“Panorama solleva una surreale questione di incompatibilità della mia candidatura, come chiarito rapidamente da fonti governative”: lo scrive Beppe Sala, candidato sindaco del centrosinistra a Milano, rispondendo all’articolo del settimanale in edicola domani. Per Sala, “ciò che conta qui non è il merito, ridicolo peraltro, della vicenda” ma “conta l’atteggiamento di una certa stampa militante cui anche Panorama finisce per accodarsi”. “Con il vicedirettore Maurizio Tortorella candidato insieme a Stefano Parisi – spiega Sala -, il fu glorioso settimanale si presta ad una meschina provocazione, spiegabile solo con la volontà di non vedere i problemi politici del candidato protetto, che vanno dai nomi in lista di personaggi dal chiaro stampo razzista al tentativo, peraltro fallito, di candidare condannati in via definitiva. Per non parlare poi – conclude Sala – del disastro nazionale di una coalizione di centro destra divisa su tutto e ormai allo sbando. Sarà il buon senso dei milanesi a fare giustizia di queste miserie”. Panorama sostiene che Sala non è candidabile perché non avrebbe mai protocollato le dimissioni da commissario di Expo 2015. Secondo il settimanale, Sala risulta essersi dimesso solo da amministratore delegato della società. Contesta la ricostruzione di Panorama anche lo staff di Sala affermando che “le dimissioni inviate al cda di Expo lo hanno fatto automaticamente decadere anche da commissario”.
Marco Carta esce con “Come il mondo”
“Come il mondo” è il nuovo album di inediti di Marco Carta in uscita il 27 maggio anticipato dal singolo “Non so più amare” subito ai vertici delle classifiche di vendita. Il video di “Non so più amare” per la regia di Claudio Zagarini con un playback di Marco intenso ed energico che rispecchia il brano dalla forte connotazione rock è online a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=T9jPYavkQOw. Dal 27 maggio Marco Carta incontrerà i fan negli store delle principali città italiane. Queste le prime date confermate a cui si aggiungeranno presto altri appuntamenti: il 28 maggio all’Entertainement center 45° Nord a Moncalieri (TO); il 30 maggio al Mediaworld (Shopping Center Shopville) a Casalecchio di Reno (BO); il 31 maggio allo Shooping Center le Due Torri a Stezzano, l’1 giugno al Mediaworld (Shopping Center Predda Niedda) a Sassari, il 2 giugno al Centro Commerciale Pratosardo a Nuoro e il 10 giugno al Centro Commerciale Parco Leonardo a Fiumicino (RM).
C’è più vita sui ghiacciai, studi in Lombardia e nel Kashmir
La vita sui ghiacciai è molto più complessa di quanto non si pensi. Una squadra di studiosi guidata da ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca ha scoperto che sul ghiacciaio dei Forni in Italia e su quello del Baltoro nel Kashmir i metabolismi energetici e del carbonio attivi sulle superfici ghiacciate non sono due ma quattro: respirazione, fotosintesi ossigenica, un altro metabolismo fotosintetico che non produce ossigeno e, infine, l’ossidazione del monossido di carbonio.
Per arrivare a questi risultati, i ricercatori del DISAT (Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra dell’Università di Milano-Bicocca) coordinati da Andrea Franzetti e Roberto Ambrosini, in collaborazione con alcuni colleghi dell’Università degli Studi di Milano e dell’Accademia delle Scienze Bavarese, hanno utilizzato tecniche avanzate di sequenziamento del DNA e tecnologie di supercalcolo. La scoperta, appena pubblicata sulla rivista ISME Journal del gruppo Nature (Doi: 10.1038/ismej.2016.72), ha importanti implicazioni: se la presenza di questi metabolismi alternativi fosse verificata in tutte o nella maggior parte delle aree ghiacciate del mondo – che formano complessivamente il 10 per cento delle terre emerse – sarebbe necessario ricalcolare il contributo complessivo dei ghiacci a fenomeni di importanza cruciale come l’effetto serra e il riscaldamento globale.
