Teatro Massimo Palermo, Lagalla “Betta idoneo a succedere a se stesso”
Premi giornalistici Franco Bomprezzi e Maria Grazia Capulli: aperte le candidature
Per la sinistra serve un Sala fondatore, non federatore. Ma il Beppe milanese ci starebbe?
Di Fabio Massa
Riassunto della vicenda. La sinistra scopre – guarda un po’ te il caso – che per vincere ha bisogno del centro. Anche perchè a sinistra della sinistra ci sono i 5 stelle, che era prevedibile implodessero come sono implosi, non prima però di aver cercato di sfilare il consenso proprio al Partito Democratico. Dunque, dietrofront miei prodi: bisogna tornare a immaginare una federazione che prenda quei voti, che generalmente stanno a Nord, moderati e che vogliono crescita e non decrescita, sviluppo e liberalismo e non statalismo. Fin qui, parliamo dell’ovvio. Ma tra il dire e il fare… ci siamo capiti. Quindi Elly Schlein pensa bene di chiedere a Beppe Sala, non uno dei primi ma sicuramente uno dei pochi ad aver detto chiaramente che il centro è fondamentale per vincere, e che alla sinistra non manca la parte sinistra, ma la Forza Italia dei Dem. Ecco, Elly pensa bene di chiedere a Beppe Sala di fare il federatore. Roba quasi impossibile. Perché al centro ci sono Renzi e Calenda, che si odiano. E in generale ci sono partitini con percentuali ridicole, ego smisurato e nessun impatto sulla popolazione votante. Tutto perduto? Mica troppo. Perché quello che rimane, in questo disastro, sono gli elettori. Quelli ci sono ancora, soprattutto nella città di Beppe Sala. E sono pronti a votare una proposta seria. Il punto è che ormai bisognerebbe capire se serve un federatore oppure un fondatore, inteso un fondatore di un nuovo partito. Ma questo il Beppe avrebbe voglia di farlo?
Lo stucchevole tifo italiano per le elezioni americane, che non capiamo e non possiamo capire
Di Fabio Massa
Continua, ogni anno, per ogni elezione possibile (dalla Germania agli Stati Uniti alla Spagna alla Francia) l’inveterata e assurda abitudine italiana di schierarsi. Sono convinto che nel mondo non esista nessun “vento di sinistra” o “vento di destra”. Non esiste una destra internazionale, così come non esiste una sinistra internazionale. I singoli popoli dei singoli stati votano in base alla propria percezione della realtà, ed è giusto così. Premiano o puniscono non in base a quello che pensano abitanti di un altro stato, ma in base a quello che percepiscono loro. Veramente pensate che se in Italia tifiamo Trump o Harris agli statunitensi freghi qualcosa? E pensate davvero che gli statunitensi votino Trump perché sono pericolosi fascisti o Harris perché sono pericolosi comunisti? O magari in ogni singolo stato dell’unione votano solo e unicamente perché magari hanno deciso per una accisa in più da una parte, per una limitazione dall’altra eccetera eccetera? Io trovo stucchevole schierarsi in elezioni che non controlliamo e che fondamentalmente non capiamo, e che ogni volta ci stupiscono non perché non abbiano una logica e siano “sorprese” ma semplicemente perché non sappiamo abbastanza per non essere stupiti. Vale per gli Stati Uniti, ma anche per la Germania, per la Francia eccetera eccetera. Come gli altri non capiscono le dinamiche italiane, e Dio sa quanto siamo complicati, noi non capiamo le dinamiche degli altri Paesi. Francamente non so se in Portogallo si appassionano alle nostre elezioni politiche così come noi ci appassioniamo alle elezioni politiche francesi o americane. Secondo me se ne fregano, anche perché ritengo siano tutti un po’ più furbi, fuori dalla Penisola: sapendo che devono governare con chiunque arrivi, evitano di creare fratture preventive. Realpolitik insomma. Qualcosa che a noi sembra mancare, vittime come siamo del nostro provincialismo.
