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Expoincitta, i milanesi scelgono le icone

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Quasi 6000 persone – per la precisione 5.753 – hanno partecipato al sondaggio on line sul sito expoincitta.com per scegliere, tra i 25 capolavori proposti e custoditi nei musei milanesi, le 6 opere d’arte che a loro giudizio meglio rappresentano Milano, la sua storia, la sua identità. In poco meno di un mese, sono state espresse 34.518 preferenze (6 per ogni votante). Ecco le sei opere maggiormente votate – che diventeranno quindi le icone di Expoincittà 2016 #Milanoaplacetobe – i voti e le percentuali raccolti per ogni opera e il mese che rappresenteranno nel calendario di Expoincittà durante il semestre (aprile-settembre) della 21^ Triennale:
Andrea Mantegna, Cristo Morto, Pinacoteca di Brera: 53,99% (3.027 voti) – mese di Luglio;
Bernardino Luini, ciclo di affreschi presso chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore: 45,51% (2.552 voti) – mese di Giugno;
Francesco Hayez, Ritratto di Manzoni, Pinacoteca di Brera: 44,93% (2.519 voti) – mese di Maggio;
Piero del Pollaiolo, Ritratto di dama, Museo Poldi Pezzoli: 43,55% (2.442 voti) – mese di Agosto;
Caravaggio, Cesta di frutta, Pinacoteca Ambrosiana: 42,63% (2.390 voti) – mese di Aprile;
Arnaldo Pomodoro, Il disco, Piazza Meda: 38,10% (2.136 voti) – mese di Settembre.

CHRIS ROBINSON BROTHERHOOD: serata hippie Lunedì 7 MARZO al Fabrique di MILANO

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Il buon Chris, amato cantante dei Black Crowes, torna in Italia Lunedì 7 Marzo al Fabrique di Milano con i suoi nuovi fratelli, la band che ha fondato nel 2011 e con cui si diletta nei momenti di pausa, seguendo l’eterno richiamo del rock blues. La sua nuova famiglia si chiama CHRIS ROBINSON BROTHERHOOD ed è attualmente in tour per presentare l’ultimo lavoro pubblicato nel 2014, “Phosphorescent Harvest” (Silver Arrow Records). Anche per questo terzo album, sempre intriso di quella magia hippie un po’ sospesa, però questa volta con un approccio folk ben più definito e accelerato, il quintetto si è avvalso della produzione del fido Thom Monahan (Vetiver, Beachwood Sparks, Devendra Banhart, Pernice Brothers, J Mascis). Chris spiega così il nuovo corso: “Questa volta abbiamo creato un disco più rock’n’roll, un genere che non morirà mai e per me da sempre irresistibile. D’altronde che ci piaccia sperimentare si sa, quindi perché no?”.

Considerando che questa fratellanza nasce proprio sul palco, grazie ad un intensivo primo tour di 50 show negli USA partito addirittura un anno prima che venissero incisi i primi due album del gruppo (“Big Moon Ritual” e “The Magic Door”, usciti a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro nel 2012), questo è un appuntamento imperdibile per chi ama il suono west coast più psichedelico e freak, e quelle jam dilatate alla Grateful Dead. Non rimaranno delusi ovviamente neanche i fans dei Black Crowes, di cui CRB eseguono dal vivo alcuni classici tutti da riscoprire in una nuova veste sorprendente, accanto a citazioni di Maestà storiche del rock più colto quali ad esempio Bob Dylan e The Band. Una dimensione talmente surreale per i giorni nostri che saprà travolgere e far gridare al miracolo gli inguaribili appassionati del genere.

Nel corso degli anni, il quintetto della Fratellanza ha costantemente sviluppato, grazie ai lunghi ed intensi tour in tutto il mondo, la propria identità musicale in una miscela perfetta tra istinto d’improvvisazione e un songwriting ricercato, arrivando in Italia per la prima volta oggi, proprio al culmine delle potenzialità di un’attitude unica che ci farà rivivere le atmosfere dei giorni di Woodstock!

