Elogio dei nonni in tempi di Coronavirus (e un po’ di vergogna)

Da vecchi più esposti al virus e sacrificabili a nonni indispensabili per chi non può fare smartworking. I paradossi dei tempi del Coronavirus

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Pinocchio a cura di Fabio Massa
Pinocchio a cura di Fabio Massa

Mi viene in mente la foto di Andrea Cherchi dell’altro giorno. Quella della figlia che saluta fuori dalla casa di riposo la mamma, chiusa dentro, che non può andare a trovare.

È una foto che, nella mia mente, fa il paio con le raccomandazioni di rimanere in casa agli anziani, con il fatto che “tanto il virus colpisce solo i vecchi“. Frase, questa, detta nei primi giorni del contagio, con quel sollievo cinico che mi ricorda il Canale Mussolini di Pennacchi.

Le famiglie devono attraversare un campo minato e per primi vanno sempre gli anziani. Perché sono sacrificabili. Anche in tempi di Coronavirus. Poi però, succede che non tutti possano fare smartworking, che non tutti possano rimanere a casa. E allora i vecchi diventano immediatamente nonni. Che bella la lingua italiana, laddove lo stesso concetto si trasforma, muta. I vecchi devono morire, gli anziani devono essere salvati, i nonni ci salvano.

Eppure sono sempre le stesse persone. Che hanno compreso, negli anni, la virtù della pazienza e guardano sorridendo – anche magari con una punta di fastidio – a questa loro mutazione lessicale. Eppure sono sempre le stesse ossa che li sostengono. Quelle che il virus manda sottoterra più velocemente, quelle che devono essere rinchiuse, quelle che – magari un po’ doloranti – prendono in braccio i nostri figli mentre mamma e papà lavorano perché il Coronavirus non è il Vacanzavirus.

Pensate se dovessero riservare a chi diceva che tanto muoiono solo loro la dura legge del taglione che noi vorremmo imporre più o meno ovunque. Arrangiatevi, direbbero: meglio noi a morire? Sbrigatevela da soli, con i figli.

Non lo fanno.

Grazie per questo.

Aveva ragione Gianni Brera. La vecchiaia è bella. Peccato che duri poco. E se dovessimo perdere un po’ di fatturato, amen. L’importante è che quella vecchiaia di nonni preziosissimi, duri un po’ di più.

UNA DELLE FOTOGRAFIE PIU’ IMPORTANTI DELLA MIA CARRIERAMilano, sabato scorso. Sono le 16 circa e sono al parco del…

Publiée par Semplicemente Milano di Andrea Cherchi sur Lundi 2 mars 2020

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