#25Aprile, 70mila al corteo di Milano

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Sfila con almeno 70 mila persone, a Milano, il corteo dell’Anpi per il 25 Aprile. In testa anche il sindaco Beppe Sala. Tra le bandiere del Pd il segretario Nicola Zingaretti. Forti contestazioni da parte dei militanti filo palestinesi al passaggio della Brigata Ebraica nel corteo del 25 Aprile. All’altezza di piazza San Babila, da dietro le transenne, alcune decine di persone con cartelli e bandiere palestinesi hanno urlato slogan come “Fuori i sionisti dal corteo” e “Israele fascista stato terrorista”.

SALA

“Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo e mostrare che non facciamo un passo indietro, mostrare che sono quanto mai vivi e contemporanei i valori della Resistenza. Noi in qualche modo, senza esagerare, raccogliamo il testimone dei partigiani, che hanno fatto la parte difficile, ma si vede che il lavoro non e’ finito. Oggi è più facile, ma è un impegno a cui non si può scappare”. Così il sindaco Giuseppe Sala al corteo del 25 aprile anche dopo gli episodi di ieri, con lo striscione per Mussolini e oggi con la targa per il partigiano Carlo Ciocca danneggiata in via Palmieri. Sala si è anche rivolto a Salvini: “Il minimo prerequisito” perché il 25 aprile sia una festa di tutti “è credere nei valori della democrazia” e “lo dovrà dire anche Salvini” perché “se manifestiamo nostalgie verso momenti non democratici…non penso che Salvini voglia essere da quella parte, ma anche snobbare il 25 aprile non va bene. Non diamo per scontato niente, è l’ultima cosa che bisogna fare”. Sulla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a Corleone, Sala commenta: “La mafia nessuno discute che va combattuta ma questa è una giornata sacra”.

ZINGARETTI

“La cosa bella di oggi è la presenza degli italiani e delle italiane nelle piazze di tutta Italia ed è il segnale più forte della forza della democrazia che, oggi, va onorata impegnandoci per creare lavoro, investire nella scuola, credere in una buona sanità pubblica, aiutare chi investe e produce, stare vicini a chi non ce la fa”. Così il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, oggi al corteo del 25 aprile a Milano. “I partigiani ci hanno dato la libertà e la democrazia – ha proseguito – e onorare quel sacrificio umano vuol dire crederci, e quindi creare lavoro. Chi non lo capisce è lontano dagli italiani che stanno riempiendo le piazze di tutto il Paese da nord a sud”. Alla domanda sul blitz con lo striscione per Mussolini di un gruppo di ultras della Lazio, Zingaretti risponde: “A queste provocazioni le risposte le stanno dando le piazze italiane, piene di italiani che difendono la libertà e la democrazia. Valori più vivi e radicati di quanto ci si immagini”.

LANDINI

“Il 25 Aprile è la festa di tutti gli antifascisti e di tutti gli italiani. Senza il 25 Aprile, senza la Liberazione e la cacciata dei fascisti e nazisti noi non saremmo un paese libero e un paese democratico: questo elemento è un punto di forza che va ricordato e che va applicato sempre”. Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, oggi a Milano per la manifestazione per il 25 aprile. “La Carta Costituzionale è il nostro credo e la nostra battaglia. Applicare la Carta Costituzionale è il modo perché gli ideali di che si è battuto per la democrazia vengano applicati: credo che proprio perché siamo a Milano – ha proseguito – sia inaccettabile che ci sia qualcuno che inneggia a Benito Mussolini. Lo Stato e il Governo devono intervenire perché è apologia di Fascismo: è un reato, è vietato dalla nostra Carta Costituzionale. Lo Stato e il Governo devono impedire che questo avvenga e credo che questo sia il modo di applicare la Costituzione”.

FONTANA

Il presidente della Regione Attilio Fontana ha partecipato oggi al corteo che ha percorso le strade di Varese in occasione della commemorazione del 74esimo anniversario del 25 aprile, Giornata della Liberazione. “Oggi è la festa di tutte le persone che credono nella democrazia – ha affermato Fontana – e che si oppongono a tutti i totalitarismi di qualunque genere essi siano, lottando con grande risolutezza e determinazione per la conquista di questo obiettivo”. “La democrazia è difficile – ha proseguito il governatore della Lombardia rivolgendosi alle giovani generazioni – bisogna conquistarla giorno dopo giorno, bisogna crederci e ricordare i valori fondamentali, senza lasciarsi obnubilare da qualunque altro pensiero”. “La democrazia – ha concluso – si deve conquistare quotidianamente, quindi noi la ricordiamo il 25 aprile ma soprattutto la dobbiamo vivere tutti i giorni della nostra esistenza”. (MiaNews)

 

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