Oltre 25 mila bottiglie stappate in soli quattro giorni. E una presenza professionale particolarmente apprezzata da Consorzi e produttori, che anche grazie alla collaborazione tra Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Vinitaly International e VeronaFiere hanno potuto incontrare un centinaio di buyer provenienti da ogni parte del mondo, compresi Cina, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti e Sudafrica.
La 50ª edizione di Vinitaly è stata un successo per la Lombardia, presente con circa 200 espositori e oltre mille etichette, grazie alla qualità delle produzioni e all’attenzione crescente degli operatori, molti dei quali esteri, dei giornalisti e dei consumatori, compresi i cosiddetti Millennial. Tutti hanno fatto tappa nel Padiglione lombardo ospitato al secondo piano del PalaExpo, dove il nuovo Spazio Polivalente allestito da Regione e Unioncamere ha registrato il tutto esaurito, grazie a una serie di conferenze, presentazioni e degustazioni che hanno attratto centinaia di visitatori.
Importante anche la presenza istituzionale. Nei quattro giorni della rassegna hanno visitato la collettiva lombarda il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava e, in rappresentanza del Sistema Camerale lombardo, i presidenti delle Camere di Commercio di Pavia, Franco Bosi, di Mantova, Carlo Zanetti, di Brescia, Giuseppe Ambrosi, oltre al sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e a quello di Mantova, Mattia Palazzi.
“I vini lombardi hanno brillato particolarmente”, ha commentato l’assessore Fava, soddisfatto per l’esito della rassegna. “Merito di una crescita frutto di una professionalità sempre più elevata dei produttori, che stanno cogliendo le nuove sfide del biologico e della sostenibilità come elementi qualificanti del vino”.
“Molto positiva la presenza al Padiglione Lombardia di buyer e operatori” ha proseguito Fava, “grazie agli sforzi operati da VeronaFiere, in particolare per l’internazionalizzazione”.
Da alcuni anni Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia stanno accompagnando l’impegno dei produttori che, forti di una qualità riconosciuta con il 90% della produzione vinicola a marchio Doc, Docg e Igt, esplorano nuovi mercati.
“La nostra regione è ormai riuscita a consolidare l’immagine di un territorio vocato innanzitutto alla qualità del prodotto, per il quale siamo sicuramente al top non solo a livello nazionale, ma anche internazionale”, ha commentato il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio. “La presenza di buyer provenienti da Estremo Oriente, Asia, Nord America, Nord Europa e Africa dimostra l’efficacia del lavoro che stiamo facendo per alimentare ulteriormente l’export dei prodotti vitivinicoli lombardi, che nel 2015 ha superato quota 255 milioni di euro e che ha registrato una crescita del 20% negli ultimi 5 anni”.
A contribuire alla buona riuscita della manifestazione, le iniziative messe in campo dai Consorzi di tutela presenti – Consorzio Franciacorta, Consorzio Lugana, Consorzio Moscato di Scanzo, Consorzio Oltrepò Pavese, Consorzio Provinciale Vini Mantovani, Consorzio San Colombano, Consorzio Terre Lariane, Consorzio Valcalepio, Consorzio Valtellina, Consorzio Valtènesi ed Ente Vini Bresciani (per Montenetto, Botticino, San Martino della Battaglia e Cellatica) – e gli 80 ragazzi dell’Istituto alberghiero Andrea Mantegna di Brescia, che si sono prodigati nell’assistenza tecnica agli espositori.