Immuni no “per la privacy”, per il cashback l’app va in tilt

L'app Io per il cashback di Stato con tutti i nostri dati bancari in tilt con 6000 accessi al minuto mentre per Immuni mesi di menate sulla privacy.

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Scatta da domani il cashback di Stato, la restituzione del 10% per gli acquisti effettuati con bancomat e carte di credito fino a un certo tetto; 150 € a dicembre. Ma l’app ufficiale “Io” che registrerà ogni nostro acquisto, nella quale inserire i propri strumenti di pagamento e il proprio Iban per ricevere successivamente il bonifico, è in tilt. Oggi, con circa 6000 accessi al minuto, non riesce a stare dietro alle richieste. Piovono critiche al governo, naturalmente, per il disservizio. Non c’era stato nessun problema per Immuni, l’app anti Covid, che non ha mai visto una gran folla di italiani ansiosi di registrarsi. Anzi, è stato tutto uno strillare alla violazione della privacy (compresi politici, come Matteo Salvini, che hanno proclamato solennemente che non l’avrebbero mai scaricata). Spariti improvvisamente ora tutti i dubbi sulla privacy nonostante sia necessario, per registrarsi a “Io”, inserire i propri dati certificati dell’identità digitale, numeri di bancomat, carte di credito Iban, con ogni nostro acquisto tracciato. Chissà perché.

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