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Tegole cadute dalla torre del Castello Sforzesco

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Da una torre del Castello Sforzesco sono cadute oggi tegole e frammenti, probabilmente per le forti piogge dei giorni scorsi. Le tegole sono finite  nel fossato in una zona dove solitamente non passano pedoni. Nessuno è rimasto ferito. E’ accaduto intorno a mezzogiorno. Subito sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia locale che ha transennato un’area del prato. E’ stata avvisata la Sovrintendenza ai Beni culturali.

Carlotta, nessun segno di violenza

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Nessun segno di violenza sul corpo di Carlotta Benusiglio, la stilista di 37 anni trovata impiccata con una sciarpa ad un albero martedì mattina in piazza Napoli a Milano. La morte sarebbe dovuta ad uno “strangolamento suicidario”. Lo ha detto il pm di Milano Antonio Cristillo titolare dell’indagine sulla morte della ragazza, parlando dei primi esiti dell’autopsia effettuata oggi su disposizione del magistrato. Al momento non vi sarebbero elementi che autorizzino a pensare che la morte sia stata provocata da un’altra mano. Sul corpo nessun segno di violenza. A sollevare dubbi sull’ipotesi del suicidio è stata la famiglia. “Mia sorella non si sarebbe mai suicidata” sostiene Gorgia Benusiglio,33 anni, che è una consulente per la prevenzione giovanile contro l’uso di stupefacenti dopo aver subito il trapianto di fegato a causa di mezza pasticca di ecstasy presa quando era diciassettenne

Omicidio nel bresciano, accoltellato un albanese

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Omicidio nel bresciano, a Vobarno. Un albanese di 37 anni  è stato ucciso a coltellate nella sua abitazione. In casa c’erano anche la moglie e il cognato, che ora sono sotto interrogatorio in caserma dai carabinieri.

 

Rapina in villa nel bresciano, bottino da 50 mila euro

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Nuova rapina in villa in provincia di Brescia. La notte scorsa alcuni rapinatori hanno fatto irruzione nell’abitazione di un imprenditore a Capriolo dopo aver stordito i cani con delle crocchette avvelenate. L’uomo, che era in casa con la moglie, è stato derubato di una Fiat 500, di gioielli e contanti per un valore totale intorno ai 50 mila euro. La coppia aveva già subito una rapina nel 1991 e l’uomo, in quell’occasione, venne anche quasi colpito da una fucilata.

Valdidentro, masso sulla strada: evacuate cento persone

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Un masso di circa 60 metri cubi è precipitato ieri sera sulla strada per i laghi di Cancano (So), a Valdidentro. Non si sono stati feriti. Al momento della caduta, fortunatamente, su quel tratto di statale non transitava nessuno. Il Comune di Valdidentro, dopo un sopralluogo dei tecnici e di un geologo, ha disposto l’immediata evacuazione, a scopo precauzionale, di 27 edifici della frazione Fior d’Alpe. Sopra il piccolo centro, infatti, sono stati individuati altri massi instabili a causa delle piogge degli ultimi giorni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Bormio e i Vigili del Fuoco. 97, al momento, le persone costrette a lasciare le proprie case e che sono state ospitate da parenti o in alberghi della zona.

 

Monza, altra aggressione in carcere

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Nuovo episodio di violenza nel carcere di Monza. Giovedì scorso un detenuto rom aveva tentato di colpire il comandante della Penitenziaria e altri agenti ma era stato immobilizzato. Ieri mattina un detenuto rumeno di 36 anni, condannato fino al 2020 per violenza sessuale, rapina, ricettazione, armato di un rudimentale punteruolo, lamette, padelle e altri oggetti si è barricato nella cella scagliandosi contro gli agenti che cercavano di entrare. Ne ha dato notizia il sindacato degli agenti Sappe.

