Chiedere in prestito 1.000 euro e doverne restituire meno. È il cosiddetto tasso negativo, presentato per la prima volta in Italia a fine 2018 e oggi nuovamente disponibile con indice ancora inferiore. A comunicare la novità è Facile.it che, fino al 31 marzo, tramite la sua piattaforma rende accessibili prestiti personali con un tasso taeg* pari al -1,5% erogati dalla società Younited Credit. «L’introduzione sul mercato italiano di prestiti personali a interesse negativo è stata una vera e propria novità per il settore», spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it. «L’obiettivo del progetto era ed è di sensibilizzare i consumatori sui tassi di interesse e promuovere le opportunità di risparmio offerte dall’online anche nell’ambito dei prestiti personali, canale che storicamente offre tassi di interesse più bassi rispetto a quelli tradizionali. Per questo, se a fine 2018 il tasso negativo offerto era pari al -1%, oggi arriva addirittura al -1,5%.». La conoscenza delle opportunità offerte dal mercato dei prestiti è senza dubbio uno degli elementi fondamentali quando si parla di risparmio; in quest’ottica assumono un valore particolarmente significativo gli ultimi dati diffusi da Banca d’Italia secondo cui, nel corso del quarto trimestre 2018, il tasso effettivo globale medio dei prestiti personali erogati in Italia è diminuito di 17 punti base rispetto al trimestre precedente.
Chi ha chiesto prestiti a tasso negativo
Quando a novembre è stata presentata per la prima volta al pubblico italiano, il tasso negativo sembrava una boutade e invece, numeri alla mano, centinaia di italiani ne hanno approfittato. Nel primo giorno è arrivata una richiesta di prestito ogni 2 minuti, con domande provenienti da tutta Italia e l’erogazione del primo finanziamento è stata finalizzata solo dopo appena 5 ore dal lancio ufficiale. Analizzando il profilo dei richiedenti che tra ottobre e novembre hanno richiesto un prestito a tasso negativo su Facile.it emerge che a presentare domanda sono stati prevalentemente dipendenti privati a tempo indeterminato (65%); non trascurabile, però, la percentuale di richieste provenienti dai pensionati (12%). Le domande per questo genere di finanziamento sono arrivate da tutta Italia, ma guardando alla classifica territoriale, al primo posto per numero di richieste (rapportate al numero di residenti) si posiziona la regione Lazio, seguita dalla Lombardia e dall’Abruzzo.
Quanto potrebbero far risparmiare
In Italia, secondo Banca D’Italia, nel IV trimestre del 2018 il tasso effettivo globale medio applicato ad un prestito personale è stato pari al 9,92% mentre secondo le analisi di Facile.it il tasso medio erogato online è pari al 7,4%; le percentuali, seppur non direttamente confrontabili, confermano un’importante differenza tra il canale online e quello tradizionale che, secondo le stime del comparatore, equivale a circa di 500 milioni di euro di interessi all’anno. «Il mercato del credito al consumo in Italia, seppur in espansione, risulta ancora relativamente acerbo – soprattutto se paragonato a quello di altri Paesi europei – e pertanto la conoscenza dei consumatori italiani sulle opportunità offerte da questo settore non sempre è profonda», spiega Andrea Bordigone. «Iniziative come il prestito personale a interesse negativo e, più in generale, una maggiore consapevolezza sul mondo dei prestiti personali possono contribuire a dare ai cittadini gli strumenti necessari per effettuare una scelta più informata e, quindi, risparmiare.».
Come chiedere un prestito a tasso negativo e come funziona
Fino al 31 marzo, collegandosi all’indirizzo https://www.facile.it/prestiti-tasso-negativo.html gli utenti potranno richiedere un prestito di importo pari a 1.000 euro da restituire in 12 mesi; al termine del piano di ammortamento i clienti dovranno rimborsare alla finanziaria solo 991,60 euro, ovvero meno di quanto hanno ottenuto in prestito. Nella pratica, per ragioni contabili, il cliente che si vedrà accordare il finanziamento riceverà da Younited Credit un importo pari a 1.028,28€ (di cui 19,88 euro per ripagare gli interessi e 8,40 euro di capitale aggiuntivo). Potranno fare domanda di finanziamento tutti i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e i pensionati. Non potranno ottenere il prestito, invece, gli utenti che non hanno reddito dimostrabile, non hanno una solidità finanziaria tale da consentirgli di pagare le rate e, ancora, quelli che hanno avuto in passato disguidi finanziari.