Fino ad oggi si pensava che i metabolismi dei batteri sui ghiacciai fossero due: la fotosintesi ossigenica che, come la fotosintesi clorofilliana studiata a scuola, vede i microrganismi consumare anidride carbonica (CO2) ed energia solare per produrre ossigeno, e la respirazione, con la quale utilizzano ossigeno e sostanza organica producendo CO2. Invece, ne sono stati individuati quattro: oltre ai due precedenti, un diverso metabolismo fotosintetico che non produce ossigeno, con il quale alcuni tipi di microrganismi usano la sostanza organica per crescere prendendo energia dalla luce del Sole, e l’ossidazione del monossido di carbonio (utilizzato dai batteri per crescere), che in quegli ambienti viene prodotto attraverso la degradazione della sostanza organica da parte dell’intensa luce solare.
Gli ecosistemi studiati sono il ghiacciaio dei Forni, in Lombardia, che negli ultimi decenni si è ritirato visibilmente, e il ghiacciaio del Baltoro, nel Kashmir, sul versante pakistano, che come molti altri ghiacciai della zona tende a rimanere più o meno stabile, configurando il fenomeno noto come “Anomalia del Karakorum”.
È il primo studio al mondo ad applicare tecniche di sequenziamento massivo del DNA ai sedimenti sovraglaciali. Con una dozzina di provette, riempite a 2700 metri di altitudine sul ghiacciaio dei Forni e a 5000 metri sul ghiacciaio del Baltoro, contenenti materiale estratto da piccole buche nel ghiaccio di origine naturale – le coppette crioconitiche – oggi è possibile controllare la “carta d’identità” genetica dell’intero ecosistema e ricostruire il suo metagenoma, ovvero il DNA di tutto ciò che vive sulla sua superficie. Un “data set” enorme, utilizzabile per molti altri studi: si va da una tabella da un milione e mezzo di righe con frammenti di Dna, ad un Terabyte di dati ricombinati e interpretati seguendo metodi scientifici. L’analisi, infatti, avviene mediante moderne tecniche di sequenziamento e bioinformatica, grazie all’incredibile potenza di calcolo di server come quelli del Consorzio interuniversitario Cineca: il loro nome in inglese è Next-generation sequencing: sequenziamento massivo o parallelo, letteralmente, “di nuova generazione”.
L’importanza di questi studi è dovuta anche al fatto che i ghiacciai non sono mondi a sé, ma influiscono sugli ecosistemi abitati a valle e si comportano come “frigoriferi naturali”: gli inquinanti, nel ghiaccio, vengono conservati proprio come in un freezer e in alcuni casi vi si possono ritrovare ancora oggi tracce di DDT, nonostante in Europa l’insetticida sia stato bandito da decenni. I batteri che vivono nel ghiaccio possono influire su vari processi chimici e fisici; la crescita batterica, inoltre, ha un impatto sensibile sull’annerimento del ghiaccio che, a sua volta, influisce sulla velocità con cui i ghiacciai fondono, mentre il bilancio dei metabolismi del carbonio influenza il contributo dei ghiacciai all’effetto serra.
I dati raccolti permettono di puntare verso altri obiettivi ambiziosi, già nel mirino dei ricercatori: uno dei più importanti è lo studio del rapporto fra batteri e inquinanti, mentre un altro riguarda la dispersione nell’ambiente di microrganismi resistenti agli antibiotici, un problema emergente dal punto di vista chimico e da quello medico.
«I ghiacciai non sono ambienti privi di vita – spiega Roberto Ambrosini – ma ospitano complesse comunità formate soprattutto da batteri. La loro crescita e i loro metabolismi possono avere un notevole impatto sull’annerimento, sullo scioglimento del ghiaccio e sul mantenimento di funzioni ecologiche essenziali per gli ecosistemi a valle».
