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Esplosione, il cordoglio di Scola

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La Chiesa ambrosiana insieme all’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, esprimono il proprio dolore e partecipano al lutto per la morte di  Micaela Masella, Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa nella tragica esplosione avvenuta in via Brioschi a Milano nella mattinata di domenica 13 giugno. Lo comunica una nota diffusa dalla Diocesi: L’affetto e la solidarietà vanno a tutti i feriti, ai familiari delle vittime e alle persone che hanno subito danni alle proprie abitazioni e sono costrette a vivere fuori da casa. In queste ore di prova il cardinale Scola partecipa con la preghiera e si unisce spiritualmente alla veglia organizzata per martedì 14 giugno nella chiesa dei Santi Quattro Evangelisti in Via Pezzotti 53, a pochi metri da dove si è verificata la tragedia. Affida alla misericordia di Dio Padre tutti coloro che sono nella sofferenza e invoca la serenità e la pace per loro e per tutta la Città”.

Incidente mortale sul lavoro nel bresciano

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Un operaio è morto stamattina a Ospedaletto, nel bresciano. E’ successo presso la ditta Ferrosider. L’uomo, 50 anni, dipendente di una ditta esterna, è rimasto schiacciato da tonnellate di materiale che si sono staccate da un macchinario. Inutili i soccorsi. Gli operai hanno inteddo uno sciopero per tutta la giornata e hanno chiesto un incontro con la proprietà.

Berlusconi, preoccupato ma confortato dall’affetto di tutti

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“Sono preoccupato, ma sono stato molto confortato dalle tante dimostrazioni di stima, sostegno e affetto chemi sono pervenute da ogni parte, anche dai cosiddetti avversari politici. Che bella un’Italia così, in cui tutti si vogliono bene. A tutti un grazie riconoscente e un abbraccio affettuoso”. Così Silvio Berlusconi, che domani sarà operato al San Raffaele.

L’addio di Monza al biker Fabrizio Pirovano

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Il motociclista Fabrizio Pirovano ha lasciato i suoi cari domenica mattina all’età di 56 anni, stroncato da un male incurabile. Per espresso volere del campione e della famiglia, l’ultimo saluto avverrà domani, martedì 14 giugno, all’Autodromo Nazionale Monza.

Amici, tifosi e appassionati potranno dire addio al re di Monza nella camera ardente allestita all’interno del box 10 dell’Autodromo a partire dalle 11.30 di martedì. Il feretro sfilerà poi nel circuito per un ultimo giro di pista alle 15 e infine il commiato sotto il podio.

Tutti i biker potranno seguire il corteo funebre in pista con la propria moto. Il pubblico presente senza motociclette, seguirà invece la cerimonia dalla tribuna centrale e dalla terrazza panoramica sopra la pit lane. Dopo il saluto di suffragio, la salma proseguirà per il tempio crematorio.

Le moto potranno posteggiare nel paddock 1, le automobili nel paddock 2. 

Caldo al Sud, temporali al Nord

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“Sarà un vero e proprio braccio di ferro quello tra l’anticiclone africano e la bassa pressione sul Nord Atlantico; di conseguenza ci attende una settimana con un’ Italia divisa in due sul fronte meteo.” A dirlo è il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera che aggiunge – “Il Sud ed in parte anche il Centro saranno interessati dai venti caldi in arrivo dal cuore del deserto del Sahara. Il Nord sarà invece alle prese con molti temporali.”

Caldo africano. Al Sud e Sicilia picchi fino a 38°C. Da mercoledì una massa d’aria molto calda e secca di estrazione sahariana inizierà ad invadere le nostre regioni interessando in particolare quelle del Centro Sud dove il tempo si presenterà tipicamente estivo per buona parte della settimana con temperature sopra le medie del periodo. Al Sud e sulle Isole si registreranno però i picchi di temperatura più elevati tra giovedì e sabato con punte fino a 36-38°C su Sicilia e Puglia, i 34-36°C sul resto del Sud, i 32-34°C su Lazio ed Abruzzo. Le temperature saranno invece inferiori sul resto del Centro.

Temporali a più riprese al Nord. Il Nord Italia sarà ai margini dell’anticiclone africano; per questo motivo il tempo qui continuerà a rimanere instabile e con temperature nel complesso nella norma. Qui infatti i contrasti tra masse d’aria dalle caratteristiche diverse produrranno piogge sparse e qualche temporale. I fenomeni, sebbene con pause asciutte e soleggiate, saranno più probabili su Alpi, Prealpi ed alte pianure dove non si esclude qualche spunto intenso. Coinvolta in parte anche la Toscana. “Per un periodo più stabile un po’ ovunque bisognerà aspettare la terza decade di Giugno quando l’estate proverà ad affermarsi” – concludono da 3bmeteo.com

Via Giambellino, un serpente alla fermata

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Si nascondeva nel prato vicino a una fermata del tram in via Giambellino a Milano questo serpente trovato morto decapitato sul marciapiede. A ucciderlo involontariamente sono stati i falciatori al lavoro nell’area verde. Qualcuno probabilmente lo ha abbandonato nelle ultime ore. Del rettile non si conoscono razza ed eventuale pericolosità.

