Infortunio mortale sabato pomeriggio (15 giugno) sulla Nord del San Matteo a Valfurva (So). Una cordata di tre alpinisti è stata colpita da un probabile scaricamento di neve che li ha trascinati in basso. Uno di loro è riuscito a staccarsi e, dopo avere percorso un tratto a piedi, verso le 15:00 è riuscito a chiedere aiuto. Sul posto l’elisoccorso da Sondrio, con il Cnsas VII Delegazione Valtellina Valchiavenna e il Sagf – Guardia di finanza. Dopo un primo sorvolo per valutare la situazione, il mezzo ha imbarcato quattro soccorritori e li ha portati sul luogo dell’incidente. Due persone illese, purtroppo una donna non è sopravvissuta, aveva 54 anni, E.N. (sono state rese note solo le iniziali delle generalità), di Venezia.
Brutta avventura per un sedicenne milanese, che nel pomeriggio di domenica 16 giugno si è infortunato ad un arto superiore mentre stava percorrendo il greto del Rio Maillo, impervio corso d’acqua che scorre nel comune di Vetto, in provincia di Reggio Emilia. Il ragazzo, in vacanza in un paese dell’Appennino Reggiano poco distante, si trovava con tre suoi coetanei, anch’essi provenienti dal capoluogo lombardo. Durante la passeggiata il giovane escursionista è caduto, urtando violentemente un braccio ed accusando un forte dolore, non riuscendo a proseguire. Subito gli amici hanno dato l’allarme: in breve tempo la Centrale del 118 ha disposto l’invio sul posto dei tecnici del Soccorso Alpino e dell’ambulanza di Castelnovo Monti, mentre da Pavullo nel Frignano si è alzato in volo l’elisoccorso con a bordo equipe sanitaria ed un tecnico del Soccorso Alpino. Gli operatori del Saer,dopo un difficile avvicinamento,reso ancor più ostico dall’assenza di rete telefonica, sono riusciti ad individuare il sedicenne. Confluiti sul posto i sanitari, il ragazzo è stato immobilizzato e sedato, quindi trasportato con il verricello sul velivolo. L’elicottero lo ha poi trasportato in località Roncolo di Vetto, dove è stato affidato ai sanitari della Croce Verde e quindi trasportato all’Ospedale di Castelnovo Monti con una sospetta frattura ad un braccio.
Un uomo con passaporto australiano di 60 anni ha perso la vita giovedì scorso (13 giugno) nella forra del torrente Bares, sopra Gravedona e Uniti (Co). Era con un’amica che però ha rinunciato a proseguire ed è rimasta fuori. A un certo punto però la donna ha visto lo zaino portato dall’acqua e si è allarmata. In zona stava passando un gruppo di turisti tedeschi, che l’hanno supportata e hanno chiamato il 118. La Centrale ha immediatamente inviato l’elicottero; il mezzo, decollato da Caiolo (SO), dopo un sorvolo per rilevare tracce della presenza dell’uomo, ha portato sul posto due tecnici Cnsas di forra e due tecnici alpini. In un secondo tempo è intervenuto anche un elicottero da Como. I soccorritori sono arrivati dove erano ancorate le corde; il corpo dell’uomo era sott’acqua, nel primo tratto del torrente, senza vita. La salma è stata portata in superficie e poi issata a bordo dell’elicottero con il verricello, per il trasporto all’ospedale di Gravedona.