Da Al Di Meola a Gino Paoli, presentato CremonaJazz festival

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Jazz at the Lobero - Brad Mehldau 10/28/17 The Lobero Theatre

Musica di grande qualità eseguita da artisti di alto livello: ecco gli ingredienti di CremonaJazz, che torna dal 3 al 31 maggio all’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino.

Giunta alla quinta edizione, con la direzione artistica di Gianni Azzali, quest’anno CremonaJazz propone un cartellone all’insegna dell’eclettismo tipico della contaminazione, per mostrarci le mille sfumature e sfaccettature dell’universo jazz.

Al Di Meola

La rassegna prende il via venerdì 3 maggio alle 21 con le atmosfere mediterranee, passionali e al tempo stesso dolcissime, della chitarra di uno dei miti della “sei corde acustica”: Al Di Meola. Pioniere della fusione tra world music e jazz, virtuoso della chitarra, compositore prolifico costantemente attratto dai ritmi sincopati, Di Meola si esibirà in un concerto dal titolo “Opus & More” dove, con Kevin Seddiki alla seconda chitarra e Fausto Beccalossi alla fisarmonica, presenterà brani dal suo ultimo album, “Opus”.

Martedì 14 maggio (ore 21) è la volta di un vero e proprio trio delle meraviglie, quello formato dal pianista Brad Mehldau, da Larry Grenadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria. Un concerto nel quale tutto può succedere, visto che Mehldau sembra avere una doppia personalità musicale: è prima di tutto un improvvisatore, ma nutre anche una profonda attrazione per l’architettura formale della musica. Il Mehldau improvvisatore e quello formalista giocano spesso fra loro e il risultato “on stage” è qualcosa di molto simile al caos controllato.

Sabato 25 maggio (ore 21) spazio alla buona musica italiana, con “Due come noi che…”. Protagonista un duo d’eccezione: Gino Paoli, che ha scritto alcune tra le più belle pagine della musica italiana, e Danilo Rea, uno dei pianisti più lirici e creativi riconosciuti a livello internazionale. Insieme, Paoli e Rea sono l’esempio di come due artisti assoluti possano reinterpretare alcuni classici della storia della musica italiana e internazionale, regalando nuove emozioni attraverso le canzoni di Paoli più amate dal pubblico, da “Sapore di Sale” a “Il cielo in una stanza”, e gli omaggi alla melodia napoletana e alla canzone d’autore francese.

Per il gran finale di venerdì 31 maggio (ore 21), appuntamento con un quartetto di “all stars”: David Linx e la sua incredibile tecnica vocale, Antonio Faraò (per il quale Herbie Hancock ha solo grandi lodi) al pianoforte, Mike Baker alla batteria e un figlio d’arte cinematografica (e non solo) come Kyle Eastwood al contrabbasso. Quattro grandi artisti per un concerto che propone un programma eclettico, che spazia fra diversi generi, dal jazz alla musica brasiliana fino alla musica pop, con alcune composizioni originali e rivisitazioni di alcuni fra i brani più celebri composti da artisti quali Sonny Rollins, Ivan Lins, Joni Mitchell, Freddie Hubbard.

Anche quest’anno, inoltre, i concerti saranno preceduti dalla rassegna collaterale AperiJazz: quattro appuntamenti musicali all’ora dell’aperitivo, aperti a tutti, che coniugano il jazz con le specialità gastronomiche di Chiave di Bacco, il ristorante del Museo del Violino.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulla rassegna sono disponibili sul sito www.cremonajazz.it.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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