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RUSH: cala il sipario, l’addio ufficiale alle tournèe

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E’ stata una decisione sofferta e protratta per lunghi mesi, ma ora il trio canadese è pronto a far sapere attraverso un comunicato ufficiale di aver preso una decisione definitiva ed irrevocabile: i RUSH dopo 40 anni di carriera e milioni di miglia macinate on the road dicono addio alle tournèe ed escono per sempre di scena, in senso stretto.

Il percorso musicale di Geddy Lee e Alex Lifeson è iniziato nel lontano 1968 nella loro Toronto, in Canada, quando erano poco più che quindicenni. E’ però dal Luglio 1974, con l’ingresso di Neil Peart dietro la batteria (al posto dell’originale John Rutsey) che è iniziata la loro ascesa inarrestabile al successo, in concomitanza con il primo tour negli USA di spalla ai Kiss. Da decenni sono una band di massimo riferimento nel prog rock mondiale anche se il loro stile si è costantemente evoluto al passo con i tempi. Ad oggi hanno venduto oltre 40 milioni di dischi con 37 album pubblicati in totale, inclusi live e raccolte.

Lo scorso Dicembre fu lo stesso batterista Neil Peart a confermare le voci insistenti sul loro ritiro che lo vedevano chiamato in causa in prima persona. La sua dichiarazione durante un’intervista a Drumhead Magazine si è rivelata come un fulmine a ciel sereno per i fans e ha fatto il giro del mondo alla velocità della luce via web: “Di recente mia figlia Olivia mi ha presentato ai suoi nuovi compagni di scuola dicendo ‘’Lui è mio padre, un batterista famoso ma ormai in pensione’. Un modo buffo ma assolutamente corretto e calzante. Sono ormai fuori servizio. Mi sono sempre chiesto se, una volta arrivato il momento, la cosa mi avrebbe spaventato, beh invece sono sereno! Come per tutti gli atleti, prima o poi arriva quel giorno fatidico in cui… semplicemente devi uscire dal campo e tirarti fuori dal gioco! Preferisco decisamente affrontare la cosa di petto piuttosto che spegnermi piano piano senza magari rendermene conto. Non voglio arrivare a scrivere un finale triste a questa bella storia e non smetterò mai di ringraziare Dio, i miei compagni e le legioni di fans irriducibili… di certo più irriducibili di me!”.

Poche ore fa, la conferma inesorabile in una nuova intervista rilasciata dal chitarrista Alex Lifeson a Rolling Stone America: “Non è un mistero: io e Geddy vorremmo e possiamo continuare, ma Neil non è più fisicamente né mentalmente in grado di girare il mondo nè di affrontare lunghi concerti. Prima di partire per l’R40 Tour ce lo ha detto chiaro e tondo: per lui è difficile, frustrante emotivamente, continuare a sostenere certi ritmi. La tendinite cronica e l’artrite non gli danno tregua, alle spalle, alle braccia, gomiti, piedi, ginocchia, ogni singola articolazione. Non riesce più neanche a trovare la giusta concentrazione per via di quei dolori lancinanti, e tutti sappiamo bene quanto sia perfezionista Mr Peart! Anche una sola virgola sotto il 100% della resa non è abbastanza per lui, e infatti non si è mai risparmiato! Ci ha riprovato ancora una volta per accontentare noi e tutti i fans, ha portato a termine l’ennesimo tour lottando con tenacia ma ha sofferto troppo e non ce la fa più. Ogni colpo sul rullante era un colpo al cuore. Per lui è una sfida ormai impossibile e questo ultimo tour si è rivelato solo la prova generale della resa dei conti. Perciò ladies and gentlemen, non può che calare il sipario sui Rush, per sempre. Perché i Rush siamo solo noi tre insieme, punto e basta”.

