L’indagine su Conte e la mancanza di uno standard nella giustizia

Il premier Conte indagato per peculato a Roma. Segnale di debolezza, ma che differenza con le indagini lombarde su Maroni o Sala e la risonanza... // di Fabio Massa

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Pinocchio a cura di Fabio Massa
Pinocchio a cura di Fabio Massa

Secondo me è cambiato qualcosa. La notizia, alle latitudini milanesi, si avverte poco. Giuseppe Conte indagato per peculato. Il premier indagato per peculato. La vicenda è quella della compagna che avrebbe usato la scorta del presidente. Vero o falso lo diranno i magistrati. Però la notizia non è il motivo per il quale il premier è stato indagato, ma che è stato indagato. Nei giri romani lo si legge come un segnale inequivocabile di debolezza. E dunque se ne vedranno delle belle in futuro. Però. Però qualcosa dobbiamo dirlo. Roberto Maroni per un viaggio mai fatto a Tokio (alla fine ci andò il suo vice Mario Mantovani), si è fatto anni di processi e alla fine è andato assolto. Giuseppe Sala si è fatto anni di processi per la questione di una firma che non gli portava nessun vantaggio (e questo è acclarato). Ci sono 27 leggasi ventisette inchieste aperte su Regione Lombardia. Alcune aperte senza reati, altre per abuso d’ufficio. Nella storia della Procura di Milano non si contano i procedimenti aperti, e poi magari chiusi, dopo un lavoro di indagine attento. A Roma invece ci mettono giorni a indagare il premier per una ipotesi di peculato e finisce a pagina 8000 dei quotidiani. Ecco, di fronte a queste cose non faccio discorsi “destra-sinistra” ma di standard. E’ un concetto che mi appassiona perché attiene alla nostra dote peggiore: l’ipocrisia. L’ipocrisia è la valutazione con misure diverse, per ragioni diverse. E dunque: perché cerchiamo standard sanitari, standard di produzione, standard di evasione pratiche, standard informatici e non cerchiamo degli “standard” nella giustizia? Perché a Milano funziona in un modo e a Roma funziona in un altro? La giustizia e il codice penale non sono forse unici? Non sarebbe forse meglio che sulle vicende di Milano indagasse Roma, e sulle vicende di Roma indagasse Milano? Un po’ come il militare di un tempo: se sei nato a Brescia ti mandano a Reggio Calabria. E se sei nato a Milazzo ti mandano a Ghedi. Ecco forse questo metterebbe qualche standard in un sistema che di standard non ne ha, e sappiamo tutti benissimo perché.

 

di Fabio Massa

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