Covid, il Trivulzio fa sempre notizia (anche quando la notizia non c’è)

Ogni volta che si nomina il Pio Albergo Trivulzio, si crea un caso. Anche dove non c'è la notizia. Ad esempio, riguardo ai positivi al Covid... // di Fabio Massa

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Io non so se è perché il Pio Albergo Trivulzio è rimasto stampato indelebilmente nella memoria di qualche giornalista che ha vissuto mani pulite, ma ogni santa volta che c’è qualche notizia sul grande istituto milanese si crea un caso. Anche dove non c’è. E i casi a volte sono veri, e gravissimi – come nel caso di Mario Chiesa – altre volte invece non sono veri, ed è gravissimo andare avanti a dire le bugie. Per esempio, durante la prima ondata esce un pezzo a firma di Gad Lerner su Repubblica, un po’ prima che entrasse in clandestinità dopo aver abbandonato il suo storico giornale, nel quale si denuncia che al Pio Albergo Trivulzio ci sono decine di morti sospette, che il Coronavirus è entrato per colpa della Regione che ha mandato i malati di Covid nelle Rsa. Grande scandalo, escono tutti i telegiornali. In effetti, è una roba da fucilazione collettiva di tutti i dirigenti regionali. Però poi scoprono un po’ di cose. La prima: la Regione non ha mai mandato nelle Rsa i malati di Covid. La Regione, scritto nero su bianco, ha detto alle Rsa che laddove avessero palazzine che non usano, con personale dedicato, che siano ben distanti e separate, le potevano mettere a disposizione dietro lauto compenso. Risposta? Una manciata di Rsa ha messo a disposizione una manciata di posti, e comunque non il Trivulzio. E vabbè, prima bugia che però adesso viene reiterata perché la Regione ha chiesto ancora una volta se c’è qualcuno che ha spazi liberi lontani e separati dagli anziani, e ha fatto bene ancora una volta. Seconda bugia: Gherardo Colombo, che guarda un po’ di Mani Pulite è stato protagonista molto di più di Davigo ed è un galantuomo, viene inviato al Pio Albergo Trivulzio per indagare su quanto è successo. Alla fine fa una relazione che però nessuno si perita di leggere, nella quale c’è scritto che la mortalità da Covid è in linea con la Regione, che le procedure sono state rispettate e che al massimo il problema è l’assenteismo: troppi dipendenti stanno a casa in malattia invece di andare ad assistere gli anziani. La relazione passa sotto silenzio e rimane la notizia che al Pio Albergo Trivulzio c’è stata una strage. L’ultima notizia è della seconda ondata: esce un comunicato dello stesso Trivulzio nel quale si dice che su 551 dipendenti ci sono 64 positivi, ma che ci sono dei falsi positivi. Sapete quanti sono gli anziani contagiati su 727 pazienti? Risposta: 1. Uno. Perché 41 sono stati falsi positivi. Quindi, dove sta il grande contagio del Trivulzio? Ad oggi, non c’è. Ma bisogna vigilare, perché basta un attimo e davvero si potrebbe innescare una strage. Ma non va bene neppure gridare allo scandalo prima che questo sia avvenuto.

di Fabio Massa

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