Gli uomini della Digos hanno identificato 29 persone, di cui 9 sono state denunciate per i fatti di corso Buenos Aires e l’esposizione in strada dello striscione “Onore a Benito Mussolini”. Gli agenti si sono attivati subito dopo aver ricevuto notizia del blitz e sono così riusciti a fermare nel pomeriggio tre diversi gruppi di tifosi laziali appartenenti al gruppo ultras “Irriducibili”. Tredici persone sono state bloccate in corso Como, tra di loro anche tre tifosi interisti compreso C.M. di 39 anni, figura molto conosciuta negli ambienti del tifo nerazzurro, che è stato denunciato per il possesso di un manganello telescopico. Altri nove tifosi sono stati successivamente bloccati a bordo di un furgone in piazzale Lotto, mentre, proprio nel parcheggio dello stadio prima della partita, sono stati identificati e denunciati due uomini a bordo di un auto che un testimone di piazzale Loreto aveva riconosciuto e descritto agli agenti. Al termine di Milan-Lazio un’altra vettura è stata riconosciuta davanti a un bar in zona stadio: sono stati denunciati i quattro uomini a bordo. Gli ultimi due denunciati sono stati individuati grazie ai filmati postati in rete subito dopo l’esposizione dello striscione: uno faceva parte del gruppo ultras fermato a Lotto ed è stato riconosciuto per via delle sciarpe colore verde elettrico, mentre l’altro è il capo della curva laziale C.C. di 53 anni. Nonostante i numerosi controlli e perquisizioni non è stato ritrovato lo striscione inneggiante al Duce, mentre ulteriori riconoscimenti potrebbero essere effettuati nei prossimi giorni attraverso le immagini delle telecamere degli istituti bancari lungo corso Buenos Aires.