É stato arrestato in flagranza per utilizzo indebito di carte di credito/pagamento dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pavia il direttore dell’ufficio postale di Vigevano 2 e denunciato anche per un ammanco di cassa di circa 40.000 euro. F.C., 56 anni di origine siciliane residente a Vigevano, prelevava ingenti somme di denaro contante dalla cassa dell’ufficio postale di cui fino ad oggi era direttore e da carte PostePay ricaricabili intestate a terzi ignari. Nel corso della perquisizione gliene sono state trovate cinquantotto, detenute in tasca, nel cassetto della scrivania dell’ufficio e dell’abitazione. Da quattro di queste carte erano stati da poco prelevati circa 3.000 euro in contanti.
Gli accertamenti delle Fiamme Gialle sono scattati a seguito di segnalazione pervenuta da ente esterno e dall’incrocio delle dichiarazioni ISEE per l’accesso a prestazioni sanitarie agevolate di alcune persone anziane, che non risultavano aver dichiarato la titolarità di carte di credito/debito postali, appoggiate a veri e propri conti correnti, sebbene con capienza limitata fino a trentamila euro.
I controlli incrociati eseguiti dai finanzieri attraverso l’analisi delle banche dati a disposizione del Corpo hanno consentito di individuare due distinti conti correnti collegati a carte di tipo “postepay”, intestate a due persone anziane residenti in Lomellina ma slegate tra loro da vincoli di conoscenza o parentela. Entrambi i rapporti erano stati attivati presso l’ufficio postale di Vigevano 2.
Al fine di consentire la continuità del servizio postale, nell’immediatezza dell’intervento è
stata allertata la struttura di fraud management di Poste Italiane che, intervenuta sul posto, si è subito attivata per individuare le operazioni irregolari di prelievo contante effettuate dal direttore dell’ufficio postale. Dai conteggi di cassa dell’Ufficio è così emerso l’ammanco di circa 40.000 euro.
Il Direttore, che rischia fino a 5 anni di reclusione, è stato pertanto arrestato dai finanzieri per il reato di utilizzo indebito di carte di credito e denunciato
anche in relazione all’ammanco rilevato. Lo stesso è stato messo a disposizione della locale Procura della Repubblica di Pavia.