Il Tribunale del Riesame di Milano ha concesso gli arresti domiciliari a Pietro Tatarella, ex consigliere comunale milanese di Forza Italia, arrestato lo scorso maggio in una inchiesta della Dda su tangenti e appalti.
“Quello che è successo in questi tre mesi a Pietro Tatarella è stata una ingiustizia. Siamo sollevati che il riesame oggi abbia concesso i domiciliari e siamo convinti che saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti. Noi di Forza Italia rimaniamo garantisti: in uno stato di diritto nessuno deve essere privato in questo modo della propria liberta senza chiare e comprovate motivazioni. Ora Pietro potrà finalmente abbracciare suo figlio e sua moglie”, così il Coordinatore di regione Lombardia di Forza Italia, Massimiliano Salini.
“Il Tribunale del Riesame ha deciso: Pietro Tatarella va ai domiciliari. Dopo 100 giorni di carcerazione preventiva, di cui 60 in alta sicurezza e un trasferimento da un carcere ad un altro il 14 agosto senza avvertire né famigliari né avvocati difensori. Sono felice per lui e i suoi famigliari”. Lo scrive su Facebook Alessandro Giungi, consigliere comunale del Pd. “Sono orgoglioso che un mio semplice post, assieme a compagni come Pietro Bussolati e Mirko Mazzali abbia aiutato a rendere evidente l’ingiustizia di un simile trattamento. Ora si continua come sempre – prosegue -. Pensando alle 20.000 persone detenute in Italia in attesa di un giudizio definitivo, di cui 10.000 addirittura senza che vi sia stato neppure un giudizio di primo grado. Pensando al secondo comma dell’art. 27 della Costituzione: “L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva”.