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E continua: “Inutile negarlo: io e Geddy stiamo vivendo un vero incubo e siamo dispiaciuti come non mai, ma dobbiamo rassegnarci. Abbiamo condiviso con Neil ogni spasmo di quella immane sofferenza, ne abbiamo parlato a lungo e alla fine abbiamo capito. E’ sacrosanto accettare e rispettare la sua decisione, credetemi, e lo dico a malincuore”.

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Una speranza tuttavia c’è. La porta non si chiude del tutto sulla carriera della band: c’è il film sulla loro storia Moving Pictures”  per cui è stato scelto addirittura il colosso di Hollywood Tom Hanks nel ruolo di Peart – in arrivo nel corso del 2016, e Lifeson si è detto possibilista per quanto riguarda la registrazione di nuovi dischi dei Rush, anche se magari non più a scadenze fisse. Non solo, di sicuro un evento live una tantum non sarà del tutto tabù, magari più avanti. Quel che è certo per ora è l’addio definitivo dei magnifichi tre alle lunghe tournèe.

Come loro, anche noi con enorme rammarico diciamo addio alle performance dal vivo maiuscole, millimetriche, mirabolanti e memorabili che i Rush ci hanno regalato in 40 gloriosi anni di concerti che ora entreranno direttamente nella leggenda.

Exit… stage left, proprio come recitava il titolo di un loro celebre live album del 1981.

E così sia… grazie di tutto Geddy, Alex e Neil…

https://www.youtube.com/watch?v=PbKOMhVlK14

KULA SHAKER

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Foto del concerto dei KULA SHAKER tenutosi all’Alcatraz di Milano.

Opening band: BLACK CASINO AND THE GHOST.

Foto a cura di: AMBRA PISANO.

Expo, 5 Stelle, commissione d’inchiesta in Regione

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“Giuseppe Sala deve uscire allo scoperto e rendere finalmente pubblici i conti e i numeri di Expo”: la candidata sindaco di Milano del Movimento 5 Stelle, Patrizia Bedori, lo ha ripetuto nel giorno in cui il suo partito in Regione ha chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta su Expo. “

Anche la maggioranza in Regione Lombardia presenterà una proposta per istituire una commissione d’inchiesta sui conti di Expo. “Presenteremo una proposta di maggioranza evitare qualsiasi strumentalizzazione in salsa grillina”, ha spiegato il capogruppo leghista Massimiliano Romeo

L’8 marzo di Pane al Pane

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L'immagine è stata "presa" dal profilo Fb di uno (uomo) dei nostri ospiti

La puntata di oggi è condotta da Luca Levati. Manuela Donghi si trova infatti a Roma, negli studi di La 7, ospite di Giovanni Floris. Noi siamo contenti che Manuela porti il nome della Radio oltre il Po, siamo contenti che lo faccia sempre, siamo contenti che lo faccia anche oggi e che lasci così, nella Giornata internazionale della donna, la conduzione di Pane al Pane a un uomo. Oggi, come ieri e come domani, è fondamentale che il dibattito sulla questione femminile sia fatto con gli uomini, senza ghettizzazioni di genere. Violenza, discriminazione, lotta per i diritti sono argomenti che riguardano tutti e tutte. Gli ospiti della prima ora sono Alfredo Zini della Camera di Commercio e Alessandro Morelli di Lega Nord. In collegamento Pierfrancesco Majorino ci aiuta a fare il punto sui rapporti con il vincitore delle primarie, Giuseppe Sala. Oggi Majorino ha scritto su Facebook: “Beppe Sala, ieri sera, ha lanciato, a me e Francesca Balzani, la proposta di realizzare un nuovo “Patto” per il futuro della città. Rispondo di sì, come son certo farà anche Balzani”. Ascoltiamo Sara Valmaggi, vicepresidente del Consiglio di Regione Lombardia, e commentiamo insieme agli ospiti la Giornata internazionale della donna, con la promessa di approfondire il discorso durante la seconda ora. In chiusura ci colleghiamo con Marco Alfieri, l’ideatore di Call of Salvenee, il videogioco che sbeffeggia i due Mattei della politica. Dalle 19 alle 20, con noi in studio ci sono Rosaria Iardino, consigliera comunale e Assessore della città metropolitana per le pari opportunità, e Imma Cusmai che nella vita fa la life planner. Due donne, finalmente! Attenzione però, perché alle sette e mezza ci colleghiamo con Enzo De Feo, Fondatore del progetto “adolescenti lontano dai pericoli”. Proviamo quindi a parlare non solo di donne ma anche di famiglie. Famiglie nuove, vecchie e colorate. In chiusura, il nostro quiz Pagnotta bollente ci porta a fare un giro sulla Curiera di Davide Van de Sfroos.