In un’epoca in cui molti si affidano alle mode, The Chris Robinson Brotherhood crede in quelli che possono essere definiti i valori di una volta, come conferma lo stesso Chris Robinson: “Non facciamo dischi per far vendere gli iPad. La nostra musica non ti farà comprare una Prius. Facciamo quel che ci piace e che abbiamo nel sangue. Scrivere canzoni mi ha sempre portato vibrazioni positive e mi ha salvato nei periodi più bui della mia vita, rendendo tutto migliore e facendomi ritrovare la retta via. Il vero successo può arrivare solo se si insegue un sound autentico. Denaro ed ego qui li abbiamo messi completamente da parte, siamo tutti molto devoti soltanto alla nostra musica e alla sue radici più profonde”.

La line up completa dei Chris Robinson Brotherhood si presenta da sé con un curriculum di tutto rispetto: Chris Robinson (voce, chitarra, già nei Black Crowes), Neal Casal (chitarra, voce, già nei Cardinals di Ryan Adams), Adam MacDougall (tastiere, voce, già con Black Crowes, Macy Gray e Ben Taylor Band), Mark Dutton (basso, voce, già con gli L.A. Guns) e Tony Leone (quotatissimo batterista della scena newyorchese, che passa con naturalezza dalle spazzole alle bacchette, e con maestria dal jazz al bluegrass, già con Eric Alexander, Ollabelle, Lou Donaldson e Jim Rotunde).

 

An Evening with CHRIS ROBINSON BROTHERHOOD

Lunedì 7 MARZO 2016

MILANO @ Fabrique – via Gaudenzio Fantoli, 9

Apertura porte ore 19:30 / Inizio concerti ore 20:30

Posto unico in piedi: € 25,00 + prev. / € 30,00 in cassa la sera del concerto

Biglietti disponibili sul circuito Ticketone e relativi punti vendita.

 

Disponibile qui direttamente dagli archivi di Linea Rock la galleria fotografica del recente concerto del fratello di Chris, nonché suo socio nei Black Crowes, RICH ROBINSON, tenutosi alla Salumeria della Musica di Milano lo scorso 14 Ottobre 2015.

 

Tangenti, non ci sono prove su Penati

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“Il sistema Sesto esiste ma non ci sono prove su Penati”: lo scrive il Tribunale di Monza nelle motivazioni dell’assoluzione di Filippo Penati ex presidente della provincia di Milano, sentenza emessa lo scorso 10 dicembre . “Il collegio – scrivono i giudici – non ritiene raggiunta la prova dell’ipotesi accusatoria, e cioè che Penati, abbia compiuto in cambio di denaro o altra utilità atti contrari ai doveri d’ufficio per favorire l’imprenditore ed ex amico Piero di Caterina

RICH ROBINSON – Galleria Fotografica

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Foto del concerto di RICH ROBINSON tenutosi alla Salumeria della Musica di MILANO il 14 Ottobre 2015.

Opening act: John Hogg.

Foto a cura di: BARBARA CASERTA.

Omaggio a BATTISTI e agli ABBA giovedì e venerdì al Teatro della Luna di ASSAGO

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Continua con grande successo la rassegna di tributi rock d’eccellenza in concerto al Teatro della Luna di Assago, Milano.

STASERA giovedì 3 MARZO 2016 è la volta dell’intenso, fedele e completo Tributo a LUCIO BATTISTI, per l’occasione con Orchestra Sinfonica Vent Ensemble, ad opera di 2 MONDI, la band capitanata dalla voce di Massimo Numa scelta per il concerto commemorativo del decennale dalla scomparsa di Battisti tenutosi il 9 Settembre 2008 a Poggio Bustone (Rieti), paese natale di Lucio.

2 Mondi Battisti

DOMANI venerdì 4 MARZO 2016 sarà invece la volta degli ABBADREAM che tornano a grande richiesta a celebrare gli ABBA, la pop band svedese di maggiore successo di tutti i tempi, ricreando con tanto di costumi e coreografie le indimenticabili atmosfere degli anni ’70 sulle note di “Mamma Mia!”, “Dancing Queen”, “Waterloo”, “Fernando” e “Gimme! Gimme! Gimme!”… preparatevi a scatenarvi come non mai!

