3 € bambini (dai 6 ai 14 anni) ridotto famiglia con visita guidata ADM

foto di Marco Stoppato

Milano apre suoi luoghi storici per il Fai

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In occasione delle giornate del Fai del 19 e 20 marzo, il polo comunale dedicato al verde tre le vie Zubiani e Margaria aprirà le proprie porte a tutte le persone che desiderino scoprirne i tesori.

Villa Lonati, il Museo Botanico in via Margaria – inaugurato nell’ottobre 2015 e dedicato alla fondatrice della prima scuola di agraria femminile Aurelia Josz (Firenze 1869/ Auschwitz Birkenau 1944) – e le aree verdi circostanti saranno infatti visitabili gratuitamente sabato 19 e domenica 20 marzo dalle ore 10 alle 18 con percorsi guidati dagli “apprendisti ciceroni” del liceo scientifico Leonardo Da Vinci e dell’istituto tecnico per l’agricoltura Vilfredo Pareto.

L’area di circa 24mila metri quadrati, un tempo destinata a vivaio comunale, attualmente ospita un edificio polifunzionale di circa 300 mq rivestito di verde, un percorso d’acqua con punti d’osservazione della flora e della fauna acquatiche, il frutteto dei patriarchi, che raccoglie 27 specie fruttifere e il labirinto dei cereali, che ospita circa 7.500 piante di varietà originarie e rare. Ma molti altri progetti sono in corso per espandere l’offerta del Museo Botanico, dalla messa a dimora di piante spondali lungo il percorso d’acqua alla definizione delle realizzazioni future di una barriera verde anti-smog, un bosco e un percorso di terra per illustrare la vita segreta nel suolo.

Villa Lonati, tipica cascina lombarda a corte risalente al XV secolo, è sede di “Comunemente verde”, il progetto di formazione e promozione della cultura del verde e della biodiversità che da cinque anni organizza corsi formativi, visite guidate, tirocini scolastici e workshop dedicati alla biodiversità con la creazione di microambienti naturali e l’organizzazione di percorsi botanici dedicati.

“Villa Lonati e il Museo Botanico sono uno straordinario laboratorio e luogo di conoscenza degli ecosistemi del territorio padano e della loro biodiversità – sottolinea l’assessora al Benessere, Tempo Libero e Verde di Palazzo Marino, Chiara Bisconti – che continuano a svilupparsi e ad ampliare la loro offerta didattica. Le giornate del Fai rappresentano solo la prima apertura della stagione, che proseguirà il 7 e 8 maggio all’interno della manifestazione florovivaistica Orticola, il 14 e 15 maggio con gli eventi di Green City Milano, ed oltre con il Festival della Biodiversità e la Festa del Mais: invitiamo tutte e tutti a visitarne gli spazi e a scoprirne le attività, convinti che la conoscenza delle bellezze naturalistiche della nostra città, in particolar modo negli spazi pubblici, siano un tassello fondamentale per una città sempre più a misura di natura, dove la cura partecipata del verde migliora anche la qualità della vita e delle relazioni”.

Saronno, resiste allo scippo; ferito a colpi di mannaia

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Ha tentato di resistere a uno scippo ma l’aggressore ha reagito ferendolo con un grosso coltello, forse una mannaia. E’ successo martedì sera a Saronno (Va). La vittima, un uomo di 45 anni, è stata soccorsa da alcuni passanti e poi operata a entrambe le braccia. A quanto si è appreso l’uomo stava camminando nella zona della stazione ferroviaria quando è stato avvicinato da un nordafricano che ha tentato di strappargli la borsa da ufficio. Il 45 enne ha reagito tentando di trattenere la borsa e a quel punto il nordafricano ha estratto la lama e lo ha colpito più volte. Indagano i carabinieri.

