A Milano torna il panettone “in sospeso”

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Anche quest’anno dal 7 al 22 dicembre in alcune pasticcerie di Milano si potrà lasciare un panettone “in sospeso” per consentire a chi non ha la possibilità di comprarne uno di celebrare il Natale con il dolce della tradizione.
La seconda edizione dell’iniziativa solidale promossa dall’Associazione no profit Panettone Sospeso, che si prefigge di raccogliere e donare panettoni a persone in stato di indigenza nella città di Milano, vede la partecipazione di quattordici pasticcerie: alle undici già coinvolte lo scorso anno, si sono infatti aggiunti “I Dolci del Paradiso” (il cake hub di Comunità Nuova, la onlus presieduta da don Gino Rigoldi), la storica insegna “Martesana Milano” e il laboratorio di pasticceria dello Chef Carlo Cracco.
Ma le novità non finiscono qui. Quest’anno anche chi non vive a Milano potrà sostenere l’Associazione e lasciare il proprio contributo “a distanza” mediante una donazione sul sito www.panettonesospeso.org: il denaro raccolto verrà poi “trasformato” in panettoni. Un gesto virtuale che diventerà solidarietà reale.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Milano, si ispira alla tradizione partenopea del “caffè sospeso”: come a Napoli il caffè è un simbolo, così il panettone lo è per Milano. Da Sant’Ambrogio (data che tradizionalmente segna l’avvio del Natale a Milano) al 22 dicembre nelle quattordici pasticcerie associate (e identificate da un’apposita vetrofania) chiunque potrà così acquistare un panettone e lasciarlo “già pagato” in attesa di essere donato a chi è meno fortunato. Per ogni panettone lasciato in sospeso, le pasticcerie ne aggiungeranno un altro, raddoppiando così la donazione effettiva. 
Al termine della raccolta, e soprattutto prima di Natale, i “panettoni sospesi” verranno consegnati a “Casa Jannacci”, la Casa dell’Accoglienza in viale Ortles che offre assistenza ai senza fissa dimora, e a “Milano Aiuta” la rete di solidarietà creata dal Comune di Milano per sostenere i cittadini e le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza da Covid-19.


 “Non sarà un Natale come gli altri – spiegano Gloria Ceresa e Stefano Citterio, ideatori e fondatori dell’Associazione Panettone Sospeso – ed è per questo che proprio quest’anno la nostra iniziativa assume un significato ancora più potente. Purtroppo, la crisi legata all’emergenza sanitaria ha colpito duramente le fasce più deboli e le persone più fragili, ma noi siamo convinti che la proverbiale generosità dei milanesi sarà più forte della pandemia. Una generosità che lo scorso anno ci ha consentito di raccogliere – e donare – ben 1.644 panettoni. Speriamo di raccoglierne tanti anche quest’anno e aiutare chi è in difficoltà a sentirsi meno solo: il panettone, emblema del Natale e della condivisione, può diventare una piccola carezza per colmare, in parte, un grande bisogno.” 
“Siamo molto contenti che la bella iniziativa del panettone sospeso stia crescendo – dice l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. Progetti come questo ci aiutano a scoprire e riconoscere reti di solidarietà e attenzioni verso chi ha più necessità, che superano gli isolamenti e le chiusure egoistiche. La città ha bisogno anche di queste infrastrutture capaci di muovere e accendere il capitale sociale. È chiaro che in questa pandemia il ruolo di protagonista lo gioca la sanità – tema sul quale diverse sarebbero le cose da dire e ancor più da fare – ma è altrettanto vero che abbiamo bisogno di azioni di solidarietà, di interventi che riportino al centro i bisogni concreti, di iniziative che diano speranza e che ci spingano con fiducia oltre le fatiche che stiamo attraversando”. 
Ecco le pasticcerie dove si potrà donare il “panettone sospeso”: Alvin’s (via Melchiorre Gioia 141); Cake l’Hub – I Dolci del Paradiso (via Luigi Mengoni 3); Davide Longoni (via Gerolamo Tiraboschi 19, via Fratelli Bronzetti 2 e Mercato del Suffragio – piazza Santa Maria del Suffragio); Gelsomina (via Carlo Tenca 5 e via Fiamma 2); Giacomo (via Pasquale Sottocorno 5); Marlà (corso Lodi 15); Martesana (via Card. G. Cagliero 14, piazza Sant’Agostino 7 e via Paolo Sarpi 62); Massimo 1970 (via Giuseppe Ripamonti 5); Moriondo (via Marghera 10); Panettone Cracco Pasticceria (Galleria Vittorio Emanuele II); San Gregorio (via San Gregorio 1); Sant Ambroeus (corso Giacomo Matteotti 7); Ungaro (via Ronchi 39); Vergani (corso di Porta Romana 51 e via Mercadante 17). 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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