La Procura indaga sulle ‘mascherine pannolino’ di Regione Lombardia

Ipotizzati i reati di truffa e frode nelle pubbliche forniture. Sarà la Guardia di Finanza a compiere gli accertamenti.

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La Procura di Milano ha aperto un’indagine, in seguito a un esposto presentato dal sindacato Adl Cobas Lombardia, su idoneità, costi e aggiudicazione della fornitura delle mascherine prodotte dalla Fippi di Rho, un’azienda di pannolini che ha riconvertito la produzione su commissione di Regione Lombardia. L’inchiesta, nella quale sono ipotizzati i reati di truffa e frode nelle pubbliche forniture a carico di ignoti, è coordinata dai pm Mauro Clerici e Giordano Baggio. Sarà la Guardia di Finanza a compiere accertamenti relativi, per esempio, alla quantità di mascherine prodotte, alla loro idoneità e alla loro certificazione e alle modalità con cui è stata affidata la commessa. Le “mascherine pannolino” sono state fin da subito giudicate inutili dal personale sanitario oltre che lesive della loro dignità. Il sindacalista di ADL Cobas che ha presentado l’esposto, Riccardo Germani, aveva anche dimostrato in un video che mentre con una normale mascherina chirurgica, soffiando, la fiammella di un accendino rimane accesa (la mascherina trattiene il fiato e protegge chi si ha di fronte) con la mascherina pannolino la stessa fiammella si spegne subito.

https://www.radiolombardia.it/2020/04/19/mascherine-pannolino-di-regione-lombardia-inutili-esposto-in-procura-video/

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