Rispondono alle domande degli investigatori due dei tre arrestati nell’inchiesta sulla corruzione della Procura di Busto Arsizio che sta facendo tremare il centrodestra lombardo; davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia parlano l’ex sindaco leghista di Legnano, Gianbattista Fratus, e il vicesindaco di Forza Italia, Maurizio Cozzi. Si è avvalsa della facoltà di non rispondere invece l’assessore ai Lavori pubblici Chiara Lazzarini, sempre di Forza Italia. Fratus, uomo molto vicino a Matteo Salvini, è accusato di turbativa d’asta e corruzione per aver favorito degli amici in alcune nomine e di aver concesso un posto in una municipalizzata alla figlia di un candidato in cambio del suo pacchetto di voti al ballottaggio. “Le intercettazioni vanno contestualizzate” ha detto l’avvocato di Fratus, che ha chiesto la revoca dei domiciliari. Parla di “nomine ai limiti delle procedure ma solo per garantire le persone migliori” l’avvocato di Cozzi, in carcere da giovedì scorso. Proseguono intanto le indagini su Gioacchino Caianiello, potente esponente di Forza Italia di Varese, ritenuto al centro del giro di corruzione, e su un imprenditore di Gallarate che avrebbe gestito un fondo da 70 milioni di euro collegato al politico. Insomma, si attendono sviluppi.