Poltronissima Blu € 38,50

Poltronissima € 33,00

Poltrona € 27,50

Biglietti disponibili in cassa al Teatro e online su Ticketone.

Torna la Stramilano

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La più classica, la più famosa, la più amata dai milanesi. Torna la Stramilano, antesignana delle manifestazioni podistiche di massa. L’edizione numero 45, che si terrà domenica 20 marzo,  è stata presentata oggi a Palazzo Marino.

“La Stramilano di quest’anno segnerà davvero il passaggio alla bella stagione del running – ha dichiarato l’assessora allo Sport Chiara Bisconti – che quest’anno vedrà aggiungersi due nuovi percorsi al circuito ‘CorriMI al Parco delle Cave e al Parco Teramo. La tessera CorriMI permette, con soli 10 euro l’anno, di poter utilizzare le docce e i servizi di diversi centri sportivi ed è pensata appositamente per le decine di migliaia di runners milanesi. Tantissimi di loro saranno domenica 20 marzo alla Stramilano, una corsa diversa da tutte le altre, una vera festa milanese.”

La Stramilano 2016 apre di fatto la stagione del running meneghino che da marzo a luglio vedrà 11 appuntamenti tra cui la Milano City Marathon del 3 aprile e la Wings of Life del 3 maggio

Sala, dietro a Parisi facce inquietanti

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“Io sono uno che ha sempre lavorato mentre lui occupava i palazzi romani. Lui è più burocrate io sono più manager operativo”. Giuseppe Sala, candidato sindaco del centrosinistra a Milano, ha parlato così del suo principale avversario, il candidato del centrodestra e della Lega Stefano Parisi. In un’intervista a Repubblica Tv, Sala ha detto: “Dietro di lui ci sono facce inquietanti e dietro di me, anche se non ci sono ancora i nomi, ce ne saranno di più rassicuranti per Milano”. Quando i milanesi “vedono la faccia di La Russa e la collegano a quella di Ligresti – ha concluso – non saranno tanto tranquilli”.

Corruzione in Kazakistan, sequestrati 7 milioni a un consorzio in Brianza

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La Guardia di Finanza di Milano ha sequestrato, su ordine della Procura di Monza, circa 7 milioni di euro su diversi conti bancari intestati ad un consorzio di Cesano Maderno (MB). L’ipotesi di reato è corruzione internazionale. Il sequestro rientra in una indagine della Procura di Monza su una presunta corruzione internazionale per l’aggiudicazione di un appalto per la fornitura di impianti elettronici in Kazakistan. Un appalto di diversi milioni di euro che sarebbe stato ottenuto grazie alla corruzione messa in atto da un dirigente del raggruppamento di imprese nei confronti di funzionari govnerativi kazaki con l’aiuto di diversi intermediari. Le indagini sono state portate avanti dai militari della teneza di Seveso. Il consorzio avrebbe creato fondi neri per comprare i funzionari del Kazakistan. Nei confronti del consorzio è stata portata avanti anche una verifica fiscale dalla quale è emersa la sottrazione di base imponibile per circa 15 milioni di euro, per un’imposta evasa di circa 5 milioni.

