Coronavirus, Caritas, scendano in campo i giovani degli oratori

0
262

Le famiglie più deboli stanno pagando il prezzo maggiore al Coronavirus. Da un lato, i loro bisogni sono aumentati in seguito al blocco delle attività imposto dal governo per contenere il diffondersi dell’epidemia. Dall’altro, molti dei servizi ai quali facevano riferimento sono venuti meno o si sono ridotti. Per questa ragione Caritas Ambrosiana ha scelto di tenere aperti tutti i servizi essenziali. E per continuare a farlo ha chiesto l’aiuto di nuovi volontari. Venerdì scorso l’organismo diocesano, insieme all’Ufficio di Pastorale giovanile e della Fondazione Oratori Milanesi (Fom) ha rivolto un invito ai giovani della Diocesi affinché si rendano disponibili a offrire il proprio aiuto alle persone più fragili, nel rispetto delle cautele che le circostanze richiedono. I giovani, in particolare, potranno impegnarsi nella consegna della spesa o dei farmaci a domicilio agli anziani prendendo contatti con le Caritas parrocchiali. L’appello è già stato raccolto. Per esempio presso le case bianche al Forlanini, quartiere simbolo della periferia milanese, che papa Francesco visitò quando venne a Milano il 25 marzo 2017: qui studenti e giovani lavoratori si dedicano al servizio di prossimità gestito dall’associazione Onos costituita dalle parrocchie della zona. A Bresso i giovani preparano nei locali dell’oratorio i pacchi viveri per le famiglie bisognose del Comune.  «In questi giorni in cui le scuole e gli uffici sono chiusi a causa dell’epidemia, l’Arcivescovo si è rivolto ai giovani con un videomessaggio in cui suggerisce loro di non sprecare il tempo libero ma di dedicarsi allo studio, alla preghiera e a fare del bene per gli altri. Prendendo le necessarie precauzioni, pensiamo che sia possibile cogliere questi giorni difficili come un’occasione per aiutare chi è più in difficoltà», spiega don Marco Fusi, responsabile della Pastorale giovanile della Diocesi di Milano.   «Essere altruisti, preoccuparsi degli altri, aiuta anche noi stessi a superare angosce e paure. Come spesso capita, quando si fa del volontariato, quello che si riceve e spesso molto di più di quello che si dà. Per un giovane, poi, prendersi cura del povero è uno dei modi più seri per crescere e diventare un cristiano adulto», sottolinea Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.