Il procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell’Osso ha avocato a sé l’inchiesta sulla morte di Sana Cheema, la ragazza italiana di origini pakistane morta in Pakistan lo scorso aprile dopo aver rifiutato il matrimonio combinato, e ha iscritto nel registro degli indagati il padre, lo zio e uno dei fratelli di Sana con l’accusa di omicidio. Gli indagati sono tutti in Pakistan. L’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale della Regione Lombardia, Riccardo De Corato, ha definito la notizia “segnale forte e che va nella giusta direzione” .