Frenate M1, quell’appalto irregolare quando governavano Lega e centrodestra

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Gli esponenti della Lega e del centrodestra milanese, da Riccardo De Corato in giù, che oggi si scagliano contro i vertici Atm e la giunta di Beppe Sala per le frenate improvvise in metropolitana e si preoccupano per la sicurezza dei passeggeri dovrebbero ricordare che i problemi vengono da lontano, da quando al governo di Milano c’erano loro, prima con Albertini e poi con la Moratti, e che il primo appalto per il nuovo sistema di segnalamento risale al 19 dicembre 2006: il presidente di Atm era Bruno Soresina (al vertice di Atm dal 1997 al 2007, defunto nel 2018), il sindaco era Letizia Moratti e solo da pochi mesi era terminato il mandato di Gabriele Albertini. L’appalto, vinto da Alstom, fu irregolare tanto che nel 2009 Atm fu condannata a un risarcimento da 3,3 milioni di euro perché le regole di gara vennero applicate in maniera scorretta. Come scrive il Corriere della Sera il 9 novembre 2011, per aggiudicarsi i lavori del nuovo segnalamento si sfidarono due colossi: Siemens e Alstom. Siemens offrì il prezzo più conveniente: 56 milioni mentre Alstom ne chiedeva oltre 68. Indovinate chi vinse? Alstom, la più cara. Il Consiglio di Stato ha poi stabilito che non ci sono dubbi sulla “colpa dell’Amministrazione” e che furono stravolti i principi dell’appalto. Il sistema di segnalamento, nonostante un complicato rodaggio, ha sempre dato problemi e, a quanto pare, continua a darli. È di Siemens invece il sistema di segnalamento della linea 3, la gialla, dove non si sono mai verificate frenate improvvise e ingiustificate.

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