Il progetto della Grande Brera è da rivedere e palazzo Citterio, se tutto va bene, potrebbe aprire al pubblico solo nell’estate del 2020, e non prima. L’edificio restaurato dalla Soprintendenza «non è idoneo» per ospitare un museo, come previsto. Lo dice il direttore di Brera James Bradburne. Da circa un mese Palazzo Citterio è stato consegnato alla pinacoteca, “adesso formalmente la patata bollente è tra le nostre mani ma dobbiamo constatare un paio di cose, non polemiche – ha sottolineato Bradburne – ma fatti”. Sono tanti gli elementi che inducono Bradburne a pensare che il restauro sia stato fatto senza pensare alla funzione museale. E dunque: un montacarichi sottodimensionato – problema senza soluzione – non permette di spostare nella nuova sede una ventina di quadri e soprattutto “le condizioni climatiche non sono idonee a ospitare quadri, nessun direttore potrebbe affidare dei quadri a questo edificio”. E poi: l’entrata prevista non è all’altezza del museo né lo è la scala, cui ne va aggiunta una che permetterebbe una miglior circolazione.