Approvata dal consiglio regionale la modifica presentata dalla Lega del testo che disciplina gli agriturismi in Lombardia: le novità introdotte dalla nuova normativa impongono ai gestori dell’attività la somministrazione di vino e pesce solo di origine lombarda, un massimo di 160 pasti al giorno, 100 posti letto contro i 60 della legge precedente e una particolare attenzione verso la cucina tradizionale e verso i prodotti del territorio. Solo 20% la quota consentita di prodotti acquistati dalla grande distribuzione. Soddisfatto il centrodestra. Scettico il Pd, astenutosi in aula al momento della votazione. “Ci pare una chiusura eccessiva. […] Perché non è possibile somministrare vino che proviene da altre regioni? Non ha alcun senso” ha commento il consigliere dem Matteo Piloni, aggiungendo “un conto è valorizzare i nostri prodotti, un altro è vietare vini di altre regioni […]”. Un anno il tempo concesso alle strutture per adeguarsi alle nuove disposizioni legislative.