Il Natale in America Centrale

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Periodo molto atteso e celebrato in ogni angolo del Mondo, il Natale di America Centrale e Repubblica Dominicana ha inizio a metà dicembre con preparativi di ogni tipo: culla di diverse usanze e culture che convivono armoniosamente durante tutto l’anno, il Centro America si appresta a festeggiare con una commistione di tradizioni cristiane, maya e garifuna.
L’Honduras attende l’Ambasciatore di Natale
Secondo la tradizione Garifuna, in questo periodo dell’anno l’Honduras si prepara ad accogliere Warini, l’ambasciatore natalizio, che accompagnato da un corteo di cantanti e batteristi si sposta di casa in casa. In diversi luoghi dell’Honduras, invece, i cristiani cattolici organizzano ancora oggi le Posadas, che ci ricordano il pellegrinaggio fatto da Giuseppe e Maria da Nazareth a Betlemme alla ricerca di un posto in cui aspettare la nascita di Gesù: il pellegrinaggio ha inizio alcuni giorni prima del 24 dicembre e le famiglie ospitanti ricevono i partecipanti con spuntini tradizionali. La notte del 31 dicembre è dedicata invece al Rogo dell’Anno Vecchio: ogni anno vengono realizzati scimmie o bambole con vecchi vestiti e giornali che vengono poi ridotti in cenere, allontanando così tutte le cose brutte capitate nell’anno passato.
La sfilata dei cavalli in Costa Rica
Il secondo sabato di dicembre, a San José, la Festa della Luce segna ufficialmente l’inizio del Natale degli josefinos: per le strade della città sfilano ogni anno carri allegorici e maschere, accompagnati da musica dal vivo tradizionale e fuochi d’artificio. Questo evento unisce la passione per i cavalli e quella per le feste dei costaricani, che a Natale non rinunciano mai al El Gran Tope Nacional, la sfilata dei cavalli di carattere nazionale durante la quale, il 26 dicembre, migliaia di cavalieri sfilano tra le vie della capitale.
In Guatemala, il diavolo che brucia
Il 7 dicembre in Guatemala è il giorno del Rogo del diavolo, occasione in cui i partecipanti  bruciano le piñatas di cartone. Questa usanza ha le sue radici nella tradizione religiosa ed è legata ai roghi di streghe ed eretici a cui si assisteva nel Medioevo. Il fuoco in Guatemala è inteso come elemento purificante e così i Maya celebrano la vittoria del sole “Hun Ajpú” sulle tenebre durante il solstizio d’inverno. A Huehuetenango, durante il periodo delle feste si canta e si prega accompagnati da strumenti autoctoni come l’ayotl, realizzati con gusci di tartaruga, tamburi di cuoio e cincini.
La Zuppa di Natale creola in Nicaragua
Come in molti altri Paesi dell’America Centrale, in Nicaragua il cenone della vigilia di Natale inizia solo dopo la messa cattolica di mezzanotte. A Bluefields invece, sulla costa caraibica, la speciale tradizione creola vuole che ci si riunisca per gustare tutti insieme una zuppa di carne. Nell’area del Pacifico, il pasto tradizionale di Natale è invece il pollo ripieno di lombo di maiale. Per dare il benvenuto al nuovo anno, i nicaraguensi creano fantocci riempiti di polvere da sparo fatti di vecchi vestiti, bruciando simbolicamente il vecchio anno e tutte le cose negative accadute nell’anno passato.
Balli e sfilate in Belize
In Belize la cultura creola e quella garifuna convinto e si fondono durante il periodo natalizio, per esempio con la Bram di Natale, una festa in cui la gente balla, suona musica e canta per le strade animando l’atmosfera. In Belize, i dolci della vigilia di Natale sono preparati in anticipo in modo che possano assorbire tutto il sapore del rum del Belize di cui sono solitamente impregnati. Riso, fagioli, patate e tacchino sono gli alimenti più caratteristici di queste feste.
El Salvador: vestiti nuovi per le vacanze
La vigilia di Natale si festeggia in famiglia condividendo risate, danze e cene. Durante il cenone vengono serviti pollo, il tacchino e i tamales, piatto tipico della gastronomia salvadoregna, solitamente accompagnati da un delizioso punch o da una cioccolata calda. A mezzanotte, il Natale si festeggia tra gli abbracci dei cari e scartando i regali che vengono messi sotto l’albero. Una delle maggiori tradizioni di El Salvador è quella di indossare abiti nuovi a Natale e Capodanno: nei giorni che precedono le vacanze i salvadoregni vanno ai mercati e negozi per comprare vestiti nuovi di zecca. Anche qui, la notte di Natale è animata da spettacoli pirotecnici.
Posadas navideñas a Panama
Una delle tradizioni di Panama in questo periodo dell’anno sono le Posadas Navideñas, piccole rappresentazioni dedicate ai bambini per conoscere i dettagli della nascita di Gesù. I bimbi si vestono come Giuseppe, la Vergine Maria, un angioletto o un asinello e per nove giorni, prima del 25 dicembre, vanno di casa in casa cantando canzoni natalizie popolari, mentre vengono offerti loro dolci e piccoli rinfreschi. Tra le altre tradizioni tipiche di questa festa ci sono gli addobbi più classici come l’albero di Natale e il presepe nonché la preparazione di piatti tipici delle feste.
Un albero particolare in Repubblica Dominicana
L’albero di Natale domenicano è tanto particolare da essersi guadagnato un nome proprio: Charamico. È fatto in legno, interamente a mano, e può essere dipinto con vari colori o decorato con palline e renne. Tradizionale è anche il momento dell’Aguinaldo, un raduno di amici durante il quale, al ritmo del tamburo, della fisarmonica e della güira, si cantano canti passando di casa in casa e si servono cioccolata calda, tè allo zenzero, caffè, biscotti o pane. Accanto a questo, c’è il rito de El Angelito, momento che consiste nello scambio di doni tra colleghi, amici o familiari e anche tra i bambini delle scuole. Alla vigilia di Natale e a Capodanno a tavola predominano il Telera – un pane di Natale preparato con ingredienti come rum e anice – arrosto di maiale, pollo, tacchino, insalata russa, empanadas, torte ma anche frutta, tra cui uva, mele e dolci.

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