Como, Lucini: non mi dimetto

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Saranno interrogati oggi dal gip due degli arrestati, a Como, per l’inchiesta sulle paratie, l’opera antiesondazione del lago iniziata nel 2008 e mai finita. Pietro Gilardoni, alto funzionario del Comune, e Roberto Ferrario, imprenditore, sono accusati di turbativa d’asta e altri reati ma anche di corruzione in relazione ad altri lavori. Intanto l’attuale sindaco di Como, Mario Lucini, viene chiamato in causa dal pm che segue l’inchiesta sul cantiere delle paratie. Il magistrato parla di “gravi violazioni coperte per anni”. Il primo cittadino di Como – scrive il quotidiano locale La Provincia – si dice tramortito dalla vicenda e racconta di aver pensato più volte di dare le dimissioni. Ma andrà avanti. “Ci sono tanti problemi da risolvere – aggiunge – bisogna mandare avanti una macchina che, in molti settori, è in grossisima difficoltà”.

Machete, coltelli e katana nel campo rom di via Chiesa Rossa

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Nei giorni scorsi la Polizia locale ha effettuato un sopralluogo nel campo rom di via Chiesa Rossa e vi ha trovato 130 armi bianche  fra katana, coltelli e machete per un valore totale di circa 7 mila Euro. Il sopralluogo, coordinato dal comandante Antonio Barbato faceva seguito ad alcune segnalazioni di furti avvenuti nei giorni precedenti. Gli agenti una volta nel campo hanno seguito un sentiero che si inoltra nella zona boschiva – il campo si trova in un’area agricola – e qui, dietro a dei cespugli, hanno trovato alcuni sacchi neri di plastica che contenevano un vero arsenale di armi da taglio. In particolare c’erano 5 katane, tipica spada giapponese, lunghe 140 cm., 16 spade katana di 1 metro, 4 macete, 44 coltelli a lama retrattile, 2 shuriken, altra arma di origine giapponese e a forma di stella o di croce che si lancia come un dardo, 53 coltelli a lama fissa e 10 supporti per appoggiare la spada su un ripiano. La maggior parte delle lame non era affilata e destinata evidentemente a un pubblico di collezionisti, tutte le armi bianche avevano ancora l’etichetta del prezzo, tra i 50 e i 400 Euro ciascuna. Le successive indagini hanno portato a individuare il proprietario delle armi titolare di un negozio di Settimo Torinese che al momento del furto, avvenuto il 29 maggio, esponeva presso la fiera di Novegro.

 

Milano, il giallo della stilista impiccata

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Un giallo la morte della stilista Carlotta Benusiglio, 37 anni, trovata impiccata in un angolo dei giardini di piazza Napoli a Milano, poco distante dalla sua abitazione. La famiglia si dice convinta che la donna non si sia tolta la vita. Anche gli investigatori sostengono che ci siano molti aspetti da chiarire in questa vicenda. Uno su tutti: i piedi della donna toccavano terra. Da chiarire anche i rapporti con il fidanzato con il quale aveva una storia complicata. Negli ultimi nesi Carlotta era andata più volte al pronto soccorso per le lesioni ricevute in seguito ai litigi con l’uomo e c’era stata anche una denuncia.

Censura per omofobia il paladino dei gay, Facebook torna indietro

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Risolta in poche ore la paradossale censura di Facebook che ha bloccato il profilo di Luca Paladini, ex portavoce dei Sentinelli, alfiere dei diritti Lgbt, per “omofobia”. Colpa di un commento ironico nel quale compare la parola “frocio”. Paladini, candidato in consiglio comunale a Milano con la lista SinistraXMilano, racconta la vicenda: “Facebook mi ha interdetto per 30 giorni dall’utilizzo del mio profilo personale e della mia pagina pubblica sul socialnetwork per…omofobia! Una situazione paradossale che, se non fossimo a poche ore dal voto, potrebbe far pensare a una barzelletta e che invece può rappresentare un serio danno al rush finale della mia campagna elettorale e del mio supporto alla candidatura a sindaco di Beppe Sala. I gestori di Facebook hanno attuato il blocco in quanto colpevole di aver utilizzato un termine omofobo in un post, per l’esattezza “frocio”. Peccato che ho utilizzato quel termine in chiave palesemente ironica, proprio denunciando la becera omofobia della proposta da parte di Regione Lombardia di istituire il cosiddetto numero verde “antigender”, e allegando infatti al post anche l’articolo di Repubblica di oggi sulla vicenda”. Il profilo di Paladini – come comunica lui stesso proprio su Facebook – si è risolto in poche ore grazie alla risonanza mediatica.