La Polizia ha sequestrato tra gli stand dell’Hemp Fest, la fiera internazionale della canapa che si è svolta lo scorso fine settimana agli East End Studios di via Mecenate a Milano, un chilo di marijuana e circa 100 grammmi di hashish. Venerdì 3 maggio – fa sapere la Questura – la Polizia ha eseguito un’attività di controllo tra gli stand e ha sottoposto ad analisi con narco-test e successivamente in laboratorio sei prodotti (nello specifico “infiorescenze di canapa del tipo marijuana”, oltre ad un “panetto” di resina del tipo “hashish”). Dall’esito degli accertamenti è emerso che due dei campioni esaminati sono risultati positivi e quindi con percentuale di principio attivo THC superiore allo 0,5 % (il massimo consentito). Per uno “zero virgola” di differenza i due espositori sono stati denunciati in stato di libertà e le sostanze sono state sequestrate. E’ stato anche denunciato l’amministratore unico della società per la quale lavorava il 34enne italiano, per irregolarità sulle certificazioni dei prodotti esposti. L’Hemp Fest è uno dei principali appuntamenti italiani dedicati alla canapa industriale, quella che contiene il principio attivo in percentuali irrisorie ma viene usata per molti altri scopi; dalla cosmetica, all’agroalimentare, fino ai prodotti tessili e alla bioedilizia. Molti quelli che fumano spinelli legali ma l’industria della canapa punta più in alto: “Siamo stufi di essere considerati spacciatori o drogati. Quando, dal 2021, la plastica monouso sarà bandita dalla Ue – ha affermato nel corso della fiera Stefano Zanda, dirigente del Consorzio nazionale di tutela della canapa e produttore milanese – le proiezioni stimano che il giro d’affari in Europa sarà di 36 miliardi di euro. Ma se queste sono le condizioni ce ne andremo a produrre da un’altra parte”. Contro la fiera della canapa infatti si sono scagliati a più riprese il ministro dell’Interno e leader leghista Matteo Salvini oltre a diversi esponenti della destra milanese.