Via Brioschi, si indaga sulle cause

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Si indaga sulle cause esatte dell’esplosione che ieri ha sventrato la palazzina di via Brioschi a Milano. Il pm Elio Ramondini vuole ricostruire esattamente gli ultimi attimi prima dello scoppio. Si cerca di capire se la fuga di gas sia stata provocata da una dimenticanza, come un fornello acceso, o da un guasto della cucina o dell’impianto. Il pm, che ha disposto anche le autopsie per le tre vittime, ha ordinato anche che siano i vigili del fuoco e gli esperti della scientifica a condurre tutti gli accertamenti del caso. Il magistrato però è intenzionato anche a nominare un consulente esperto in materia. Per ora l’indagine è di disastro colposo a carico di ignoti. Esclusa l’ipotesi del suicidio.

Intanto questa mattina decine di persone che non possono ancora rientrare nei tre edifici dichiarati inagibili, scortati dai vigili del fuoco e dalla polizia,  hanno potuto iniziare a recuperare effetti personali nei rispettivi appartamenti.

Motore in fiamme prima del decollo

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Paura ieri sera su un volo Alitalia in partenza da Fiumicino per Linate. Poco prima del decollo c’è stata una fiammata da un motore del velivolo. L’aereo era ancora nella piazzola dell’aeroporto romano. Il principio di incendio è stato spento subito e i passeggeri sono stati fatti scendere e poi imbarcati sul volo successivo per il capoluogo lombardo. Il principio di incendio è stato provocato, secondo quanto si è appreso, da un problema tecnico.

Sicurezza sul lavoro, è anche una questione di genere

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 La sicurezza sul lavoro? E’ anche una questione di genere. Soprattutto sul fronte dei dispositivi di protezione individuale e degli indumenti da lavoro. Le scarpe antinfortunistiche per le lavoratrici devono avere modelli adatti alla diversa conformazione del piede. Idem per pantaloni, giacche o gilet: per contribuire a creare condizioni di lavoro adeguate e prevenire incidenti non devono essere unisex, ma devono potersi adattare alle fisicità diverse. Così purtroppo non avviene. E i rischi aumentano. Lo dimostra un’indagine condotta dalla Cisl Asse del Po (Cremona, Lodi, Mantova), in collaborazione con il dipartimento Salute e sicurezza della Cisl nazionale, su 532 lavoratrici e lavoratori di 11 aziende  tra  industria alimentare, chimica, gomma plastica e metalmeccanica.  Dai dati emerge che solo il 21% dei lavoratori è stato coinvolto nella scelta dei dispositivi di protezione individuale (cuffie, casco, guanti, scarpe) e il 20% nella scelta degli indumenti. Il 59%  dei lavoratori dichiara di aver ricevuto scarpe e guanti unisex non differenziati per genere tra maschio e femmina, mentre sul fronte degli indumenti da lavoro si registra una distribuzione unisex nell’85% dei casi. Solo il 15% degli intervistati, quindi, ha potuto indossare grembiuli, tute, maglie o giubbotti, adeguati.
Tra i disturbi più frequenti indicati dai lavoratori troviamo il mal di schiena e mal di piedi, a causa delle scarpe antinfortunistiche. Tra gli indumenti di lavoro più scomodi troviamo invece i pantaloni e le maglie per le lavoratrici, in quanto costrette a indossare taglie da uomini e quindi troppo larghe. “Il quadro che emerge dai dati raccolti è una ulteriore conferma negativa di quanto da tempo si registra in tema di Dpi e indumenti da lavoro – afferma Cinzia Frascheri, responsabile dipartimento salute e sicurezza Cisl -. Il disagio e il danno manifestato dagli intervistati colpiscono non solo per il dato di inadeguatezza delle condizioni in cui sono chiamati a svolgere il proprio lavoro, ma soprattutto in prospettiva considerando le ricadute in termini di costi aziendali e sociali che tale condizione determina, avendo necessariamente dei riflessi diretti sulla salute, sulla sicurezza e, non meno, sulla mancata produzione”. E se oggi a registrare i problemi maggiori sono le lavoratrici, cui le case produttrici di Dpi e indumenti da lavoro ancora non guardano come popolazione da dover soddisfare, continuando a produrre capi pensati per uomini e ridimensionando solo le misure (quando non unisex), secondo la Cisl nel breve tempo i problemi aumenteranno considerato il repentino invecchiamento della popolazione lavorativa. “Per questo abbiamo promosso un’azione complessiva di sensibilizzazione nelle aziende del problema, agendo attraverso gli Rls e Rlst mediante lo strumento della consultazione preventiva della valutazione dei rischi – afferma Giuseppe Sbarufatti, responsabile dipartimento Salute e sicurezza Cisl Asse del Po -. Come Cisl Asse del Po vogliamo avviare un ampio coinvolgimento di tutte le categorie affinché i dispositivi di protezione individuale in ottica di genere diventino un vero e proprio punto da inserire nella contrattazione aziendale”. “Perché i datori di lavoro – aggiunge – devono capire che si tratta di un investimento, non di un costo”.

Riccardo e Chiara, l’esplosione dalla loro cucina

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I due giovani morti nell'esplosione in una foto sul profilo Facebook di Riccardo Maglianesi, ritratti con il cantante degli Eagles of Death Metal, la band che suonava sul palco durante la strage del Bataclan

Stavano dormendo quando l’esplosione li ha uccisi. La perdita di gas che all’origine del tremendo scoppio di via Brioschi a Milano è partita, ormai sembra chiaro, è partita dalla cucina di Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi. Erano due studenti di 27 e 22 anni originari della provincia di Macerata. La terza vittima dello scoppio e’ Micaela Masella, 43 anni, responsabile delle relazioni esterne del Teatro Carcano. Nella foto posano con Jesse Hughes, frontman della band Eagles of death metal che suonava al Bataclan il giorno della strage di Parigi.