Startupper, per aspiranti imprenditori di periferia

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Periferie sempre più servite grazie alle nuove imprese nate con il sostegno dell’Amministrazione comunale. Un impegno che continua e che si traduce nel lancio del nuovo bando “Startupper”, dedicato agli aspiranti imprenditori che vogliano far nascere e crescere le loro attività nelle aree periferiche della città. Ad annunciarlo l’Assessore alle Politiche per il lavoro e Sviluppo economico Cristina Tajani: “Questo nuovo bando dimostra ancora una volta la volontà della Giunta Pisapia di contrastare il divario tra lo sviluppo del centro città e le aree periferiche. Dal 2011, grazie a numerose iniziative, abbiamo incentivato la creazione e lo sviluppo di circa 593 startup, dentro e fuori i diversi incubatori d’impresa in cui il Comune è presente. Di queste, più di 189 sono nate e si sono sviluppate in periferia e oggi continuiamo in questa direzione, destinando un milione e mezzo di euro di finanziamenti ai cittadini che abbiano voglia di trasformare la loro idea in un progetto imprenditoriale concreto che contribuisca a riqualificare alcune zone della città”.

I vincitori del bando potranno contare su un finanziamento del 50% dell’importo totale (fino a un massimo di 50 mila euro, 25% a fondo perduto e 25%  a un tasso agevolato dello 0,5%) volto a coprire le spese d’investimento, come ad esempio il rinnovo dei locali, i canoni di locazione, l’acquisto di software gestionali, le spese sostenute per la comunicazione o per il pagamento delle utenze. Per gli imprenditori che abbiano necessità di una facilitazione di accesso al credito per il restante 50% delle spese sarà possibile richiedere l’utilizzo del Fondo di Garanzia,  che consentirà alle imprese di essere facilitate nell’accesso a un ulteriore finanziamento bancario.

I progetti dovranno essere realizzati nei quartieri di Adriano, Baggio, Barona, Bovisa, Bruzzano-Comasina, Cagnola-Villapizzone, Calvairate, Corvetto, Crescenzago, Giambellino-Lorenteggio, Gratosoglio, Greco, Lambrate-Ortica, Niguarda-Ca’ Granda, Olmi-Muggiano, Ponte Lambro, Quarto Oggiaro, Quinto Romano, San Siro, Spaventa, Stadera, Taleido-Morsenchio, Vialba-Certosa e Vigentino-Chiaravalle-Quinto Sole. E saranno giudicati in base all’incisività dell’intervento rispetto alla riqualificazione dell’area. Sarà prevista una premialità per gli imprenditori under 35 e/o di sesso femminile. Tutte le domande dovranno pervenire entro le ore 12 del 26 maggio 2016

Tangenti, i 5 stelle chiedono di essere parte civile

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All’udioenza preliminare del processo a carico di 14 persone tra cui l’assessore regionale all’economia, il leghista Massimo Garavaglia  (accusato di turbativa d’asta insieme all’ex vicepresidente della Regione Mario Mantovani) i 5 Stelle chiedono di essere ammessi come parte civile. Lo ha annunciato stamattina la consigliera pentastellata Silvana Carcano che si è presentata in Tribunale. Hanno chiesto di essere ammessi come parte civile il Ministero delle Infrastrutture, il comune di Arconate, di cui Mantovani è stato sindaco e alcune cooperative che si occupano del trasporto nel settore sanitario. La Regione Lombardia invece non ha chiesto di essere parte civile.

