La pandemia colpisce anche il mondo del calcio minore. La crisi post Covid spinge infatti il presidente del Sondrio Calcio, Oriano Mostacchi, ex calciatore della squadra e titolare di varie attività commerciali, tra cui il Mobilificio Pezzini, a passare la mano dopo 27 anni alla guida della società. Tuttavia in Valtellina nonostante i ripetuti appelli, a pochissimi giorni dal termine delle iscrizioni, nessun si è presentato a bussare alla porta di Mostacchi, che non riesce a trovare un imprenditore (o un pool di imprenditori) disposto a subentrargli. E ora la squadra, che milita per il terzo campionato consecutivo in Serie D, rischia di scomparire dalla mappa nazionale del calcio. Una squadra, quella del Sondrio Calcio, che prima dello stop ordinato allo sport, respirava la fresca aria delle prime posizioni in classifica. Un’aria che adesso si fa pesante, visto che Mostacchi, come da tempo pubblicamente dichiarato, non è più disposto a sostenere quasi da solo il peso economico della gestione. Una speranza potrebbe essere la trattativa intavolata con un gruppo di imprenditori lombardi e piemontesi, nel tentativo di dare ancora un futuro alla società che quasi 30 anni fa aveva rilevato da un fallimento facendola rinascere e portandola a giocare gloriosamente nella quarta serie nazionale del calcio con un vivaio di primo piano, dal quale un anno fa la Lazio ha ingaggiato un giovane portiere.
Gli effetti del Covid sul calcio minore: il Sondrio cerca un nuovo patron
La crisi post Covid spinge il presidente del Sondrio Calcio, Oriano Mostacchi a passare la mano dopo 27 anni alla guida della società, ma nessuno si fa avanti.