Qualità della vita, Sala, sono fiero ma bisogna migliorare

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“Per il secondo anno consecutivo (cosa rara) secondo l’analisi de Il Sole 24 ORE Milano è giudicata la città italiana con la migliore qualità della vita”. Il sindaco Beppe Sala interviene sulla classifica del Sole 24ore con un post sulla sua pagina Facebook.
“Non posso che esserne soddisfatto. E fiero. Ciò non di meno, dopo la gioia viene il dovere e, quindi, la testa sui futuri impegni. Dobbiamo migliorare su alcuni aspetti e colgo qui l’occasione per citarne tre.
Innanzitutto c’è da lavorare affinché i benefici derivanti da questo momento di Milano si allarghino a più parte della cittadinanza. Sto parlando di maggiore equità sociale e sono consapevole che ciò si intreccia con la differenza della qualità di vita fra centro e periferie. Ma vorrei con forza affermare che rivendico il lavoro che stiamo facendo su tutti i quartieri della città, agendo nell’immediato e con una visione di lungo periodo che porterà a cambiare radicalmente le cose. Le periferie milanesi non sono abbandonate.
Poi c’è la questione ambientale. Domani avremo una Commissione Consiliare e ci confronteremo con i rappresentanti di chi ci chiede un impegno ancora maggiore sul tema ambientale. Ripartiremo dalle cose fatte: 2 miliardi per cambiare integralmente i bus di ATM e comperarli solo elettrici, lo sforzo continuo per portare le metropolitane verso le periferie, la diffusione dello sharing di tutti i veicoli. Il finanziamento ai condomini che cambiano la caldaia e abbandonano il gasolio. E la creazione di Area B (un atto di coraggio politico), che limita l’ingresso in città ai veicoli più inquinanti. Ma ascolteremo le proposte di chi pensa si debba fare di più. C’è sempre da imparare.
Indico un terzo problema. Si rileva una mancanza di appartamenti in affitto a prezzi contenuti. Segnalo però che a Milano stanno arrivando 12-13 miliardi di investimenti immobiliari. Il centro è saturo e lo è anche il mercato più ricco. I nuovi investimenti, ne sono certo, andranno a concentrarsi laddove c’è una reale richiesta della cittadinanza; è una legge dell’economia, alla fine l’offerta risponde sempre a una domanda. Inoltre sto incontrando tanti operatori immobiliari italiani e stranieri che mi illustrano quello che faranno sugli studentati.
Non vado oltre, ma garantisco a tutti che la mia testa e il mio cuore sono sui problemi da risolvere più che sulla rivendicazione dei meriti. Però non posso che concludere che, grazie anche a chi mi ha preceduto e soprattutto grazie ai milanesi, Milano è in non molti anni diventata una vera città internazionale. Aperta e contemporanea.
Grazie a tutti”.

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