GILBY CLARKE: il tour in Italia in questi giorni, il nuovo album e l’annosa questione GUNS N’ROSES…

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Il chitarrista/cantante americano GILBY CLARKE, noto in particolare per la sua militanza di quattro anni nei GUNS N’ROSES (sostituì Izzy Stradlin all’epoca d’oro, nel 1991, durante il “Use Your Illusion Tour”), torna in Italia con ben 5 date che lo vedranno ripercorrere da protagonista i passaggi salienti della sua strepitosa carriera: dai seminali Candy e Kill For Thrills, passando ovviamente per i GN’R e Rockstar Supernova, Gilby proporrà ai fans italiani il meglio del proprio sterminato repertorio.

Dopo i concerti a Bologna e L’Aquila, ecco qui i prossimi appuntamenti nordici (promossi da Secondo Avvento Concerti), a partire dalla serata di questa sera a Brescia:

 

GILBY CLARKE feat. Muppet Suicide – Italian Tour 2016

 

Venerdì 18 Marzo @ Colony – BRESCIA

Special Guests: Overdose + Never Trust + Lost Reflection

 

Sabato 19 Marzo @ Rocktown- PORDENONE

Special Guests: Lost Reflection

 

Domenica 20 Marzo @ Officine Sonore – VERCELLI

Special Guests: Roadless + HI FI Society  

 

GilbyClarkeTour 2016

In merito al suo coinvolgimento nell’imminente reunion dei GUNS N’ROSES che inizieranno l’atteso nuovo tour negli USA ad Aprile, Gilby ha dichiarato: “Non sono un membro originale della band, come tutti sanno. Sono curioso almeno quanto voi fans a proposito di questa attesa reunion. Sarà interessante vedere e sentire Slash e Axl di nuovo insieme dopo tanti anni. La loro è una di quelle partnership che hanno segnato la storia del rock! Di certo Slash lo abbiamo rivisto spesso negli anni e in maniera continuativa, tra Snakepit, Velvet Revolver e ConspiratorsAxl un po’ di meno e le sue performance hanno fatto parecchio discutere, come sempre… Che dire, dopo una pausa così lunga, auguriamoci che possano riaccendere il sacro antico fuoco”.

E riguardo al carattere di Axl, da sempre piuttosto particolare e famoso almeno quanto lui, Gilby aggiunge: “Allora si alzava il gomito pesantemente, tutti quanti. Si viveva sul momento, completamente ignari di quello che sarebbe potuto accadere 3 ore dopo, o addirittura nel giro di 5 minuti. C’era chi non perdeva occasione di marcare il proprio territorio insomma, e i modi non erano sempre garbati. Però si sa che ogni lavoro implica degli alti e bassi quindi diciamo che alla resa dei conti non ho proprio di che lamentarmi”.

Clarke venne convocato insieme a Slash, Steven Adler, Matt Sorum e Duff McKagan alla cerimonia della Rock And Roll Hall Of Fame il 14 Aprile 2012 (invito che Axl invece all’ultimo declinò) pur non essendo stato di fatto indotto insieme alla band.

Gilby è impegnato da qualche mese nelle registrazioni del suo nuovo album solista (l’ultimo omonimo risale ormai al 2007) in cui sono coinvolti come ospiti Stephen Perkins (JANE’S ADDICTION) e Matt Starr (ACE FREHLEY BAND), oltre alla sua attuale band con EJ Curse (basso) e Troy Patrick Farrell (batteria): “Lavoro a questo disco da un bel po’” – spiega Gilby, “sono circa 5 anni ormai. Non faccio il prezioso nè sono pigro. E non è nulla di straordinariamente epico, ma finché non sarà come dico io, non uscirà. Nel frattempo ho anche scritto nuovi brani quindi il progetto è in continuo divenire, sono sicuro che dopo il tour sarà la volta buona: uscirà finalmente entro fine dell’anno e sarà semplice rock’n’roll classico. Io vengo dai Beatles e dagli Stones, ma amo anche Ramones e Metallica… Ci saranno la mia chitarra, il Marshall a 10 e tutto me stesso: un rocker genuino che ancora vive questo mestiere con grande passione. Cure me… or Kill Me!!”.