È legittimo oppure no ordinare una perquisizione ed un sequestro sulla base di un audio registrato da un telefonino di cui però non si conosce provenienza? Si discuterà di questo domani al Tribunale del Riesame, dove gli avvocati difensori di Gianluca Savoini, il presidente dell’associazione Lombardia Russia coinvolto nello scandalo dei fondi russi alla Lega, punteranno all’annullamento dell’atto di indagine. Non si parlerà dunque del contenuto dell’audio registrato al famoso incontro al Metropol di Mosca, consegnato alla Procura di Milano lo scorso 28 giugno e di cui gli inquirenti hanno già confermato l’autenticità, ma solo di questioni tecniche e giuridiche. Questioni che hanno portato lo scorso 15 luglio il sequestro del cellulare dell’indagato Savoini da parte della Guardia di Finanza, che – a quanto risulta – non avrebbe ancora restituito il telefonino al suo proprietario.