«Queste comunità batteriche – sostiene Andrea Franzetti – sono ancora più versatili di quanto ipotizzato sinora. La luce non permette solo la fissazione dell’anidride carbonica, ma supporta le esigenze energetiche di altri microrganismi tramite un processo di fotosintesi aerobica anossigenica. Dove la radiazione solare è intensa, inoltre, è possibile trovare batteri capaci di completare l’ossidazione del monossido di carbonio ad anidride carbonica».
Scuola, aumentano gli alunni stranieri
Nell’anno scolastico 2014/2015 gli alunni stranieri nelle scuole italiane sono stati il 9,2% del totale per un totale di 814 mila. L’aumento rispetto all’anno precedente è stato dell’1,4%. Una crescita costante ma rallentata rispetto agli anni precedenti e a partire dal 2008. Gli alunni stranieri nati in Italia sono il 55,3% del totale, cifra che dimostra una stabilizzazione nel tempo. Sono però in aumento i minori sbarcati da soli in Italia e accolti soprattutto nelle regioni del sud: Sicilia, Calabria e Puglia. Le nazionalità più rappresentate sono quelle romene, albanesi e marocchine. Aumentano anche i ragazzini immigrati disabili che sono più di 28 mila. I dati sono stati raccolti dal Miur e dalla Fondazione Ismu e sono stati presentati oggi a Milano.
Sgomberato il palazzo occupato di via Rizzoli
La polizia ha sgomberato il palazzo di via Rizzoli 2, a Milano, occupato da tempo da senza fissa dimora e da nomadi. Quando gli agenti sono intervenuti hanno trovato 17 persone di origine rom e due minorenni. L’assessore alla sicurezza, Marco Granelli, ha spiegato che il Comune, lo scorso 8 aprile, ha chiesto ad Ats (ex Asl) una relazione sul rischio igienico sanitario e ha invitato la proprietà a intervenire al più presto per pulire, derattizzare e mette l’area in sicurezza. Lo sgombero è durato tutta la mattina e non ci sono stati problemi. Il palazzo che era stato occupato è di proprietà di Rcs solo per il 20%.
Il maestro Muti torna alla Scala
A distanza di 12 anni, il maestro Riccardo Muti tornerà a dirigere alla Scala il 20 e 21 gennaio prossimi dirigendo la Chicago Symphony orchestra in due diversi programmi. E’ la prima volta in cui torna a dirigere a Milano da quando lasciò il ruolo di direttore musicale nel 2005. Muti sarà comunque presente alla Scala già il 5 giugno per l’inaugurazione della mostra a lui dedicata in occasione dei suoi 75 anni.
Truffe ad anziani in Brianza, finti tecnici in azione
Ancora truffatori in Brianza. Nel mirino gli anziani. Un colpo è andato a segno a Muggiò, un altro è stato tentato sempre a Muggiò e a Desio. Il truffatore viene descritto dell’apparente età di 40/45anni, alto circa un metro e 75, di corporatura esile con un cappellino bianco con linee laterali di colore grigio. Indossa una giacca di tessuto tecnico colore nero e porta a tracolla un borsello contenente un apparecchio elettronico che spaccia come rilevatore di guasti. fingendosi tecnico della società idrica dice di dover controllare le tubature e chiede di raccogliere in un sacchetto i gioielli e soldi per poi scappare col bottino. Anche nei giorni scorsi ci sono stati tentativi a Paderno Dugnano I Carabinieri, che invitano a chiamare il 112 per consentire un tempestivo intervento
Bussolati, con Parisi estremisti coalizzati
Pietro Bussolati, segretario del PD di Milano afferma: “Forse uno tra tanti candidati può passare inosservato, ma secondo quanto riporta la stampa sono numerosi i nostalgici e gli estremisti di destra tra le fila della coalizione che sostiene Parisi. A questo punto delle due l’una: o mister Chili, che si dice antifascista, sapeva e faceva finta di non sapere sperando che nessuno notasse certe macchie nere tra i suoi alleati, oppure non si è accorto di nulla”. Conclude Bussolati: “La seconda ipotesi è forse la peggiore, perché vorrebbe dire che non è in grado di controllare e guidare la sua coalizione, figurarsi un Comune complesso come Milano”.