Lo scorso sabato, alcuni agenti in servizio al Nucleo Scorte del Compartimento Polfer Lombardia, durante un servizio di pattugliamento a Rogoredo, hanno sorpreso una donna, già nota ai poliziotti per essere sottoposta al divieto di soggiorno nel Comune di Milano, sostare all’interno di un’area ferroviaria inibita ai non autorizzati. In seguito all’invito dei poliziotti ad abbandonare l’area, la donna ha cercato di colpire gli agenti. Dopo aver preso un bastone da terra, ha anche colpito ripetutamente l’auto di servizio, danneggiandola. La donna, una volta bloccata, è stata arrestata.
Un secondo arresto è stato effettuato dal personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polfer Lombardia. Gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino italiano. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, hanno permesso di bloccare il soggetto, responsabile di più furti aggravati a bordo di alcuni treni, denunciati in più comuni d’Italia. L’ uomo è stato portato a San Vittore.
Sempre la Squadra di Polizia Giudiziaria, venerdì scorso, ha arrestato per spaccio di sostanza stupefacente, un cittadino 22 enne, di origine guineana. Gli agenti, nel corso di un servizio antiborseggio in abiti civili nella Stazione di Milano Centrale, hanno notato un gruppo di ragazzi africani diretti verso la stazione ferroviaria di Milano Repubblica. Gli agenti, insospettiti dai loro atteggiamenti, hanno deciso di seguire il gruppo e, proprio all la Stazione di Repubblica, hanno intercettato il ventiduenne con il quale i ragazzi africani si stavano scambiando denaro. I poliziotti hanno deciso quindi di intervenire e,
alla richiesta di esibire un documento d’identità, il giovane si è dato alla fuga. Raggiunto e bloccato poco dopo, è stato perquisito e trovato in possesso, all’interno dello zaino che indossava, di 169 involucri in cellophane per un peso totale di 200 grammi di cocaina e 2700 euro, suddivisi in banconote di piccolo taglio. Lo straniero tratto in arresto è stato anche deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per resistenza a Pubblico ufficiale e al
termine accompagnato presso le camere di sicurezza della locale Questura.