Disturbi alimentari, una serata a Monza con Martina Colombari

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Venerdì prossimo 29  marzo  dalle  20.30, presso il ristorante Saint George
Premiere di Monza (all’interno del parco), il Lions club Lissone organizza un incontro dal titolo “Prima di aprire bocca. Il corpo tra disturbi alimentari e disumanizzazione”, promosso anche dai club di Monza (Corona Ferrea, Monza Parco, Monza Regina Teodolinda). La serata ha  un duplice scopo: da un lato, devolvere il ricavato all’associazione “La zattera” che realizzerà un progetto fotografico per le ragazze della clinica “Villa Miralago” di Cuasso al Monte (VA), centro specializzato nella cura di anoressia, bulimia, obesità ed altri disordini alimentari; dall’altro, la presenza dei due ospiti d’eccezione – il medico psichiatra Leonardo Mendolicchio e l’attrice Martina Colombari – consentirà di dibattere su un argomento, quello dei disturbi del comportamento alimentare (DCA), che i Lions italiani hanno scelto come tema di studio nazionale per sensibilizzare la popolazione e per realizzare service a favore di enti ed associazioni.
“Sarà un momento di profonda riflessione su un problema che, secondo i dati
ufficiali del Ministero della Salute, riguarda oltre 3 milioni di persone solo in
Italia, il 96% delle quali donne. È bene, tuttavia, non sottovalutare il costante
aumento del numero di uomini colpiti da DCA: sono 0,8 ogni 100 mila
persone i nuovi casi di bulimia e 1,4 ogni 100 mila persone i nuovi i nuovi
casi di anoressia che si registrano tra gli uomini. In proporzione all’incidenza
sulla popolazione femminile (rispettivamente 12 e 8 nuovi casi ogni 100 mila
persone), il problema sembra interessare meno il genere maschile ma non è
così”. A dirlo è Lorenzo Terlera, presidente dei Lions lissonesi, che aggiunge:
“Leonardo Mendolicchio e Martina Colombari ci aiuteranno a capire meglio le
dimensioni e la complessità dei disturbi alimentari che colpiscono addirittura
bambini e bambine ancora in età pediatrica. È importante capire che il tema
non può essere affrontato solo da un punto di vista clinico. È necessario
esplorarne anche la dimensione sociale e politica. I DCA mettono gli adulti
nella condizione di doversi interrogare in modo costante e consapevole su
molte cose: di quali strumenti devono dotarsi genitori ed insegnanti per
affrontare gli stravolgimenti che l’avvento dei social network ha già causato
nel mondo degli adolescenti? Come approcciarsi ai cambiamenti che
scaturiranno dall’imminente nuova rivoluzione digitale, gravida di
conseguenze, non necessariamente e solo negative, in termini di percezione
che i ragazzi e le ragazze hanno del proprio corpo? Come rimettere al centro
delle nostre vite la relazione “analogica” tra esseri umani, unica vera
architrave dell’armonia su cui si regge il nostro equilibrio psico-fisico? A
queste ed altre domande cercheremo di dare una risposta il 29 marzo
prossimo, a pochi giorni dal 15 marzo, data della “Giornata nazionale del
fiocchetto lilla dedicata ai disturbi del comportamento alimentare” istituita nel
2018 da una direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri. Un’ulteriore
prova dell’importanza che il tema riveste per l’intera società, anche politica, e
che i Lions italiani devono sostenere in modo convinto, adoperandosi per
realizzare iniziative che vadano nella direzione di supportare coloro che, a
vario titolo, operano sul campo per dare una risposta a chi, prima di aprire
bocca, spesso in modo silenzioso ma evidente, sta esprimendo una richiesta
d’aiuto.
“Sono convinto che l’opera umana più bella sia quella di essere utile agli
altri”, chiosa il presidente Terlera. “Ciascuno di noi, il prossimo 29 marzo,
avrà la possibilità di esserlo concretamente con il piccolo contributo ricavato
dal costo della cena”.

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