Il tribunale di Pavia ha chiesto alla Procura di riformulare il capo di imputazione da eccesso colposo di legittima difesa a omicidio volontario per Massimo Adriatici, l’ex assessore leghista alla Sicurezza che la sera del 21 luglio 2021 esplose un colpo di pistola che uccise in piazza a Voghera, in provincia di Pavia, il 39enne di origini marocchine Younes El Boussettaoui. Secondo la giudice Valentina Nevoso, infatti, non può esserci stata legittima difesa. La giudice ha elencato tutte le condotte di Adriatici che non giustificherebbero la legittima difesa. Anche in qualità di ex poliziotto, ha sostenuto, avrebbe potuto valutare meglio la situazione e sparare altrove, ad esempio alle gambe. Dopo aver letto le motivazioni, la giudice ha chiesto la riqualificazione del reato in omicidio volontario con dolo eventuale e quindi la trasmissione degli atti in Procura. Nella requisitoria di due settimane fa, il pubblico ministero Roberto Valli aveva chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi per eccesso colposo di legittima difesa, mentre gli avvocati della difesa avevano chiesto l’assoluzione.
Per Gabriele Pipicelli, il legale che difende Massimo Adriatici, in quell’ordinanza vi è “un totale travisamento dei fatti”. Nel provvedimento vi è anche “un’interpretazione distorta del principio di diritto per il quale il dubbio va risolto a favore dell’imputato”. Adriatici a questo punto, ma l’avvocato non è in grado di prevederlo, potrà decidere per un abbreviato o, in caso di rinvio a giudizio, per una Corte d’assise.