Citroen presenta a Eicma 2024 la nuova Ami
xp2/tvi/gtr
Traffico di droga dall’Albania, 8 misure cautelari
La guardia di Finanza di Milano ha smantellato una rete dedita al traffico di droga dall’Albania, 8 le misure cautelari emesse (5 in carcere, 2 ai domiciliari e 1 obbligo di presentazione alla p.g.). L’associazione criminale di matrice albanese era attiva nella zona di Corsico (Mi) e Sassuolo (Mo) e sono in corso perquisizioni nella province di Milano, Pavia, Monza e Modena. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, Direzione Distrettuale Antimafia, hanno permesso di individuare la rete criminale che, utilizzando apparati di messaggistica criptata e sfruttando diretti contatti con i clan albanesi, ha movimentato in soli 6 mesi volumi di stupefacente per un valore di oltre 5 milioni di euro. Dalle indagini sono emersi collegamenti tra gli indagati ed altre organizzazioni criminali di origine albanese con ramificazioni in Belgio, Paesi Bassi e Sud America, in grado di importare consistenti quantità di droga da distribuire nella provincia di Milano e di Modena, per poi riciclare i proventi in ambito internazionale.
Brescia, tre misure cautelari per truffa aggrevata e bancarotta
Tir prende fuoco in galleria nel Torinese, famiglia salvata da Vvf
trl/gtr
Banda del buco sgominata a Napoli, sei arresti
L’attività d’indagine iniziata nel novembre 2023 ha consentito agli investigatori, tramite attività di intercettazione, videosorveglianza e servizi di osservazione, di delineare l’esistenza e l’organigramma di un gruppo di persone dedite in maniera stabile e organizzata alla pianificazione di colpi portati a compimento tramite la tecnica dell’introduzione nel sottosuolo cittadino. Sono stati individuati e monitorati gli obiettivi presi di mira e seguite le fasi di scavo portate a termine grazie alla disponibilità di locali-deposito situati in punti strategici per l’accesso alla rete fognaria ed il collegamento al sottosuolo cittadino. Tra i colpi della banda sono stati ricostruiti la rapina pluriaggravata commessa ai danni del punto vendita di Piazza Carità di una nota catena di fast food, Kfc, nel corso della quale i malviventi, dopo essersi introdotti nella rete dei servizi fognari ed avere effettuato una prolungata attività di scavo nel sottosuolo, si sono introdotti mascherati e con il volto coperto all’interno dell’esercizio impossessandosi sotto la minaccia di una pistola di denaro contante, per un valore complessivo di 8.200 euro; il furto aggravato commesso all’interno di una Tabaccheria, nei pressi di piazza Bovio, nel corso del quale gli indagati, dopo essersi introdotti dal sottosuolo all’interno dei locali, si sono impossessati di tabacchi, valori bollari, sigarette elettroniche, gratta e vinci e biglietti della lotteria, per un valore complessivo di circa 40 mila euro. La refurtiva è stata poi rinvenuta e sequestrata.
Ma anche la tentata rapina aggravata commessa ai danni dell’ufficio postale di Piazza Matteotti , pianificata in ogni dettaglio al fine di impossessarsi del denaro contante trasportato dall’Istituto di Vigilanza presso gli uffici postali. Il proposito criminale, spintosi fino al completamento delle operazioni di scavo nel sottosuolo urbano, è stato sventato solo grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della Compagnia di Napoli Centro. E poi, il tentato furto aggravato commesso ai danni della filiale bancaria di Piazza Bovio di un noto Istituto di Credito, finalizzato ad impossessarsi del denaro custodito all’interno del relativo sportello ATM. Il proposito criminale, spintosi fino al completamento delle operazioni di scavo nel sottosuolo urbano, anche in questo caso è stato sventato solo grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della Compagnia di Napoli Centro. I militari hanno anche trovato e sequestrato un falso documento (carta di identità elettronica sulla quale sono state riportate false generalità e l’effige fotografica di un prestanome) utilizzato per la sottoscrizione del contratto di locazione di un deposito utilizzato come base logistica per il deposito di materiali e refurtiva, nonchè per l’accesso nei canali fognari. Alcuni dei destinatari del provvedimento cautelare sono soggetti gravati da precedenti specifici per reati predatori mediante la tecnica del “buco”. vbo