Le mani della ‘ndrangheta sui soldi per l’emergenza Covid, 8 arresti

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Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano in un’inchiesta della Dda contro la ‘ndrangheta ha arrestato 8 persone per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale aggravata dal metodo mafioso. Le indagini delle fiamme gialle sulle infiltrazioni della mafia calabrese nell’economia hanno accertato che “il principale indagato, inserito nel clan di San Mauro Marchesato che fa capo a Lino Greco nella provincia di Crotone” ha presentato richiesta ed ottenuto per tre società dei contributi a fondo perduto, falsificando il volume di affari grazie all’emissione di false fatture. L’indagato ha inoltre beneficiato di 45mila euro di contributi a fondo perduto previsti per l’emergenza Covid. Quattro persone sono finite in carcere e quattro ai domiciliari mentre sono stati sequestrati beni, tra cui aziende e disponibilità finanziarie, per 7,5 milioni di euro. L’inchiesta ha svelato “una complessa frode all’Iva nel settore del commercio di acciaio” con fatture false e attraverso società “cartiere” e “filtro”, anche all’estero, intestate a prestanome. Le imprese erano di fatto gestite da affiliati al clan che fa capo a Lino Greco.

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