Una giornata di lavoro per lasciare il lavoro

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Costerà almeno una intera giornata di lavoro riuscire a dimettersi dal … lavoro e forse anche 300 milioni di euro all’Inps.
Tra una settimana, venerdì 12 marzo prossimo, entrerà in vigore la nuova disciplina per rassegnare le dimissioni, pensata dal Governo con l’intento di stroncare la piaga (a dire il vero assai limitata) delle cosiddette “dimissioni in bianco”. Una innovazione che complicherà notevolmente la vita di dipendenti e imprese, oltre a minacciare di presentare un salatissimo conto alle già traballanti casse Inps.
In agguato, un iter burocratico contorto, nuovi costi da sostenere per esprimere e confermare una volontà, con i concetti di semplificazione e flessibilità messi a repentaglio e il serio rischio di innescare pendenze risolvibili solo, estremo paradosso in tema di dimissioni, con la procedura di licenziamento per giusta causa.
L’Unione Artigiani di Monza e Brianza stima che saranno circa 300mila i lavoratori dimissionari italiani che nel 2016 dovranno fare i conti con la nuova intricata procedura che, stando allo schema pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, prevede decine di passaggi tutt’altro che semplici per presentare e dare effetto compiuto alle dimissioni dal proprio posto di lavoro. Circa 6mila quelli brianzoli.
“In soldoni – spiega il segretario generale dell’Unione Artigiani Mb, Marco Accorneroparliamo di almeno una intera giornata lavorativa da dedicare al macchinoso processo, per una spesa annua che inciderà sugli italiani per circa 15 milioni di euro, di cui 3 nella sola Lombardia.”
“Dal 12 marzo – prosegue Accornero – per dare le dimissioni si dovrà seguire infatti una procedura tortuosa, con un dedalo di passaggi, a patto che si disponga di un computer collegato in rete e di un po’ di dimestichezza con internet. Altrimenti ci si dovrà rivolgere a sindacati e patronati, con possibili altri costi da sostenere, oltre alla giornata di lavoro persa. Per accedere al modulo on line sul sito Cliclavoro.it, si dovrà essere in possesso di apposito Pin da richiedere all’Inps. Una volta avuto il codice si dovrà compilare il modello composto di cinque sezioni, salvarlo in formato “.smv” e quindi spedirlo con posta elettronica cerfiticata (Pec) a datore di lavoro e direzione territoriale del lavoro, pena inefficacia di qualsiasi dichiarazione di dimissioni, che comporterebbe il mantenimento in forza nell’organico aziendale del lavoratore dimissionario.”
In mancanza di comunicazione formale tramite modello apposito e messaggio di posta elettronica certificata, che conferma le dimissioni, l’azienda non avrà altro modo di formalizzare l’uscita del dipendente se non contestargli, paradossalmente, l’assenza ingiustificata, innescando il processo di licenziamento per giusta causa, onde evitare che anche dopo mesi o anni il lavoratore “presunto dimissionario” si rifaccia vivo in azienda ritornando con piena legittimità al proprio posto. Un rischio che le imprese, soprattutto quelle medio piccole della Brianza, vivono come una spada di Damocle.
“Una prcedura kafkiana quella a cui verrebbero costrette le imprese per tutelarsi, attraverso il licenziamento per giusta causa – rimarca Accornero -, che presenterà costi fino a 1500 euro al datore di lavoro (contributo Naspi) e aggravi sociali sulle casse Inps, dal momento che il lavoratore “dimissionario- licenziato” avrebbe pure diritto all’indennità di disoccupazione per 24 mesi. Se solo il 5% dei dimissionari del 2016 in Brianza dovesse trasformarsi in licenziamento, all’Inps arriverebbe un conto di più di 7 milioni di euro; 72 per la Lombardia; 360 milioni all’anno per il Paese, contributi figurativi esclusi.”
“A una settimana dall’entrata in vigore di queste nuove regole – conclude Accornero – rivolgiamo un appello al Governo e al Parlamento affinchè ne valutino compiutamente la portata e i gravosi rischi, invitando a mantenere in vigore l’attuale modalità di dimissioni, nata con la riforma Fornero nel 2012, che in questi anni ha funzionato benissimo”.

Due italiani uccisi in Libia

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Due cittadini italiani sono stati uccisi in Libia. La notizia è stata diffusa dal Ministero degli Esteri. “Relativamente alla diffusione di alcune immagini di vittime di sparatoria nella regione di Sabrata in Libia, apparentemente riconducibili a occidentali, la Farnesina informa che da tali immagini e tuttora in assenza della disponibilità dei corpi, potrebbe trattarsi di due dei quattro italiani, dipendenti della società di costruzioni ‘Bonatti’, rapiti nel luglio 2015 e precisamente di Fausto Piano e Salvatore Failla. Al riguardo la Farnesina ha già informato i familiari. Sono in corso verifiche rese difficili, come detto, dalla non disponibilità dei corpi”.