“In quest’esposizione si racconta un pezzo della storia d’Italia, quella storia che vogliamo dimenticare, ma che non possiamo. Credo che questi momenti siano quelli in cui dobbiamo immaginare, seppur con grande difficoltà, di rivivere quegli anni in cui la distinzione tra vivere e morire era talmente labile che la scelta, a volte, era quasi indifferente. Ed è proprio l’indifferenza una delle principali cause che ha purtroppo causato la morte di milioni di persone”.
Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi inaugurando oggi l’esposizione promossa dall’istituzione regionale in collaborazione con il Museo della Brigata Ebraica e con l’Associazione Figli della Shoah, nell’occasione rappresentati dal direttore del Museo Davide Romano e dalla Vice presidente dell’Associazione Daniela Dana Tedeschi. Insieme a loro Piero Cividali, soldato volontario della Brigata Ebraica, che ha portato una commovente testimonianza.
“Fortunatamente –ha aggiunto il Presidente Fermi– i baluardi che sono stati messi in campo nel dopoguerra dalla democrazia, ci hanno consentito di vivere il periodo più lungo della nostra storia in pace e in libertà. Non dobbiamo mai dimenticare questi baluardi e come istituzioni abbiamo il compito di tramandare la memoria alle giovani generazioni. E’ per questo – ha concluso Fermi – che l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, su proposta del Vice Presidente Carlo Borghetti, presenterà a breve un progetto di legge destinato alle scuole lombarde a sostegno dell’iniziativa i “Viaggi della Memoria”, con l’obiettivo di coinvolgere un numero sempre maggiore di studenti”.
All’inaugurazione hanno partecipato i Vice Presidenti del Consiglio regionale Carlo Borghetti e Francesca Brianza e i Consiglieri Segretari Dario Violi e Giovani Malanchini. Presenti anche il Presidente della Regione Attilio Fontana e numerosi Consiglieri e Assessori regionali.
La mostra, che rientra nel più ampio programma delle iniziative promosse dal Consiglio regionale in occasione della Giorno della Memoria, nasce dalla collaborazione fra il Museo della Brigata Ebraica con l’Associazione Figli della Shoah che, al fine di rafforzare il significato della giornata, hanno proposto un’unica esposizione che è arricchita da pannelli e materiale inedito proveniente da ciascuna delle due realtà. A ripercorrere le tappe che portarono gli ebrei italiani prima alla discriminazione e poi alla persecuzione e deportazione sono manifesti, quotidiani, fotografie, francobolli, lettere e cartoline postali appartenenti al collezionista milanese Gianfranco Moscati ed esposti nella mostra “Gli ebrei sotto il Regno sabaudo” a cura dell’Associazione Figli della Shoah.
“La Brigata Ebraica nella guerra di liberazione dell’Italia” curata dal Museo della Brigata Ebraica propone invece manifesti, divise e oggettistica originali che raccontano la nascita e la storia degli oltre 5mila ebrei provenienti da tutto il mondo, che combatterono uniti sul fronte italiano sotto il vessillo a 5 punte.
Martedì 11 febbraio la mostra sarà visitata anche dalla Senatrice a vita Liliana Segre che, prima della visita, interverrà nell’Aula del Consiglio regionale, invitata dai Presidenti Alessandro Fermi e Attilio Fontana. La mostra è aperta al pubblico fino a venerdì14 febbraio nei seguenti orari: dal lunedì al giovedì 9.30-13 e 14.15-17, il venerdì 9.30 – 12.30.
Piero Cividalli Brigata Ebraica