Troppe 350 bancarelle e troppa merce venduta che poco c’entra con le tradizioni della città: la Fiera degli Oh, Bej! Oh, Bej! attorno al Castello non si deve fare più fare. Sono queste le motivazioni con le quali la Giunta del Municipio 1 Centro Storico ha espresso nei giorni scorsi la secca bocciatura della richiesta del Comune di parere favorevole per l’ubicazione della tradizionale manifestazione che si tiene nelle giornate di Sant’Ambrogio. “Da tempo -ha detto Fabio Arrigoni, presidente del Municipio, – chiediamo al Comune che la Fiera degli Oh, Bej! Oh, Bej! torni nella sua sede tradizionale di piazza Sant’Ambrogio e che le categorie merceologiche siano limitate. La nostra indicazione è che per il 2020 sia recuperata la collocazione originaria in uso sino al 2006 (anno di trasloco per via del l’avvio dei lavori per il parcheggio interrato in piazza Sant’Ambrogio, ndr), riducendo la Fiera a un numero contenuto di postazioni di vendita, coerente con la monumentalità dell’ambito e le relative condizioni di sicurezza, valorizzando la manifestazione con una opportuna direzione artistica e culturale dell’evento, nuovamente in linea con la tradizione milanese e a livello della rinnovata attrattività turistica della nostra città.” Nello specifico si legge nella delibera di giunta municipale le bancarelle che il Comune autorizzerà per quest’anno attorno al Castello Sforzesco sono considerate eccessive (oltre 350) ed è troppo ampia la gamma dei dei prodotti venduti: via libera dal Municipio per dolciumi, prodotti di artigiani, ferro battuto, fiori e piante, libri e stampe, produzioni di mestieranti, di pittori, quadri, oggetti di rigattieri e ma netta contrarietà per la generica indicazione “altre merceologie” e “panini e bibite”, delle quali si era già chiesta l’esclusione. Per le prossime edizioni della fiera il Municipio “provvederà a richiedere di definire il numero massimo di banchi collocabili in piazza Sant’Ambrogio anche sulla base di sopralluogo congiunto con la Polizia Locale. In una fase transitoria si potrà mantenere in vita un evento da collocarsi prevalentemente tra piazza del Cannone e viale Gadio e da svolgersi preferibilmente nel weekend precedente a quello del ponte dell’Immacolata, periodo tipico di svolgimento della Fiera, per cui il Comune possa prevedere apposito bando e condizioni di svolgimento.” (MN)