Il sindaco Giuseppe Sala ha incontrato i fratelli e la sorella di Raffaele Ielpo, l’operaio deceduto ieri sera dopo essere stato schiacciato da alcuni detriti nel cantiere della M4 al manufatto Tirana. “Ho parlato io”, ha raccontato a margine della commemorazione di questo pomeriggio a Buccinasco per la morte dell’operaio, “e loro erano chiusi in un silenzio incredibile, che esprimeva tutto il dolore di quelle famiglie del sud fiere, che pensano alle cose concrete, al lavoro. Questo è anche un mestiere di chi lavora sottoterra, che proprio sembra quasi delegato a queste famiglie lucane, calabresi, dovremmo ricordarcene anche un po’ in tutti i momenti. Gli ho chiesto se possono avere bisogno di qualcosa ma in questo momento credo che debbano solo affrontare il loro dolore”. Il sindaco ha poi sottolineato che “ci saranno delle indagini come è ovvio che sia, apparentemente sembra una tragica fatalità. Quei massi cadono esattamente in quel momento in cui c’era un tecnico a controllare, sembra incredibile però così è stato e Raffaele non c’è più”. Sui tempi di ripresa del cantiere Sala ha poi aggiunto, interrogato dai cronisti: “Adesso lascerò decidere queste cose al consorzio M4. Faranno quello che è necessario, io credo che sia giusto un momento di rispetto e poi è giusto tornare a lavorare ma non tanto perché non è un problema di tempi, mi sento di escludere che si stava lavorando in fretta. Sono operazioni che durano anni ma perché Raffaele viveva qua erano accampati qua, penso ai suoi colleghi e non credo che sia bene anche per loro rimanere fermi ma forse è meglio tornare a lavorare ma lo deciderà il consorzio”.
“Spesso le morti bianche colpiscono questo territorio”, prosegue Sala, “ma questo è un territorio in cui negli ultimi anni si è fatto tanto, si è prodotto tanto, ci sono industrie. Sono tornato alla memoria di Expo e per fortuna la era andato tutto bene, sono lavori diversi dallo stare alla scrivania”.
Il sindaco ha confermato di essersi già confrontato con Salini (Salini Impregilo si occupa dei lavori) “Mi ha detto”, ha spiegato, “che in questo cantiere il livello della sicurezza è molto alto. Raffaele, il caposquadra, era con lui da non molto anni ma ha sempre fatto questo tipo di lavoro. Apparentemente le dotazioni di sicurezza erano a posto, dalla prima ricostruzione anche dei colleghi non sembra che ci siano state particolare situazioni di imprudenza”. (MiaNews)