xp6/col3/gsl
f11/sat/gsl
sat/gsl (Fonte video: Quirinale)
spf/mc/gsl
spf/mc/gsl
Gino Panaiia, 25 anni, è sparito la notte di Halloween, lasciando in apprensione familiari, fidanzata e amici. Lo scooter del 25enne che si è recentemente trasferito a Zibido San Giacomo, nel Milanese, è stato trovato ieri ai margini di un campo, ricostruisce oggi ‘Il Corriere della Sera’. Il frontalino quasi divelto, ma nessun altro grosso segno di incidente. Il casco bianco è stato trovato 20 metri più in là nell’erba. Il giubbotto e una scarpa, una sola, a 500 metri di distanza, lungo la strada che porta all’ingresso della cascina Casiglio.
Ieri mattina è stato trovato il portafoglio ma non il telefonino. La notte tra giovedì e venerdì, Gino Panaiia ha trascorso la serata con alcuni amici in un locale a Zibido, paese di quasi 7 mila abitanti nelle campagne tra il Naviglio Pavese e il Parco del Ticino. E’ stato ripreso dalle telecamere del locale, per l’ultima volta in piena notte mentre si allontanava sul suo scooter. Sabato le ricerche dei vigili del fuoco, con droni ed elicottero, hanno permesso di trovare alcuni oggetti appartenenti al giovane, mentre lo scooter è stato trovato ieri mattina. Ieri pomeriggio i vigili del fuoco hanno fatto svuotare una vasca di acqua e liquami senza esito. La famiglia del giovane vive nel quartiere Barona di Milano. Tutti negano che il 25enne abbia deciso di uccidersi perché, come spiegano, non aveva problemi di salute, affettivi o di depressione.
sat/gsl
ic/mc/gsl
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Varese ha sottoposto a sequestro preventivo un opificio con annessi spazi utilizzati come dormitori abusivi, dove veniva svolta, da cittadini cinesi, l’attività di confezionamento e produzione di capi d’abbigliamento di note griffe. L’edificio si trova a Samarate. I lavoratori in nero venivano pagati 8 euro ciascuno e rivenduti al dettaglio a 400 euro.
In particolare, i finanzieri di Busto Arsizio hanno avviato un mirato controllo fiscale nei
confronti di un’impresa, attiva da soli tre mesi, operante nel settore della produzione di capi d’abbigliamento per note griffe di alta moda, che operava in totale spregio delle norme igienico – sanitarie, delle norme in materia di prevenzione incendi, sfruttando manodopera illecita e clandestina.
Le Fiamme Gialle hanno identificato i cittadini cinesi presenti nel capannone e nei dormitori, tra cui diversi risultati privi di regolare permesso di soggiorno, alcuni lavoratori “in
nero”, nonché minorenni alloggiati, i quali, in seguito allo sgombero dei locali, sono stati affidati ai servizi sociali del comune di Samarate.
Nei giorni successivi sono stati svolti insieme al personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, della locale A.T.S. e dell’Ufficio tecnico del Comune, accertamenti e sopralluoghi finalizzati alla verifica delle autorizzazioni necessarie allo svolgimento in sicurezza dell’attività d’impresa. La polizia economico-finanziaria bustocca ha quindi appurato la totale mancanza di titolo abilitativo e autorizzativo per lo svolgimento dell’attività d’impresa all’interno dell’immobile e hanno individuato 12 persone di cittadinanza cinese, alcune intente a svolgere attività lavorativa all’interno dell’impresa, altre trovate a dormire o bivaccare all’interno di locali dell’immobile del tutto fatiscenti e privi di qualsiasi minimo requisito igienico – sanitario.
Al termine delle attività, il titolare della società è stato denunciato per i reati di caporalato, sfruttamento ed ospitalità di manodopera clandestina, nonché per le gravi violazioni in
materia di salute e sicurezza sul lavoro. Anche la proprietaria del capannone sequestrato, a seguito delle irregolarità edilizie dei locali, è stata denunciata per abusivismo edilizio, data la presenza di locali dormitorio non dichiarati.
Per il terzo anno consecutivo, ieri, domenica 3 novembre, è tornata a Milano la PARATA DEL GIORNO DEI MORTI, organizzata dal Consolato Generale del Messico.
Il Giorno dei Morti è una delle festività più sentite dal popolo messicano ed è
stata dichiarata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2008. Per i messicani, la morte è la continuità della vita e celebrare i defunti in questa festa così speciale significa invocare il loro ricordo ed esprimere affetto a chi non c’è più. Ieri pomeriggio in Piazza della Scala, si sono radunate centinaia di persone truccate e vestite con fastosi costumi che rievocano le figure di “catrinas” e “catrines” per sfilare dalle
nelle vie del centro di Milano, dal Duomo a Piazza Castello, sulle note della musica tradizionale messicana del gruppo di mariachi “La Plaza”.