Il gip ha convalidato l’arresto e disposto il carcere per Mahmad Fathe, il giovane di origine yemenite che martedì ha aggredito e ferito con delle forbici un militare dell’esercito nel piazzale davanti alla stazione Centrale. Ha retto l’accusa contestata dalla Procura con l’aggravante del terrorismo, formulata perché il 23enne, quando è stato bloccato, ha gridato ‘Allah akbar’ e perché lui stesso nell’interrogatorio davanti al pm ha raccontato che voleva rimanere ucciso da martire per raggiungere il “paradiso di Allah”. Oggi il giovane, in carcere a San Vittore, si è rifiutato di rispondere alle domande del giudice avvalendosi della facoltà di non rispondere.