Estensione dell’esenzione Irpef fino a 23mila euro, interventi agevolativi per indigenti Erp e disabili, più fondi per la manutenzione di scuole e di strade ma anche stabilizzazione della spesa corrente e riduzione del debito. Saranno questi i capisaldi della prossima manovra sui conti di Palazzo Marino, introdotti dal sindaco Giuseppe Sala nella delibera di Giunta che prelude al bilancio di previsione 2020-2021, che sarà presentato nel dettaglio il prossimo 17 gennaio.
“Il bilancio del prossimo triennio prevederà una maggiore equità sul fronte della politica fiscale e sociale – spiega l’assessore al Bilancio Roberto Tasca –. L’estensione della fascia di esenzione Irpef e gli interventi su indigenti e disabili vanno in questa direzione e testimoniano l’attenzione della Giunta verso i più deboli. Milano crescerà nel modo giusto solo se crescerà in modo equilibrato cercando di non lasciare indietro nessuno. Nel bilancio di previsione ci saranno più risorse per le manutenzioni di scuole e strade, con la solita attenzione a tenere sotto controllo la spesa corrente, continuando a ridurre l’impatto del debito sui conti. Chi gestisce oggi l’Amministrazione deve assicurare di non lasciare in eredità alle future generazioni il peso di un indebitamento insostenibile”.
Sul fronte fiscale la Giunta, per la prima volta dal suo insediamento, imprime una svolta sull’Irpef, prevedendo l’innalzamento della soglia di esenzione da 21mila a 23mila euro di reddito. Proseguirà la lotta all’evasione, migliorando, anche grazie alle modifiche normative, le procedure di riscossione con una semplificazione dei processi interni al Comune. Sul piano sociale saranno introdotti interventi mirati in alcuni servizi a domanda individuale legati all’edilizia residenziale pubblica e all’area della disabilità.
Più risorse sono previste per le manutenzioni stradali e per i nuovi investimenti in infrastrutture per la mobilità e l’edilizia scolastica.
L’Amministrazione manterrà attenzione sugli equilibri finanziari attraverso due direttrici: stabilità della spesa corrente (che si attesta a 797 milioni di euro in chiusura d’esercizio 2019) e riduzione costante dell’impatto del debito sul bilancio dell’Ente.
Proseguirà l’attività di valorizzazione del patrimonio immobiliare per finanziare le attività di investimento, cercando di ridurre l’utilizzo dei ricavi in forma straordinaria sulla parte corrente. Parte su cui invece ricadranno, ottimizzati, i dividendi distribuiti dalle società partecipate e dei proventi derivanti da permessi a costruire.