Parco Bassini, Procura sequestra ultimi cedri

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Foto dal profilo Fb di Carlo Monguzzi

“Gli ultimi due cedri rimasti al Parco Bassini sono stati oggi sequestrati dalla Procura”. Ad annunciarlo è stato Michele Sacerdoti, ex consigliere di zona 3 e membro del Comitato Salviamo il Parco Bassini, che ieri “a nome del Comitato”, ha presentato un esposto in Procura contro il Politecnico “per chiedere che gli alberi vengano trapiantati in condizioni di sicurezza”, ha spiegato. “Oggi la polizia ha recintato i due alberi”, ha aggiunto, “questa è una vittoria per il Comitato Bassini. E’ una grande soddisfazione soprattutto perché si tratta di due cedri che avevano almeno 50 anni”. Sulla questione è intervenuto anche Carlo Monguzzi, consigliere comunale del Pd e presidente della commissione Politiche ambientali :”Il sequestro riguarda un particolare piccolo, ma è un segnale di attenzione per una cosa come i 55 alberi e il consumo di suolo, che è veramente sbagliata. E fa tristezza che a intervenire per prima sia la magistratura e non il mio Comune. Domani Resta porterà i suoi periti in Tribunale, poi magari domani i periti ci diranno che va tutto bene, ma per ironia gli alberi cominciano a difendersi”. Mentre sulla pagina Facebook di Milano in Comune si legge: “Oggi hanno iniziato a demolire gli ultimi due grandi cedri del parco Bassini. Nonostante le minacce della Digos la mobilitazione del Comitato del parco Bassini ha ottenuto la sospensione dei lavori per una verifica della pratica agronomica che deve accompagnare ogni trapianto. Il Comitato ha anche invaso l’ufficio del rettore Resta chiedendo al Politecnico di esibire la documentazione. Il rettore Resta non ha voluto consegnare la relazione al comitato, che però nel frattempo aveva fatto un esposto alla magistratura, per ‘danneggiamento aggravato di bene pubblico’. Questo pomeriggio il colpo di scena. Il magistrato Fusco ha ordinato il sequestro dei due cedri. Ora la magistratura farà le verifiche che l’assessore Maran, complice di questa tentata distruzione di un bene pubblico essenziale, non ha voluto fare”. (MiaNews)

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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