Tre arresti in 4 minuti

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4 arresti in pochi minuti da parte del Nucleo Radiomobile dei carabinieri di MIlano, che è preposto ad assicurare il Pronto Intervento, operando in stretta sinergia con la Centrale Operativa dove giungono le chiamate dei cittadini, attraverso il numero d’emergenza.

Sono le 22,30  di ieri quando scatta l’intervento in via Vivaio per un ladro in abitazione. Un vicino scorge la luce di una torcia elettrica filtrare dalle tende dell’abitazione del dirimpettaio che sa essere assente. Non perde tempo ed attiva immediatamente il numero d’emergenza 112. In due minuti una gazzella del Nucleo Radiomobile raggiunge il condominio; per il ladro non c’è possibilità di fuga, si tratta di un diciassettenne rom, noto per fatti analoghi, che è stato tratto in arresto per tentato furto aggravato e, per tale ragione, accompagnato presso il “Cesare Beccaria”.

Alle 22,32, un giovane di origini marocchine, alla vista di un’autoradio si da alla fuga senza un’apparente ragione. I militari lo tallonano e lo bloccano dopo alcune centinaia di metri. Il 28enne esibisce documenti di identità falsi; sottoposto alle procedure AFIS viene identificato ed a suo carico emergono due distinti provvedimenti di cattura, per stupefacenti, rispettivamente emessi dalle Autorità giudiziarie di Lodi e Milano. Il fuggitivo, consapevole di essere ricercato, alla vista dei militari aveva cercato di sottrarsi all’arresto. Ora si trova a “San Vittore”.

Alle 22,34, un ulteriore intervento nei pressi del Parco delle Basiliche, dove una “P.R.” 37enne kazaka è stata aggredita, mentre rincasava, da un 20enne tunisino, irregolare sul territorio, che le ha strappato dalle mani il prezioso I-Phone, dandosi alla fuga. Gli è andata male in quanto l’equiopaggio a presidio di quella particolare porzione della città lo ha subito rintracciato e bloccato, restituendo il cellulare all’avente diritto.

Stadio, prende il via il tour nei teatri

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Gli STADIO, dopo la vittoria della 66esima edizione del Festival di Sanremo, partono con il nuovo tour nei principali teatri italiani dal 10 marzo, a Fabriano. La band presenterà dal vivo i brani inediti tratti dall’ultimo album “Miss Nostalgia” e riproporrà i successi, ripercorrendo così più di trent’anni di carriera musicale. Sul palco parte della scenografia sarà realizzata con sculture luminose di Marco Lodola, che aiuteranno a visualizzare la poetica di alcune delle canzoni
L’album “Miss Nostalgia”, 15esimo album di studio della band bolognese, prodotto da Saverio Grandi e Gaetano Curreri e pubblicato lo scorso 12 febbraio, è entrato direttamente al terzo posto della classifica ufficiale.
Gli Stadio , nati con Lucio Dalla, hanno incrociato la storia musicale di straordinari colleghi (da Lucio Dalla, a Luca Carboni, a Vasco Rossi) rimanendo sempre tra i protagonisti della scena pop italiana. La loro carriera musicale nasce nei primi anni ’80 con brani memorabili quali “Grande Figlio di Puttana” e “Chi te l’ha detto”. Sempre in quegli anni gli Stadio partecipano alla colonna sonora del film di Verdone “Acqua e sapone”, pubblicano l’album “La faccia delle donne” fino ad arrivare all’ ’84 con l’ennesimo successo “Chiedi chi erano i Beatles” . Arrivano successivamente i brani “Canzoni alla radio”, “Generazioni di fenomeni”, “Un disperato bisogno d’amore” , “Sorprendimi” solo per citarne alcuni …

