Il responsabile dell’antiterrorismo milanese, Albero Nobili ha aperto una indagine sugli insulti sui social e le frasi minacciose rivolte a Silvia Romano. L’ipotesi, contro ignoti, è di minacce aggravate. Attorno a Silvia Romano, la giovane cooperante rapita in Kenya il 20 novembre 2018 e liberata in Somalia sabato scorso, già da domenica, al suo arrivo in Italia, è scattata una campagna di odio. Per questo la Prefettura di Milano sta valutando misure di protezione e il palazzo del Casoretto in cui abita è già sorvegliato dalle forze dell’ordine. Ora dopo gli insulti e le minacce anche di morte (vicino a casa della ragazza è stato trovato anche un volantino) legate in particolare alla conversione all’Islam, maturata dalla ragazza durante la prigionia, il pm Nobili ha aperto un’inchiesta. Oggi davanti alla casa di Silvia c’è un frequente passaggio di auto delle forze dell’ordine.