Stadio – Tour Teatrale 2016
10 marzo FABRIANO (AN) – Teatro Gentile
13 marzo BOLOGNA – Teatro Europa
19 marzo ASSISI (PG)- Teatro Lyrick
20 marzo FIRENZE – Obihall
1 aprile CATANIA – Teatro Metropolitan
2 aprile PALERMO – Teatro Biondo
8 aprile PADOVA – Gran Teatro Geox
10 aprile FERMO – Teatro dell’Aquila
12 aprile ROMA – Teatro Conciliazione
16 aprile SANTA CROCE (PI) – Palaparenti
18 aprile MILANO – Teatro Nazionale
19 aprile GENOVA – Teatro Politeama Genovese
30 aprile RIMINI – Teatro Novelli
4 maggio LUGANO – Palazzo dei Congressi
6 maggio BERGAMO – Teatro Creberg
10 maggio TORINO – Teatro Colosseo
13 maggio CASALROMANO (MN) – Teatro Tenda

Pastore evangelico arrestato per violenza su minori

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Un pastore di una chiesa evangelica di Milano è stato arrestato dagli agenti del commissariato Quarto Oggiaro con la pesante accusa di violenza sessuale aggravata su minori. Secondo le indagini, l’uomo, 50 anni, sudamericano, abusava delle bambine che la comunità latina della città gli affidava per i corsi di preparazione al battesimo. Il pastore era considerato un benefattore dalla comunità latina e non è stato facile per la polizia portare a termine le indagini. Secondo quanto ricostruito, il pastore teneva dei corsi singoli e spiegava alle bambine che le doveva liberare dal demonio. Due i casi accertati su due bimbe di 12 e 10 anni ma il sospetto è che le vittime siano di più.

Unione artigiani, imprese femminili a Milano +4%

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Nella Giornata dedicata alla Festa della Donna, l’Unione Artigiani sottolinea i dati sull’imprenditoria artigiana al femminile che, tra Milano e Monza e Brianza, ha registrato nel 2015 11297 imprese individuali in rosa, con un +4% rispetto a 5 anni fa (+6% a Milano rispetto al 2011; +4% nell’Area Metropolitana; +3% a Monza-Brianza).  Ma, mentre le imprese individuali con titolare una donna italiana segnano un calo costante, passando da un totale di 9064 imprese del 2011 a 8841 odierne (-4% a Milano; -2% nell’Area Metropolitana e in Brianza); le straniere crescono a ritmi inesorabili, passando da 1761 aziende a 2456 (+39% in cinque anni), con punte del +45% a Monza e Brianza, del 39% nell’Area Metropolitana e del 38% a Milano.
Sugli scudi, secondo una indagine dell’Unione Artigiani di Milano, il settore della cura della persona (4095 ditte, pari al 36% del totale), seguito dai servizi di pulizia con 2238 imprese (20%) e dal tessile-abbigliamento (1377 realtà, 12%). Di esse, 8841 (78,3%) vedono protagoniste donne italiane, mentre il restante 21,7% (2456 aziende) vanta una titolare di origine straniera. In particolare, le donne italiane primeggiano nella cura della persona con 3700 ditte individuali (90% del settore al femminile), contro le 395 straniere (10%). A seguire, le imprese di pulizia con 1502 italiane (67%) e 736 straniere (33%) e il tessile abbigliamento (807 italiane, 59%, contro 570 straniere, 41%). Nella città di Milano sono 2763 (il 20% delle ditte con titolare italiano) le imprese individuali italiane in rosa contro 1162 straniere (il 15% delle aziende con titolare straniero). Interessanti le suddivisioni per fasce d’età: le imprenditrici italiane sono più “mature” con punte del 30% tra i 40 e i 50 anni, del 28% tra i 50 ei 60 e del 25% tra i 60 e i 70 anni; le straniere figurano mediamente più giovani con il 39% nella fascia 40/50, il 30% tra i 30 e i 40 anni, il 19% tra i 60 e i 60 e solo il 5% oltre i 60 anni. Supremazia straniera tra le giovanissime (20/30 anni) con il 7% rispetto al 4% delle italiane. Dati simili per l’Area Metropolitana con 3943 titolari italiane (il 15% del totale delle imprese individuali italiane) e 969 titolari di origine straniera (il 13% del totale straniero). Nel decennio 20/30 anni, prevalgono ancora di più le straniere con il 10% rispetto alle italiane (6%). Il 40% delle imprenditrici straniere si concentra nella fascia 40/50 anni (33% le italiane, che primeggiano invece tra i 50 e i 60 anni con il 28% contro il 15%). Percentuali ribaltate rispetto alle giovani, per le donne tra i 60 e i 70 anni: 13% delle imprese con titolare femminile italiana rispetto al 4% delle straniere. Anche la Brianza certifica che il futuro delle piccole imprese artigiane a tinte rosa guarda verso le imprenditrici di origine straniera. Su 15174 impese individuali totali, sono 12774 quelle con titolare un italiano e di esse 1916, il 15%, hanno una donna alla guida. 2400 le aziende con titolare straniero (il 16% sul totale), con 312 imprenditrici (13% del totale stranieri). Sfida generazionale più equilibrata però: tra le giovani (20/30 anni) prevalgono con il 10% le straniere rispetto al 7% delle italiane; tra i 30 e i 40 più netta la rappresentanza straniera (34%) rispetto a quella nazionale (22%), mentre siamo quasi al pareggio tra i 40 e i 50 anni (35% estero contro 32% indigeno). Situazione che si ribalta tra le donne mature: le brianzole tra i 50 ei 60 anni si attestano al 27% di tutte le imprenditrici individuali locali, solo il 16% per le straniere. Tra i 60 e i 70, 13% tricolore contro il 5% straniero. Sostanzialmente identica la fotografia di Monza, terza città lombarda e capoluogo brianteo. Su un totale di 1831 imprese individuali (1324, 72%, con titolare italiano, e 507, 28%, straniero), le donne rappresentano una quota del 19% fra i connazionali (252 aziende) contro il 12% degli stranieri (61). Medie per fasce di età rispettare rispetto ai trend milanesi. A un 4% di giovani italiane tra i 20 e i 30 anni, corrisponde il 13% delle straniere; al 19% delle monzesi doc tra i 30 ei 40, risponde il 40% delle immigrate. Pareggio tra i 40/50 anni: 27% italiane, 25% straniere. Ribaltone confermato tra i 50 ei 60 anni (29 contro 17%) ed emblematico tra i 60 e i 70 anni: le italiane imprenditrici monzesi rappresentano il 21% delle donne ancora al timone di una ditta, contro il 5% delle straniere. “I dati elaborati sull’imprenditoria femminile milanese e brianzola – spiega il segretario generale dell’Unione Artigiani di Milano, Marco Accornero – rispecchiano una situazione generale, caratterizzata dalla crisi che imperversa sulle imprese da anni, ma da una sostanziale tenuta dell’artigianato anche e soprattutto grazie al voglia di fare impresa straniera. Questa situazione deve indurre a profonde riflessioni circa il costante e inesorabile allontanamento degli italiani, in particolare dei giovani, dalle attività artigiane, ma d’altro canto deve farci considerare come una autentica risorsa l’attivismo imprenditoriale di origine straniera.”  “A patto che si svolga nel pieno rispetto delle regole – conclude Accornero -, l’impresa artigiana con un titolare straniero rappresenta talvolta un esempio di abnegazione al lavoro e di coraggio imprenditoriale che dovrebbe spronare tanti nostri giovani a riconsiderare l’attività in proprio e i mestieri artigiani. Mai come in questa giornata, le donne imprenditrici esprimono una caparbietà che, al di là della provenienza etnica, figura come la migliore immagine per celebrare l’8 marzo e riconoscere loro doti e capacità straordinarie nella professione come nella vita.” (agiellenews.it)